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Autore: Cimotea    11/05/2012    2 recensioni
Anche il più forte dei eroi greci deve piegarsi alla forza dell'Eros, anche se questo lo porterà alla morte
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Vivevo tranquillamente in un limbo piacevole. Tra la guerra e la morte ero l'unico che aveva trovato la pace, e mi sentivo bene. Avevo smesso di combattere da un po' di tempo, voi posteri lo sapete bene. Non ero pentito, non ero infelice. Ero tranquillo.

Passavo le mie giornate in spiaggia, in tenda o nel bosco con Patroclo che non mi abbandonava mai, se non la sera quando sgattaiolavo via dal campo per correre da lei. Non so bene perché, ma appunto Patroclo si era rifiutato di accompagnarmi a Troia dopo il mio secondo incontro con Ettore. Io avevo tremendamente bisogno della sua presenza accanto a me.. io lo amavo e forse è proprio per quest'amore che accettai la sua decisione.

Tornando a noi... dunque si, andavo ogni sera da Polissena. Ci incontravamo sempre nello stesso giardino e parlavamo per tutto il tempo di tutto e di niente. Io le raccontai tutto di me, ogni singolo particolare perché capisse che mi fidavo ciecamente di lei. E lei mi ascoltava assorta, ogni tanto mi parlava dei suoi fratelli ormai poco più che cenere... per colpa mia, già. Ero io il loro assassino, il SUO assassino, l'uomo che le aveva rubato l'anima portando quella dei suoi familiari nel Tartaro. Non erano momenti allegri quelli, cercavamo entrambi di evitarli.

Quando però anche quei ricordi tornavano, lei me li raccontava, apriva il suo dolore a me e iniziava a piangere. E io che ero causa di quel dolore la abbracciavo teneramente perché non si sentisse mai sola. Forse speravo di sostituire le vittime per sentirmi in pace con la mia coscienza...

Dopo un paio di ore dovevo prender congedo e abbandonare l'oleandro che mi stava accanto durante quei magici minuti da sogno. Lei mi salutava sempre con un bacio. Dolci e caldi baci che mi toglievano il fiato e mi lasciavano confuso. Di donne ne avevo avute a bizzeffe nella vita, ma allora sembrava le avessi dimenticate tutte: Polissena era l'unico e solo battito del mio cuore. Ahahah ero messo molto male!


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Scusatemi per il capitolo un po' idiota, ma in questo periodo tra compiti e interrogazioni sto avendo pochissimo tempo. Il prossimo andrà meglio, promesso!
Ringrazio Sophie97 e Sick per le recensioni e un grazie a chiunque legga le mie storie.

  
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