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Autore: LexiPopUp    10/05/2012    1 recensioni
Mi manchi, e da quando te ne sei andato tutto ha perso colore, tingendosi di grigio.
Da quando i suoni intermittenti che segnalavano il pompare del tuo sangue, lo scorrere della tua vita, si sono fusi diventando un unico lamento acustico, abitante dei miei incubi delle due e trenta che arrivano putuali come la morte (scusa il gioco di parole), sopravvivo, ma non sono viva.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A presto

 

 

 

 

Caro Ian,

È da tanto tempo ormai che non ti vedo più, che non posso più parlare con te o sentire il calore della tua mano stretta alle mie dita perennemente ghiacciate.

Mi manchi, e da quando te ne sei andato tutto ha perso colore, tingendosi di grigio.

Da quando i suoni intermittenti che segnalavano il pompare del tuo sangue, lo scorrere della tua vita, si sono fusi diventando un unico lamento acustico, abitante dei miei incubi delle due e trenta che arrivano putuali come la morte (scusa il gioco di parole), sopravvivo, ma non sono viva.

Continuo a respirare, ma se non fosse per la spontaneità dell'azione, potrei benissimo smettere senza accorgermene.

Due giorni fa ho visto un ragazzo molto simile a te.

Presa dall'euforia mi sono avvicinata.

Nel momento in cui stavo per richiamare la sua attenzione, però, una ragazza gli è corsa incontro, lo ha abbracciato e baciato con gli occhi luminosi traboccanti di felicità.

Ero alla stazione, e ho pensato che se avessi aspettato, saresti sceso anche tu da quel treno, rientrando nella mia vita e ricomponendo tutti i cocci della mia anima come i pezzi di uno dei tuoi puzzle preferiti.

Ho aspettato e aspettato fino all'ultimo treno, ma tu non eri nessuna di tutte le persone stanche per il viaggio che erano lì.

Sono tornata a casa sconfitta e spezzata ancora una volta.

Non eri lì a corrermi incontro come non eri, dopo il mio primo spettacolo, tra la gente venuta a congratularsi con me. Interpretavo Evita che, all'interno del musical, ad un certo punto canta:

“They are illusions, they're not the solutions they promised to be”.

“Sono illusioni, non sono le soluzioni che avevano promesso di essere” proprio come te, ti hanno strappato via dalle mie braccia impedendoti di essere l'antidoto al veleno che rischia di intossicare la mia vita o, appunto, la soluzione dei miei problemi.

 

Non eri con me nemmeno quando mia sorella è finita in coma dopo quel maledetto incidente d'auto.

Non ho potuto aggrapparmi a te e mi sono dovuta accontentare del tuo cuscino, sul quale ogni sera spruzzo l'acqua di colonia che mettevi la mattina prima di andare a lavoro; mi aiuta ad immaginare che quell'ammasso di piume e stoffa sia il tuo corpo.

 

E quando è morto tuo padre?

Neanche in quel caso eravamo insieme e non ho potuto consolarti.

Sei stato costretto a soffrire nella solitudine che il tuo stato aeriforme comporta; non potevo né vederti né toccarti, non hai potuto piangere nel mio abbraccio rassicurante e non hai avuto modo di sfogarti con la tua amata boxe.

Ora però ti svelo una cosa: questa lettera, in realtà, è un avviso, amore mio.

Ho deciso che se non sarai tu a scendere da quel treno allora dovrò raggiungerti io.

Non voglio più aggiungere nulla alla lista di momenti durante i quali non ci siamo soretti a vicenda.

Da ora in poi voglio che la tua mano riscaldi la mia per l'eternità.

Un bacio e a presto.

 

 

 

Con il vento che le scompigliava i ricci, e il viso rigato di lacrime, Luna finì di scrivere e ripiegò la lettera per poi metterla in tasca.

Si avvicinò tremante al bordo del tetto del grattacielo in cui abitava e prese un solo ed ultimo profondo respiro.

Chiuse gli occhi e saltò giù.

 

 

**Note di Lexi**

Immagino che quando lo leggerà, il mio professore vorrà prendermi a sprangate sui denti...

Viva l'allegria!

Non so cosa scrivere e si vede vero?
Bhè, posso solo dirvi che le recensioni sono come abbracci coccolosi per me, QUINDI NON ESITATE!

Un beso,

Lexi

  
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