Nonostante fosse un demone, nessuno lo considerava tale, almeno all’inizio. Troppo piccolo. Aspetto indifeso.

Gli ribolliva dentro il fatto che fosse scappato davanti al pericolo, quando successe quella cosa orribile: i fratelli fulminanti uccisero suo padre, non solo, ma gli presero la pelliccia e la usarono come addobbo personale…che affronto. Fortunatamente Inuyasha è riuscito a vendicare la morte di suo padre, grande demone volpe, riuscendo a riaverne la pelliccia.

Ma lui, sapendo che suo padre gli sarebbe sempre stato vicino, infiammò il suo cuore e si fece forte e coraggioso, tirò fuori gli artigli ed aiutò spesso chi era in pericolo.

Si trova bene con il resto della compagnia, anche se spesso litiga col mezzo demone; non si sente emarginato dal gruppo, lui sa che tutti hanno bisogno di lui, e tutti lo amano; è un po’ il giullare della compagnia, ovviamente secondo solo al monaco Miroku.

Adesso tutti lo reputavano forte; spesso si è rivelato molto intelligente, altre volte un po’ meno; sempre utilissimo con i suoi poteri e pronto a trarre in salvo dal pericolo Kagome, portandola su di se.

Grande amicizia con l’altro demone del gruppo, Kirara, con la quale condivide la maggior parte dei disagi che un demone può avere in compagnia di esseri umani.

Ancora piccolo, si, ma non indifeso; per un po’ la sterminatrice di demoni Sango l’ha protetto, ma adesso non è più indifeso. E’ cresciuto, e diventerà fra i più potenti demoni mai esistiti.

In bocca al lupo piccolo Shippou.