Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: Nancy91    02/12/2006    4 recensioni
La tristezza di aver subito un lutto... ben oltre la morte carnale...
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Simile Alla Morte

Delle volte la morte è una liberazione, c’è chi si augura di morire, c’è chi si augura che quella linfa vitale smetta di fluire, c’è chi si augura di smettere di amare, di odiare, di vivere…
Delle volte un prigioniero decide di morire invece di cadere nelle mani di un nemico; nella storia quante volte abbiamo sentito di grandi personaggi uccisisi da soli prima che gli altri li catturassero?
E poi ci sono quelle cose, quegli avvenimenti che ci somigliano; spesso chi perde l’utilizzo di una parte del proprio corpo si considera morto, e magari, se capisce e si fa una ragione del tutto, morto e rinato. Quando due persone si lasciano magari lei o lui buttano ogni cosa che riporti la memoria all’ex anima gemella, dal quel momento in poi la considerano morta. E poi… c’è il mio caso…
Un fratello morto a 19 anni. Morto ma non fisicamente: mentalmente. Due anni fa mio fratello è morto, quello che adesso gira per casa non è lui.
Mio fratello, quello appassionato per la fisica, quello con cui feci a Natale quella splendida borsa a mia madre, quella borsa a cui partecipammo entrambi… mio fratello, quello con cui giocavo d’estate con le pistole d’acqua, quello che giocava a rugby da una vita, quello che ad ogni mio compleanno mi faceva gli auguri e magari, quando ero piccola, mi animava le feste, quello è morto e sepolto, sepolto nel mio cuore, in quello di mia madre, di mio padre, dei miei familiari più stretti.
È morto… devo ammetterlo… Ho provato a riportarlo in vita, ma ora mi sono arresa…
La sua anima se l’è presa una religione, se la sono presa i testimoni di Geova….
Da due anni mio fratello ne fa parte; ha smesso di vivere, almeno secondo chiunque lo conosce.
Ha smesso di giocare a rugby, troppo violento come sport, troppo volgari i giocatori, troppo pagani o atei o come diamine li chiama; ha smesso di andare all’università, di studiare quella fisica che adorava tanto; chissà cosa gli avranno detto. Ha smesso di farmi gli auguri, ha smesso di fare i regali ai miei genitori assieme a me; ha smesso di essere mio fratello. Io non considero più tale, perché lui ha smesso di considerami sua sorella, o almeno le sue azioni mi dicono questo.
Mia madre… povera, lei c’è rimasta malissimo. Ha visto in lui il suo fallimento; litigano sempre, ancora non se ne va di casa, ancora non ha capito che non è ben accetto.
Mi ha messo le mani addosso, perché gli ho detto che doveva uscire dalla mia stanza; m’ha alzato per il colletto del giacchetto. Io allora ho iniziato ad urlare e scalciare, e ho iniziato a piangere. Mi sono chiusa a chiave nella mia stanza, ho lasciato le lacrime fluire ininterrotte, non sapendo né come né con cosa frenarle. Mi sono diventati gli occhi rossi, e lui è rimasto lì fuori, pronto ad angosciarmi con la sua religione che non condivido, pronto a dirmi che sono un’ipocrita e che piango per motivi futili, pronto a farmi una ramanzina quando non ne ha nessun diritto.
Mio fratello è morto. Quello che ora sta vedendo la tv è un damerino che però me lo ricorda, che ogni giorno mi fa pensare al bene che gli volevo. Ma lui non è mio fratello. Mio fratello se l’è preso una religione, dandomi dietro una sua ombra, dando indietro un motivo di liti continue, dando indietro qualcosa che ha rotto l’equilibrio della mia famiglia.
Non ci penso mai, solitamente lascio scivolare via questi problemi, lascio che mia madre si arrabbi e che mio fratello faccia le cose di nascosto. Ma quando urla contro di me, quando mi accusa, quando vedo nei suoi occhi un vuoto che prima non c’era, quando vedo che ogni suo sano principio se ne andato per sempre da lui, ci penso, e questi problemi mi toccano.
Mio fratello è morto, o quanto di più simile esista.
Ciò che mi rimane sono i ricordi, le foto… Gli volevo bene. ma ora è inutile. È morto…



Supernova




P.S. Grazie per le recensioni... In ogni caso sì, è autobiografica... Grazie mille Kia866 e 315... in ogni caso io spero sempre... La speranza è l'ultima a morire, no?

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Nancy91