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Autore: Ste_    11/05/2012    1 recensioni
Questa one-shot racconta di un momento tra Alec e Jace, mentre stanno tirando di scherma.
è la prima one-shot che pubblico, spero piaccia C: Scusate eventuali errori.
Un bacio, Ste_
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alec Lightwood, Jace Lightwood
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C’erano due che tiravano di scherma, dai loro colpi si capiva che erano esperti.
Uno colpì l’altro e disse:

- Alec, ti ho battuto di nuovo. Sono un mito!

- E non dimentichiamoci della tua INCREDIBILE modestia.

Alec si tolse il casco e si avvicinò alla finestra della sala delle esercitazioni: si avvicinava la sera e Manhattan si stava accendendo.
Sospirò e si girò verso il suo compagno di scherma. Ma lui non c’era più.

Il tempo di abbassare e rialzare le palpebre che qualcosa gli punzecchiò la gola. Davanti a sé, l’altro ragazzo, in posizione d’attacco.

- Continuiamo l’allenamento?

- Jace, per oggi basta. Hai vinto, ok? Che vuoi ora? L’allenamento è finito.

- Uffa. Sei sempre il solito. Proprio ora che iniziavo a divertirmi …

Anche Jace si tolse il casco e lo gettò a terra noncurante, come fece anche con l’arma, si mise le mani in tasca e fece per andarsene.

- Ehi, Jace!

- Cosa c’è Alec …

Jace si girò verso il fratello, ma quest’ultimo imitò la sua mossa precedente, puntandogli l'arma alla gola.

- Chi si sta divertendo adesso, Jace?

- Sei un copione. Però… Non male…

- Ho imparato da uno dei migliori.

Jace rise.
Continuava a rimanere calmo e rilassato, nonostante l’arma gli punzecchiasse in modo fastidioso la gola.

- Grazie, grazie. Hai ragione, sono il migliore. Ora ho fame, lasciami andare.

- Mmmh… Non così facilmente.

Negli occhi di Alec si accese una scintilla. La scintilla della competizione. Gli piaceva vincere. Quasi quanto piaceva a Jace.

- Sei di buon umore oggi, fratello, eh?

- Si può dire di sì, Jace.

I due si guardarono con aria di sfida, gli occhi azzurri dell’uno puntati in quelli ambrati dell’altro.

Ad un tratto, Alec lasciò cadere l'arma a terra e uscì di corsa dalla sala.

Correva per i corridoi vuoti dell’Istituto, i capelli scompigliati dalla foga della corsa, dalla voglia di vincere.

Arrivò davanti ad una porta precisa, l’aprì e vide che al suo interno c’erano Jace e sua sorella Isabelle. Jace guardò Alec con aria divertita.

- Ancora una volta ho vinto io.

- Cretino. 

- Grazie, fratello, ti voglio  bene anche io.





Ciao a tutti! Spero che la storia vi sia piaciuta :)
Magari il mio Alec era un po' troppo competitivo, ma mi piaceva così C:
Se vi va lasciate una recensione!
xx

  
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