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Autore: glendower    09/05/2012    3 recensioni
Sconfitta, l’epocale e disastroso premio per chi ha accettato il suo ruolo senza mai contestare o rimpiangere di essere ciò che si è.
Sconfitta, il merito degli antieroi, quelli che, come Sora, sono diventati paladini per sbaglio – per una scelta ironica del destino, un dispetto che ha messo il cuore di un Custode dentro quello di un povero bambino indifeso.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Riku, Sora
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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premessa: potrebbe esserci un piccolo spoiler sul finale di DDD - finale che conosco, finale che ho nutrito di fantasie su fantasie, quindi non preoccupartevi, tutto questo dice tutto e niente. Maledetta me, maledetto tumblr e maledetti video spoiler. 

 

 

La via delle lacrime e dei pugni chiusi;

 

Sconfitta, l’epocale e disastroso premio per chi ha accettato il suo ruolo senza mai contestare o rimpiangere di essere ciò che si è. 
Sconfitta, il merito degli antieroi, quelli che, come Sora, sono diventati paladini per sbaglio – per una scelta ironica del destino, un dispetto che ha messo il cuore di un Custode dentro quello di un povero bambino indifeso.
Sconfitta, compenso e giustizia, la moneta di chi si è fatto il culo per anni per poi ritrovarsi a casa, licenziato – arreso, senza più mondi da salvare, amici da cercare e mostri neri da combattere. 
Sconfitta, dura da accettare, ingloriosa per conviverci a testa alta quando tra le tue mani c’è una spada di legno, non una chiave gigante con il potere di aprire le serrature e liberare cuori da scrigni color  buio.
Sconfitta, sinonimo di una bontà che lo ha fregato, rompendogli la schiena, deponendo per dispetto solo fatiche impressionanti sulle sue misere spalle. 
Sconfitta e rabbia. Sconfitta e disagio. Sconfitta e rimpianto di aver girato mondi in comunione sotto lo stesso cielo – rammarico per  non poterli più rivedere insieme alle gente conosciuta, incontrata e poi lasciata.
 
I suoi amici non sono stati la sua forza, solo una maledizione - solo una delle tante strade che lo hanno condotto al punto in cui è arrivato adesso, una situazione di stallo. 
 
Ritornare sull’Isola è strano, forse perché sua madre lo ha aspettato per anni senza mai davvero preoccuparsi, forse perché è tutto noioso, tutto uguale – tutto chiuso ai confini del mare, senza terra straniera a rifinire i contorni.
Adesso, involontariamente, si ritrova ancora una volta come un bambino, gli occhi pieni di sogni e se usa l'immaginazione può vedersi ancora là, sull'Isolotto, a raccogliere frutti a stella, desiderando, come in precedenza, quel giorno in cui prenderà la sua barca per avviarsi, non tornando mai più. 
 
Prigione di sale e case, palme e vecchie conoscenze. 
Muovere i primi passi sulla sabbia come un comune essere umano è come camminare per la prima volta, cade e sbatte, striscia a terra e rincomincia, iniziando tutto da zero, privandosi di quegli appoggi che possono, da soli, aiutarlo a tirare avanti. 
Abituarsi alla normalità di tutti i giorni è difficile, può farcela solo se si impegna – solo se dimentica chi è stato e accetta l'umanità dei poveri, la prerogativa indiscreta dei ragazzi irresponsabili e spericolati. 
Se ci pensa, non può farcela e visto che fino ad ora, ciò che ha fatto, è stato inutile, decide di lasciarsi affondare, di cadere e scivolare in quell'oscurità che lo aspetta e lo brama, da sempre. 
 
L'impatto con l'acqua, quando si lancia a capofitto verso il mare, è fresco.
A dirla tutta, si è aspettato di peggio, buttandosi ha atteso una morsa di ghiaccio quando invece la temperatura fuorigrado non riesce neanche a percepirla, anzi, è persino piacevole.
I primaverili raggi di sole lo hanno scaldato a dovere e la carne è piacevolmente arroventata, pronta a sopportare le onde artiche dell'oceano nella quale nuota, lasciandosi trascinare verso il fondo, incantato dalla carezza viscida delle alghe che gli catturano le caviglie, imprigionandolo lontano dall'aria verso la quale non prova neanche ad andare.
Lottare non è semplice, lo ha fatto per tanto tempo e adesso, abbandonarsi a ciò che avvio - all'affogamento - è una decisione più ovvia e semplice. 
 
Cade, forse piange ma le lacrime si mescolano al sale e a quel liquido che se le porta via. 
 
Le dita allargate e tese verso la superficie increspata  sono dure, si muovono appena e stringono, sfiorando bolle d'ossigeno che la sua bocca cerca invano; non vuole risalire, non gli serve il respiro, giustizia è fatta e un eroe sta per cedere. 
Le orecchie fischiano, i polmoni, spugne piene, bruciano e gli occhi si chiudono nel momento esatto in cui rantola un richiamo - nel momento in cui le labbra di Riku vengono in suo soccorso, soffiandogli dentro il fiato perso, abbandonato. 
 
Non sa che è lui, non sa neanche cosa realmente succede, riesce solo a vedere  fili d'argento mossi nella corrente; oltre le palpebre c'è solo il buio e  mentre stringe nei pugni i suoi capelli, piange per la sua scelta.
 
 
Aspetterà di tornare a splendere e questa volta, a ruoli capovolti, sarà lui ad essere salvato da chi ama. 
 
 
 
l'autrice parlò: RiSo. IO HO SCRITTO UNA RISO e domani piove, nevica, viene l'eclissi e Nomura piange sangue. Faigo, no, in realtà non è faigo, questa qua è parecchio che se ne sta lì, tutta sola, nascosta nel mio magico quadernino e, dopo secoli che doveva vedere la luce, ora, oggi, adesso, l'ha finalmente vista. Riprende un po' la fine di DDD e questa, ragazzi miei, è la mia fine, la fine come me la vedo io - COME la voglio io.
Amo le sconfitte degli eroi - amo gli antieroi da quando Pirandello mi ha aperto le porte degli ''sfigati'' e non ho potuto non cogliere quest'occasione meravigliosa. Sora, Sora perdente, Sora senza keyblade. SOORA NGHHH- amo, amo tutto questo, amo queste idee e niente... straparlo. E' tardi e non so perché l'ho pubblicata, doveva stare sul LJ, nei mendri segreti di fic che non mi piace far leggere ( però colto l'occasione e vi mando proprio lì, sul LJ, trovate il link nel mio profilo #pubblicitàocculta ) Uccidetemi, leggete e, se avete voglia, recensite. Salut a tout le mond-*shots* #franceseschifosoblargh FUUUU.
  
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