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Autore: Kyra    03/07/2003    2 recensioni
La solitudine è una brutta malattia ma che succede se qualcuno del passato ritorna? Remus Lupin avrà un gran da fare!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Storia di un lupo solitario

 

Un arrivo inaspettato

 

Poche settimane fa, Silente mi mandò una lettera: mi rivoleva come insegnate di Difesa Contro le Arti Oscure.
Ero felice, finalmente la mia solitudine sarebbe finita, sarei tornato in mezzo alla gente, avrei rivisto Harry, Ron e Hermione, le poche persone che non mi facevano sentire diverso per via di quello che sono: un Lupo Mannaro.
Anche Sirius aveva trovato lavoro a Hogwarts: dopo il suo rilascio, Silente gli offrì la cattedra di Cura delle Creature Magiche al posto di Hagrid.
Sebbene Hagrid ce la mettesse tutta, non era in grado di fare l’insegnante. A malincuore accettò e tornò al suo lavoro di Guardiacaccia.
Nel mio ufficio guardo l’ora: manca poco all’arrivo dei ragazzi e al banchetto. Tra poco rivedrò Sirius, il mio migliore amico.
Quanto tempo siamo stati divisi per colpa di Peter? Quanto abbiamo sofferto per la morte di James e Lily?
Quante torture, agonie e cattiverie aveva subito Sirius?
E io che lo credevo la spia, l’uomo che aveva venduto i Potter a Voldemort! Se fossi stato meno stupido e meno chino sui libri, avrei notato che c’era qualcosa che non andava in Peter, e non in Sirius!
Prendo dal baule la mia giacca migliore, mi sistemo i capelli ed esco dalla mia stanza.
I corridoi deserti, illuminati da lanterne, mi danno una sensazione di pace e tranquillità. Questa pace durerà poco, dopo l’arrivo degli alunni.
Scendo l’ultima rampa di scale ed entro nella Sala Grande. E’ proprio come me la ricordavo: mille candele fluttuano sul soffitto, che riflette il cielo stellato.
Il mio incubo peggiore, la luna, è ancora a metà. Poso lo sguardo sui quattro tavoli delle Case sistemati in verticale e a quello degli insegnanti, in fondo alla Sala in orizzontale.
Mancavano alcuni insegnanti ma riconosco subito Sirius. Porta i suoi lunghi capelli neri sulle spalle, e agita freneticamente la mano per salutarmi. Proprio come lo ricordo ai tempi della scuola.
Mi avvicino e prendo posto accanto a lui:
“Ciao Lunastorta!! Come stai?” mi chiede gentilmente Black
“Molto bene, Felpato. Come ci si sente da liberi?” gli chiedo
“Bene!” risponde respirando profondamente.
Noto due sedie vuote: quella accanto a me è di Piton, quella accanto a Sirius non né ho idea
“Sirius, sai chi occuperà la sedia vicino a te?” gli chiedo
“No” mi risponde.
La curiosità è così tanta che avrei chiesto a Silente. La porta della Sala Grande si spalanca e vi entrano i ragazzi dal 2° anno in poi.
Intravvedo Harry e i suoi amici prendere posto al loro tavolo. Sono ormai al 5° anno.
Rimangono sorpresi nel vedere me e Sirius al tavolo degli insegnanti. Ci salutano e ci sorridono felici.
Arrivano anche gli studenti del 1° anno. Sono tutti impauriti e tremolanti.
La McGranitt sistema uno sgabello a quattro gambe in mezzo alla Sala, in mano tiene il Cappello Parlante.
Uno ad uno la McGranitt chiama gli studenti per lo smistamento. La sedia accanto a Sirius è sempre vuota, mentre Piton è arrivato da poco tempo.
Che insegnante manca? Mi guardo intorno. Ci sono tutti, la curiosità è tanta.
Silente si alza:
“Benvenuti e bentornati a tutti! Ho degli annunci da fare: come avrete letto nella " Gazzetta del Profeta " il signor Sirius Black è stato assolto da ogni accusa, avevano preso la persona sbagliata. Sarà il vostro nuovo insegnante di Cura delle Creature Magiche” dice Silente battendo le mani. Da quasi tutti i tavoli scoppia un applauso, tranne dai Serpeverde
“Bene. Come seconda novità c’è la cattedra di Difesa Contro le Arti Oscure che ho riofferto al professor Remus Lupin” dice battendo di nuovo le mani, seguito da molti studenti
“E per ultimo, avrete notato la sedia vuota accanto al professor Black: la professoressa di Magia Bianca, la signora Connor è andata in pensione. L’insegnante che la sostituirà doveva già essere qui, ma ha avuto un inconveniente: la Passaporta che doveva portarla a Hogmeade è stata spazzata via dal vento. Mi ha mandato poco fa un gufo, dicendomi che sarà qui a minuti” dice Silente risedendosi.
La Sala scoppia in un brusio di voci, tutti sono curiosi di scoprire l’identità dell’insegnante mancante.
Poco dopo sentiamo bussare al portone della Sala. Gazza va ad aprire e Silente si rialzò:
“Scusatemi per il ritardo!” dice una ragazza alla porta
