08/05/2012
3 recensioni
Sweet Jesus, da quanto non pubblicavo dal mio account principale? *_*;; Oh, be', non me ne vorrete: The Zeroborine Project (in cui lastscream ed io scriviamo Larry Stylinson) ha preso un attimino il sopravvento, non so se mi spiego, "XD ma adesso sono qui, sana e salva, ed è pure il mio compleanno. e___e ♥♥♥Proprio per questo, ladies 'n' gents, ho pensato bene di prendermi una meritata vacanza dal mio lavoro a tempo pieno nel fandom degli One Direction (che però amo, OMG, voi non potete capire la soddisfazione che Judine ed io proviamo nel seminare il germe del p0rn in un fandom pieno zeppo di Mary Sue :Q__) e di regalarmi una serie di cose che desideravo di scrivere da qualche tempo. ...Non sono fighissima/sfigatissima? :D
Quella che state per leggere, anyway, è la mia primissima storia per il fandom di The Avengers. Eh, insomma: era una cosa che si doveva fare: a mia modesta opinione Hollywood può anche chiudere, dopo questa genialata, come potrei non dare a tutto questo la mia modesta penna, me lo spiegate? u_u E così, vedrete, questa è una specie di Tony/Bruce(/Steve). Sì, esatto: Iron Man/Hulk(/Capitan America). Dove lo "/" sta per "sesso gay", sì. ...Ma qui non c'è sesso gay, lo giuro. :D Tutto questo è a bollino verde, non porta allergie e non fa male a nessuno.
Ed è anche brevissimo. ♥
Niente, quest'è tutto, amici miei. Ricordatevi di dirmi bentornatesse e buon compleannesse via recensione, sulla mia pagina autore @ Faccia, su Brain-shaped Glasses o su Twitter. Io, intanto, ho vent'anni e ancora scrivo. Bye. :*
Will you, won't you want me to make you?A Tony Stark flirtare è sempre piaciuto. L'ha sempre trovato simile ad uno sport agonistico, in cui necessariamente debba esserci qualcuno che vince, qualcuno che perde ed una posta in gioco.
I'm coming down fast but don't let me break you
Tell me, tell me, tell me the answer:
You may be a lover but you ain't no dancer!
(Beatles, Helter Skelter).
Tra lui e Bruce Banner, chi vincerà è stato chiaro sin da quando li hanno presentati. Per quanto riguarda la posta in gioco... Tony si sente ancora in diritto di avere qualche perplessità a proposito. Intanto, però, flirta.
"Non sei stanco?" gli chiede.
Lui fa scivolare un dito lungo uno schermo, se ne avvicina appena appena un altro, guardandoli attraverso i vetri dei propri occhiali da vista, lucidati a specchio. "No" risponde, scuotendo la testa appena appena: i capelli brizzolati, un po' ricci sulle tempie e lungo la nuca, "ma, se vuoi, tu puoi riposarti". Indica una poltrona ad angolo Bruce, distratto, senza neanche guardarlo.
Un'altra cosa è sempre piaciuta a Tony Stark: le sfide. "Scommetto che non ci riesci" è sempre stata la formula magica, per lui: quella che lo sblocca, che lo mette in modalità berserk, che gli attiva tutte le armi segrete e, soprattutto, lo sprona a dare il massimo. E Bruce Banner, nella sua camicia perfettamente stirata e la sua aria da adolescente problematico un po' in ritardo sulla tabella di marcia, sembra proprio stia premendo sul suo pulsante d'accensione, con quella sua ostinata indifferenza.
"Io non ho sonno" snocciola Tony, allora, sbattendo le ciglia sugli occhi in modo plateale, volutamente fastidioso, sicuramente carico di sottintesi. "Cos'è?" chiede poi, sollevando il mento, "il tizio verde soffre d'insonnia?".
E solo in quel momento, finalmente, quel tizio solleva lo sguardo su di lui; non per fulminarlo, come Tony ingenuamente credeva. Sorride, piuttosto, come imbarazzato, ed "io" lo corregge, sistemando si gli occhiali sul naso un po' aquilino, oltremodo virile, "soffro d'insonnia". Poi torna a guardare lo schermo.
Essere bisessuale per Tony Stark non è mai stato un problema. Ha sempre creduto che fosse una sua caratteristica come un'altra: a volte si lava i denti sotto la doccia, è il terzo uomo più ricco del mondo, è Iron Man, gli piacciono i double cheesburger, va a letto sia con gli uomini che con le donne... Un about T. qualsiasi. Niente di così difficile, strano o ingombrante. Per questo non gli risulta difficile rispondere al sorriso di Bruce, sollevare le sopracciglia come per prenderlo in giro e "bene" annunciare: "vorrà dire che saremmo insonni insieme".
È una voce vicina, calda, rassicurante e tagliente insieme ad aggiungere un "noi tre" lapidario, quasi compiaciuto.
Senza pensarci, occhi negli occhi di Bruce Banner, "noi tre" ripete Tony. Poi realizza ciò che ha appena detto, scuote la testa e "Capitano" saluta, con un inchino.
Sotto gli occhi visibilmente divertiti dello scienziato e quelli un po' seccati del multimiliardario, allora, Steven Rogers, dentro il suo giubbotto Varsity, con le sue Converse All Star ai piedi, si avvicina. "Noi tre" ripete, annuendo: "niente Hulk".
E, come è semplice capire, a Tony Stark è sempre piaciuto essere la posta in gioco. Allora solleva le spalle, offre loro un sorriso e continua a flirtare.