Buon compleanno, Sas'kè!

Aprì un'occhio, poi l'altro ancora e si guardò intorno con aria spaesata, poi si tirò a sedere con un sonoro sbadiglio, stropicciandosi gli occhietti con le mani chiuse a pugno e volse lo sguardo al calendario che si trovava appeso alla sua destra.
Sulla pagina del mese di luglio, spiccava un grande cerchio rosso, che circondava il numero 23, come a ricordare che quel giorno ci sarebbe dovuto essere qualche avvenimento importante.
Un piccolo bambino, sui quattro anni, scese di scatto dal letto, con i capelli nerissimi scompigliati e gli occhi di ossidiana velati da quel tipico strato opaco che hanno tutti appena svegli.
Corse a piedi scalzi verso la porta, il pantalone del pigiamino blu che scendeva sotto i piedini rendendo la corsa leggermente più stentata.
Si alzò leggermente in punta di piedi per raggiungere la maniglia di ottone e aprire la porta per poi continuare a correre lungo il corridoio, alzandosi ogni tanto i pantaloni.
Arrivato davanti un'altra porta uguale alla sua, la aprì e si fiondò dentro urlando.
- Onii-san! Onii-san! E' oggi! Dai svegliati! -
Si sentì un lieve mugolio da sotto un ammasso di coperte poggiate sul letto presente nella stanza, da dove sbucò la testa di un ragazzo sui dieci anni circa, con delle strane occhiaie sotto gli occhi e i capelli neri lunghi quasi fino alle spalle.
- Cosa Sas'kè? Cos'è oggi? -mormorò con voce assonnata il ragazzo guardando il suo otouto in piedi sulla porta.
- Onii-san! Oggi è quel giorno! - ribadii il piccolo scoiattolino correndo verso il suo fratellone e salendo in ginocchio sul letto.
- Quale giorno, Sas'kè? - chiese con uno sguardo curioso Itachi, palesemente finto, e un sorrisetto divertito sulle labbra.
- L'hai dimenticato nii-san? Mi avevi promesso che mi avresti fatto un regalo! - fece Sasuke con voce delusa guardando il fratello che si stava sporgendo dal letto per prendere un piccolo pacchetto poggiato sul comodino di fianco ad esso e porgerlo con sguardo divertito al fratellino.
- Buon compleanno, Sas'kè -
- Cos'è? Cos'è nii-san? - chiese il piccolo prendendo il pacchetto dalle mani del fratello e osservandolo con occhi luccicanti, tipici di un bambino che riceve un regalo.
Velocemento scartò il pacchetto che conteneva, con immenso stupore del piccolo Sasuke, quattro shuriken nuovi di zecca.
Li prese tra le mani delicatamente, come se fossero il suo più grande tesoro e se li rigirò tra le dita.
- Stai attento con questi Sas'kè. Sono affilati, quindi vedi di non farti male. - lo raccomandò Itachi stando attendo che il fratellino non si facesse male.
Aveva pur sempre solo cinque anni e lasciarlo da solo con quattro shuriken appuntiti non era molto sicuro. Non se era Sasuke ad averli in mano.
- Grazie nii-san! Ti voglio un mondo di bene! - urlò Sas'kè avvolgendo con le esili braccia il fratello e immergendo la testa nel suo petto. Si sentiva al sicuro tra le braccia del suo fratellone.
Itachi sorrise e accarezzò la testolina del suo otouto.
- Itachi! Sas'kè! La colazione! - si sentì la voce di una giovane donna provenire dalla cucina. Allora immediatamente il piccolino scese dal letto e si diresse di corsa in cucina seguito da un pigro Itachi.
Mikoto Uchiha era rivolta verso i fornelli mentre girava delle frittelle, ma appena sentì che i suoi figli erano arrivati si voltò e corse ad abbracciare Sasuke.
- Auguri amore. Ti ho preparato le frittelle che ti piacciono tanto. - sussurrò Mikoto all'orecchi del figlio e sciogliendo lentamente l'abbraccio.
- Grazie okaa-san! Ti voglio taaaanto bene! -
Mikoto sorrise materna al figlioletto e andò ad abbacciare Itachi augurandogli buon giorno.
Entrambi i fratelli si sedettero ai loro posti in tavola e la madre porse ad entrambi un piatto pieno di frittelle, con la differenza che su quello di Sasuke c'era una piccola candelina di zucchero.
- Guarda che ti ha regalato la mamma, scoiattolino. - esordì Mikoto estraendo dalla grande tasca del suo grembiule un pacchetto di media grandezza.
Sasuke lo prese eccitato dalle mani della madre e lo scartò, scoprendo una borsa porta armi, di quelle che si attacano al fianco.
- Ti piace? Dentro ci puoi mettere gli shuriken che ti ha regalato Itachi. Ora aprila però. -
Sasuke accarezzo la stoffa della borsa per poi aprirlà e tirare fuori due bellissimi kunai.
- Grazie okaasan! Sono bellissimi. Non vedo l'ora di imparare a lanciarli! - disse Sas'kè eccitato guardando contento la madre che lo accarezzava affettuosamente.
Alle loro spalle si sentì il rumore di una porta che si apriva e si girarono a guardare.
Nella spaziosa cucina fece il suo ingresso Fugaku Uchiha, copoclan degli Uchiha, nonchè padre di Itachi e Sasuke e marito di Mikoto.
Con passo calmo e sicuro Fugaku si diresse dal figlio più piccolo e gli accarezzò la testolina con la grande mano.
- Buon compleanno figliolo. -
- Grazie otō-san - ringraziò il figlio leggermente intimorito, mentre la madre gli faceva un'occhiolino per rassicurarlo.
Il capoclan estrasse da una tasca una piccola scatolina che porse al figlio che la prese felice.
Alzò il coperchio e scoprì una bellissima collana con un ciondolo a forma di ventaglio bianco e rosso, il simbolo degli Uchiha, che brillava sotto la luce del sole che filtrava dalla finestra aperta.
- Grazie tante otō-san - disse Sas'kè eccitato ed emozionato.
Quello di quel giorno si prospettava il miglior compleanno di sempre.
- Forza ragazzi, finite di mangiare e andate a prepararvi. Dopo ci sarà la festa con tutti i vostri amici.- disse Mikoto rivolta ai figli che sorrisero.
Si, quello sarabbe stato il miglior compleanno di sempre.

[Spazio Autrice]

Ecco una one-shot sulla famiglia Uchiha! ^w^
Personalmente li adoro, mi sono sempre sembrati una bella famiglia.
Spero sia stata di vostro gradimento.
Ciao! ^^

Akatsuki