“Benvenuta! Ragazzi, vi presento Lyv Mason, la nuova professoressa di Magia Bianca!” dice battendo le mani.
Lyv, non può essere lei. La fisso a lungo: è alta, porta lunghi capelli neri oltre le spalle e ha due bellissimi occhi turchesi.
La professoressa si siede accanto a Sirius, lo saluta amichevolmente e si gira verso di me.
Ci guardiamo a lungo senza proferire parola. Ci guardiamo malinconicamente, lei distoglie lo sguardo e si gira verso il Preside, che si è alzato ancora:
“Dopo questo, BUON APPETITO!” dice battendo le mani.
Nei piatti d’oro ancora puliti, si materializza cibo di ogni qualità.
Cercp di non guardare Lyv, anche se la saliera è proprio davanti al suo calice
“Sirius, mi passi il sale per favore?” gli chiedo a bassa voce senza girarmi.
Sirius mi guarda in modo interrogativo e mi passa il sale
“Che hai Remus?” mi chiede preoccupato
“Niente, va tutto bene!” rispondo..
Riprendo a mangiare. La sua voce mi rimbomba nelle orecchie, è una tortura.
Perché è qui? Dov’è stata tutto questo tempo? Perché mi sto facendo tutte queste domande?
Severus mi fissa e per la prima volta mi parla gentilmente
“Che ti prende?” mi chiede nello stesso tono di Sirius
“Sev…lasciamo perdere!” dico bevendo dal mio calice.
Severus mi guarda perplesso e riprende a mangiare.
Non riesco a guardare Lyv, sopporto a forza la serata e, quando Silente ci congeda tutti a letto, per me è una liberazione.
Insieme a Sirius percorro il corridoio che conduce alle nostre stanze
“Stasera eri strano! Da quando è arrivata quella ragazza non eri più lo stesso. Mi nascondi qualcosa?” mi chiede Sirius appoggiandosi alla porta della mia stanza
“No! Non nascondo niente!” gli dico
“OK, allora buona notte!” mi dice uscendo dalla porta. Mi limito a salutarlo con la mano.
Mi corico sotto le soffici coperte di seta azzurre, le braccia dietro la testa, a pensare.
Il viso di Lyv, ancora nitido davanti ai miei occhi, mi impedisce di dormire.
Mi alzo; faccio il giro della stanza per mezz’ora, le mani dietro la schiena, pensando a lei.
Non può essere lei, la ricordo diversa. Mi appoggio alla finestra aperta: il cielo è limpido e stellato e un lieve venticello mi scompiglia i capelli.
Devo togliermela dalla testa, devo smetterla di pensare a lei! Mi corico ancora nel letto e chiudo gli occhi.
Mi sveglio un’ora prima del previsto e, non riesco a riprendere sonno. Mi alzo, vesto ed esco dalla stanza.
I corridoi sono semideserti se non per alcuni studenti mattinieri. Esco dal castello. Attraverso il guardino fino ad arrivare ad una piccola collinetta a pochi metri dal lago. Quando studiavo a Hogwarts, questo era il mio luogo preferito, dove potevo studiare e riflettere indisturbato.
Il sole è ancora basso e il cielo, tende ad essere ancora blu a sfumature lilla.
Penso e il mio pensiero e sempre lo stesso: Lyv. Non riuesco a togliermela dalla testa, anche se sono passati tanti anni.
Guardo l’orologio: è ora di colazione. Mi alzo, pulisco i vestiti e mi incammino verso il castello.
Sono nervoso e agitato, perché? Forse per via di Lyv? Non posso nascondermi da lei, è una mia collega! Che mi piaccia o no lei è a Hogwarts.
Entro nella Sala Grande: Sirius è davanti alla portone
“Era l’ora!! Ti ho cercato per tutto il castello! Dov’eri finito?” mi chiede
“Mi sono alzato un po’ prima e sono andato a fare un giro” gli rispondo, guardando con la coda dell’occhio la Sala. Anche Sirius guarda dentro
“Che c’è?” mi chiede rigirandosi verso di me
“Niente!” rispondo in fretta
“Entriamo” mi dice e lo segue dentro.
Lyv è seduta accanto alla McGranitt, porta un vestito da strega rosa pallido, a occhio sembra si seta, sembra una principessa; porta i lunghi capelli sulle spalle, oggi molto mossi.
La saluto e mi siedo vicino a Sirius; mi verso del succo d’arancia nel calice, facendo attenzione a non incrociare lo sguardo di lei.
Lyv sta discute, con la McGranitt, di alcune trasfigurazioni scoperte recentemente.
Lyv comincia a parlare con Sirius, non resisto nel sentire la sua voce. Cerco un pretesto per parlare con Severus
“Allora Sev, come va?” gli chiedo
“Bene, Remus! A te?” mi chiede sorpreso
“Bene grazie!” gli rispondo sorridendo. Lui mi fissa preoccupato
“Sicuro di star bene?” mi chiede posando il suo calice
“Certo!” rispondo, lui alza un sopraciglio poco convinto e riprende a mangiare.
Noto alcuni alunni uscire dalla Sala, ne approfitto
“Dove vai, Remus?” mi chiede Sirius
“Vado in classe. Devo preparare alcune cose” rispondo correndo verso il portone.
Esco, mi fermo e respiro profondamente. La tortura è finita.

 

  
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