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Autore: HopelessGirl    08/05/2012    1 recensioni
Si tratta di una raccolta che ha come personaggi principali Sam e Dean, ma che potrebbe vedere la presenza anche degli altri amati personaggi della serie. Si affrontano svariate tematiche (dall'angst, al romantico, etc..), in situazioni completamente differenti e spesso anche ambientate in stagioni diverse. Spero che vi piaccia.
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bobby, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Lime, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni
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1. He’s still soft, still warm.

 

Quando Bobby trova il coraggio per entrare in casa fuori il cielo è scuro e tutto è maledettamente silenzioso. Vi è polvere ovunque, sparsa disordinatamente sul pavimento, e lo scricchiolio dei vetri sotto gli stivali accompagna ogni suo passo mentre si dirige lentamente per il corridoio.  Vorrebbe chiudere gli occhi non appena il suo sguardo incontra gli schizzi di sangue sul muro, sul pavimento, improvvisamente incapace di proseguire, di trovare la forza per affrontare l’evidenza.

 

Ed è ad un passo dal varcare la soglia del salotto che lo vede. Sam.

 

E’ chinato, le spalle curvate sul corpo privo di vita del fratello mentre con una mano gli cinge la vita dolcemente tenendolo stretto a sé. La testa di Dean è poggiata contro la sua spalla  e Sam, con la mano libera, accarezza l’unica parte del fratello non  lacerata o sporca di sangue: con il pollice sfiora infatti dolcemente la pelle liscia sulla tempia, scende giù sullo zigomo e si sofferma sul labbro inferiore.  Non si accorge minimamente della presenza di Bobby.

 

Il vecchio cacciatore si avvicina lentamente, studiando le ferite e le lacerazioni sul corpo di quello che per lui era come un figlio, l’espressione che si indurisce di sofferenza non appena nota lo sguardo verde brillante di Dean, rivolto senza realmente vederlo, verso il soffitto. Si avvicina stancamente, improvvisamente privato di anni e forze, allungando una mano intenzionato a toccare il suo bambino, come se potesse, solo sfiorandolo, riaccendere quello sguardo. Ma all’improvviso una mano gli blocca il polso, impedendogli di sfiorare Dean. “Ma che diavolo-!” Borbotta stordito e colto alla sprovvista, quando Sam gli spinge via la mano.

 

La voce del minore è tetra e spenta, prepotente d’ira e arrochita dal pianto. “Non lo toccare.” Si muove stancamente finendo seduto scompostamente al suolo, la mano che torna a stringere la vita di Dean. Con l’altra scivola tra i capelli corti della nuca del maggiore attirando il suo viso più vicino al suo, richiudendosi sul corpo del fratello, tremando leggermente. “Non ti avvicinare.”

 

Bobby indietreggia accorato e confuso da quel gesto e ancor di più dalle sue parole. “Lo sai che dobbiamo sbrigarci. Sono passate ore da quando siamo qui.” Tenta cercando di far ragionare Sam.  Quando però la risposta da parte del minore viene a mancare, guarda nuovamente verso il volto di Dean.

 

I suoi occhi grandi, verdi, brillano sul naso leggermente imperfetto che conosce ormai da anni, curvato a causa di una palla che lo aveva colpito in pieno viso quando, da piccoli, li aveva portati entrambi al parco a giocare a baseball. Le sue lentiggini risaltano sulla pelle come quando in estate, grazie al sole, passava le giornate a casa di Bobby insieme a Sam; spruzzate innocentemente e casualmente un po’ ovunque intorno al naso. Le sue mani, poi, sono  le stesse, ruvide e rovinate dalla caccia, segnate a causa di tutte le escursioni che nel passare degli anni avevano fatto tra i boschi per allenamento.

 

“Sam, la polizia presto sarà qui. Dobbiamo andare, adesso.”

 

Sam alza lentamente la testa, incurante delle ciocche di capelli che gli ricadono sul viso, coprendogli gli occhi umidi, lucidi e rossi. Segnati da profonde occhiaie dovute più al dolore della perdita che al bisogno di riposo. “Devo ripulirlo.” Mormora annuendo a se stesso. “Devo pulire il suo corpo prima di seppellirlo.”

 

A Bobby si gela il sangue nelle vene, cercando però di imporsi, di farlo rinsavire. “Bruceremo il suo corpo come da tradizione, Sam, lo sai.”

 

Ha appena finito di parlare quando l’urlo di Sam lo fa trasalire. “No!” I suoi occhi sono ancora nascosti dai suoi capelli, ma alza un dito tremante e lo punta contro Bobby con fare minaccioso. “Non ti azzardare.”

 

“Sam, non vorrai davvero-”

 

“Si-” lo raggiunge la voce improvvisamente atona di Sam. “Lo riporterò indietro. Lo riporterò da me.” Finalmente si porta una mano sul volto, scostando i capelli e mostrando il suo viso ricoperto di sangue, sporco e rigato di lacrime. L’espressione di Bobby si contorce in una smorfia di dolore. Deve essere stato abbracciato al corpo di Dean per ore.

 

“E mi assicurerò che sia presentabile.” Un risata amara sgorga tra le sue labbra martoriate, strana e inappropriata, che non sa di lui. “Altrimenti, quando tornerà, mi prenderà a calci.”

 

L’ultima risata di Sam per i prossimi quattro mesi.

 

 

 

  
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