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Autore: Manu_Giu    07/05/2012    4 recensioni
Dal testo:
Volevo che mi abbracciasse, mi dicesse che mi amava.. Invece no. Rimanemmo cosi, uno difronte all'altra per una manciata di minuti, finché lui non si andò a sedere per terra, con la schiena appoggiata al muro; io mi ridiressi verso la porta..
-Sappi che uscendo da quella porta uscirai anche dalla mia vita.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Ero sempre stata una molto orgogliosa. Non mi sarei mai sognata di chiedere scusa per prima, tanto meno pregare le persone di restare o tornare con me. Ma senza di lui non potevo vivere. Incredula di cio che stavo per fare e senza veramente sapere cosa gli avrei detto, spinsi il dito sul campanello.
-Ciao.- Dissi incerta.
-Ciao..- Rispose altrettanto incerto.
Rimanemmo a fissarci per qualche secondo, si vedeva che era alquanto sorpreso.
-Ti va di fare due passi?- Presi il coraggio chiedergli.
-Avrei bisogno di parlarti..
-Cosa devi dirmi ancora? Più di quello che ci siamo già detti?
-Penso ci siano ancora un sacco di cose da dirci, ma se non vuoi comportarti da persona civile e discutere posso anche andarmene senza chiarire nulla.- Dissi tutto d'un fiato. Ero impulsiva, già.
-Entra.- Era quansi un ordine.
-In effetti ce l'ho qualcosa da dirti.. Sapendo quanto ti ho amata, hai comunque voluto ferirmi.- Era nervoso, si capiva dal tono alto della voce.. Ma io non sono tipa che si fa sottomettere. Tral'altro siamo entrambi abituati a gridarci addosso.
-Ma con che coraggio cerchi di farmi sentire ancora più in colpa? Come se tu non avessi fatto niente!
-Quante volte devo dirti che ero ubriaco?- Tuonò. Ma non mi spaventai di certo!
-Tu invece l'hai fatto con l'intento di ferirmi!
-Ero sconvolta! E non meno ubriaca di te! Volevo vendicarmi!
-Hai rotto il cazzo tu e il tuo stupido esibizionismo! Non perdi occasione per attirare l'attenzione, e questo é stato probabilmente un modo come un'altro di attirare la mia! Solo che ti hanno vista tutti i miei amici, sopratutto Liam! Scommetto che te lo saresti scopato li dov'eri se non fossi arrivato pur di farti notare!
Gli tirai uno schiaffo fortissimo, tanto da fargli girare la testa. Era la prima volta, ero sorpresa quanto lui. Avevo gli occhi lucidi.
-Sai come ferirmi, eh? Ancora una volta ti rigiri la storia a tuo piacimento. E non sai fare altro che insultarmi e rinfacciare.- Era la prima che non rispondevo col fuoco ma con le lacrime. -Non ero venuta per gridare o mettarci le mani addosso. Volevo parlare, magari chiarire, e forse tutto sarebbe andato bene. Ma tu non sei capace. Piangevo a dirotto, non riuscivo a smettere. Fatto sta che sembrava ancora infastidito. Si avvicinò e mi baciò. Poi mi spinse via. Non capivo.
-Ma tu sei matto forse? Prima mi urli addosso le peggio cose, poi mi baci e poi mi spingi via?
Mi guardava con quei suoi occhi color miele. Lo baciai io stavolta. Senza accorgerci, mentre ci baciavamo, arrivammo alla porta della sua camera. La conoscevo bene quella cameretta ordinata. In quel letto ci avevo dormito milioni di volte.
Spinse forte la porta per aprirla, tanto che si sbatté contro il muro. Quei baci forti, duri, inondavano le nostre bocche. Lui mi spingeva, e io lo tiravo. Le mani si muovevano veloci, come se non trovassero cio che cercavano, come se non ne avessero abbastanza. Senza accorgerci arrivammo al muro dall'altra parte, e mi sbattei contro esso. Ero attaccata al muro. Gli sfilai la maglietta e lui fece scorrere le mani giù, dove mi afferrò per il sedere e mi sollevò da terra. Con le gambe gli cinsi la vita. I baci erano infuocati. Si spostò dal muro per dirigersi alla scrivania. Mi ritrovai seduta su di essa, e piano mi ci sdraiai sopra, con lui addosso. Anche quei baci erano convulsi, sembravano cercare qualcosa, non avere mai abbastanza. Tutto era violento, duro, non ci guardavamo neanche. Mi attirò a se finché non mi alzai dalla scrivania, e mi spinse sul letto. Lui stava in piedi vicino al bordo, io inginocchio sul letto. Mi sfilò il vestito, io sbottonai i suoi jeans. Mi spinse ancora, cosi anche lui era sul letto e gli sfilai i pantaloni. Arrivammo alla testa del letto, e io mi misi sopra lui. Lo sollevai, cosi lui era in ginocchio e io cavalcioni su lui. I miei baci si spostarono sul crollo, poi sulle spalle. Lui mi tolse il reggiseno in fretta e mise le mani sui miei seni. Io tentavo di rendere la cosa un po' più dolce, lui no, era disinteressato. Che senso aveva che io provassi allora? Infilai una mano dentro i suoi boxer e giocai con quello che c'era dentro. Questo lo fece impazzire. Non esitò a sfilarmi gli slip e farsi spazio con le dita dentro me. Abbassai i suoi boxer ed entrò. Ma non piano. Non era delicato e dolce come al solito. Era forte, violento. E non capivo se mi piaceva o meno. A un certo punto sentii una spinta fortissima, che mi diede una sensazione mai provata prima. Non riuscii a trattanere un sospiro fortissimo, quasi un urlo. Spingeva sempre più forte e veloce. Mi sfuggi un gemito di dolore e Zayn se ne accorse. Uscì e ci ritrovammo uno fianco all'altro, senza toccarci.
-Cos'era?- Gli chiesi di punto in bianco.
-Non ho sentito niente. Non ha significato niente.- Rispose freddo, ma dispiaciuto.
-Cosa provi per me adesso?
-Non lo so. Ho paura che da te non potro più avere niente se non questo.
-Anche io. E' stato squallido. Non eri mai stato cosi.. Violento.- Avevo le lacrime, di nuovo.
-Sono arrabiato. Con te, con Liam. Mi avete tradito entrambi.
-Guarda che siamo nella stessa identica situazione! Tu da sbronzo hai baciato la mia migliore amica, contro la sua volontà! Hai tradito me, Giulia e Harry! Come pensi che mi senta? Non ci possiamo più fidare l'una dell'altro! E ora pare che per te sono solo una valvola di sfogo? Mi vedi solo come una da scopare ora?
-Hai fatto la troia! Io ero ubriaco tu l'hai fatto per ferirmi! Quante altre volte dobbiamo dire queste cose?
 Urlavamo. Sollevai di scatto la schiena.
-Troia hai detto? TU mi hai appena trattata come tale! E comunque l'ho fatto perché ero ferita! E ripetiamo la discussione perchè non capisci, perché non ascolti o semplicemente non ti interessa abbastanza!- Così dicendo mi alzai, mi vestii. Come mi voltai verso la porta lo sentii alzarsi e mettersi le mutande. Mi afferrò il polso e mi fece voltare. Adesso le lacrime scendevano. Odiavo farmi vedere piangere, ma non riuscivo a evitarlo.. E ormai non era una novità.
-Mi dispiace, non era mia intenzione farti sentire..- Iniziò a dire, ma poi si interruppe e abbassò lo sguardo. Il suo viso era molto più dolce ora. Piansi ancora di più.
-Non dovevi chiamarmi troia.- Non mi stringeva più il polso, quindi aprii la porta e uscii.
Scesi le scale di corsa, con le lacrime che mi accecavano.. Non sapevo se essere felice o esasperata perché mi stava seguendo. Facevo finta di niente, ma prima che potessi arrivare alla maniglia della porta d'ingresso lo sentii che mi afferrava la spalla e mi faceva voltare. Tantissime lacrime scendevano dai miei occhi.
-Non ti ho mai vista piangere cosi tanto..
-Perché mai sono stata cosi male per qualcuno..
Volevo che mi abbracciasse, mi dicesse che mi amava.. Invece no. Rimanemmo cosi, uno difronte all'altra per una manciata di minuti, finché lui non si andò a sedere per terra, con la schiena appoggiata al muro; io mi ridiressi verso la porta..
-Sappi che uscendo da quella porta uscirai anche dalla mia vita.
-Penso di esserci già uscita.. Cosa dovrei fare? Pregarti di tornare con me? E' a questo che punti? E' stato già uno sforzo venire..
-Preferirei ti sedessi qui a parlare.
-Guarda che ero venuta per quello..
-Dai allora..
I toni erano molto più pacati finalmente. Quindi mi sedetti accanto a lui.
-Eppure ci siamo amati così tanto..- cominciò lui. Ero abbastanza stupita, non é assolutamente uno che tira fuori le emozioni. Al contrario di me, che non riuscivo a smettere di piangere.
-Potremmo tornare ad amarci.. Mettere da parte l'orgoglio, capire che sono stati errori.. Devi capire che ero ubriaco, tu sconvolta e ubriaca.
-Si lo so.. Che ne dici di perdonarci a vicenda? Ricominciare a fidarci, smettere di fingere che non ci importi? Perché io sto male senza te..
-Anche io.. Mi sei mancata.
 Mi diede un bacio, dolce, delicato. Mi asciugo le lacrime, e mi abbracciò. Quegli abbracci che sapeva dare lui.. Farmi sentire protetta, sicura.
-Sono solo tua. Non vorrei nessun altro qui con me.
-Ti prometto che mai ti faro volere un altro e che mai ti sostituirei! E mi voglio scusare per averti usata come "per sfogarmi" prima.
-Tranquillo..
-Mi faccio perdonare.
Cosi dicendo mi mise una mano dietro la schiena e mi fece sdraiare piano. Ci baciammo piano, soavemente. Con lentezza mi sfilò il vestito. Eravamo di nuovo in intimo, ma non passò molto tempo prima che anche quello raggiungesse il pavimento. Sempre piano e delicatamente entrò dentro me, al contrario di poco fa fu bellissimo. Anche se eravamo sul pavimento freddo, si poteva sentire tutto il nostro amore, che ci scaldava. Mi tenne sempre la mano. Quando uscì da me prese un plaid dal divano e lo avvolse intorno a noi, nudi e abbracciati.
-Non lasciarmi mai più, intesi?
-Nemmeno tu.. Senza te sono niente.
-Ti amo.
-Ti amo.
  
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