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Autore: aly7    02/12/2006    4 recensioni
Piccola One-shot. Parla di me. Di me e di lui, Matteo. Scritta in varie giornate, la aggiornavo ogni qual volta accadeva qualcosa. C'è un pezzo di me in questa storia, quindi leggetela e mi renderete felici.. e vi prego siate clementi con i commenti (che però sono sempre bene accetti!)
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Heaven out of Hell

 

Camminavo sotto la pioggia.

Il passo lento e silenzioso,

intorno a me, il nulla.

Quel silenzio quasi assordante,

stonato solo dal rumore della pioggia che cadeva sul cemento

E su di me.

I miei occhi puntati verso il basso.

Le mani nella tasca della giacca pesante,

a causa del freddo.

I lunghi capelli marroni bagnati fradici

Per la pioggia incessante.

Non sapevo dove stavo andando,

camminavo e basta.

Cercando di non pensare ad altro che a me.

Una lacrima riga il mio viso,

nascosta però dall’acqua della pioggia.

Non mi ami.

Sono che non mi ami.

Eppure continuo a sperare che ciò possa accadere.

Continuo ad illudermi che tra noi possa esserci qualcosa di più che una semplice amicizia.

Ma tu no la vedi così vero?

Dimmelo una volta per tutte!... ti prego.

Dimmi che non ti piaccio,

che non hai mai pensato a me come a una tua possibile fidanzata.

Dimmelo.

In questo momento preferirei sentirmi dire questo,

piuttosto che rimanere qui, come sono ora,

inconsapevole dei sentimenti che tu provi per me.

Hai paura che mi si spezzi il cuore?

Tranquillo è già successo, non ti devi preoccupare ormai.

Il mio cuore sei è spezzato nel momento in cui ti ho incontrato la prima volta.

Ti ho visto e mi sei subito piaciuto, come si dice, un colpo di fulmine,

ma subito ho capito che non poteva esserci niente tra noi.

Tu, insieme ad un'altra in quel momento.

Eppure nonostante fossi con lei, continuavi a parlarmi,

a ridere con me, a farmi domande per conoscermi.

Scatenando persino l’ira della tua ragazza.

In quel momento ho sperato.

Ho sperato di avere anche io una possibilità con te.

Poi non ti ho più rivisto, per tutta l’estate.

Fino a quando l’11 settembre è iniziata la scuola.

Non so come mai, non so se è il destino

O semplicemente una casualità,

in ogni caso, le nostre due classi sono finite una di fronte all’altra.

E quando mi hai visto,

mi hai salutato,

mi hai riconosciuto!

Nonostante ci siamo visti solo una sera e poi basta in quei 2 mesi.

Sapevo che avevi terminato la tua storia con Giorgia, quella estate.

Ma ho fatto finta di niente,

ho aspettato che fossi tu a dirmelo.

E così hai fatto.

E li, in quel momento, ho di nuovo sperato.

Passa il tempo,

la scuola è ormai completamente iniziata.

E’ fine ottobre e io e te

Ci conosciamo sempre di più.

Prendiamo il pullman assieme,

mi chiedi che cosa faccio, Con chi esco,

Mi chiedi cos’ho… quando mi vedi triste,

Mi fai ridere, quando vedi che sono giù di morale.

E’ intanto, tu mi piaci sempre di più!

Poi…

Il colpo.

- Aly… lo sai che Matteo è fidanzato!...-mi dice quella che io credevo una delle mie più grandi amiche.

Che ipocrisia crederla amica.

Sapevo che anche a Marta piaceva.

Non ho mai dato peso a questa cosa,

insomma, quando ci parlavo, lei neanche lo salutava, gli passava davanti come se nulla fosse.

Poi, però, diceva a tutti quanto lui, le piacesse, e di come la guardava.

Un giorno mi dice:- Aly.. guarda che se piace a te… io te lo lascio!, tanto non mi piace più di tanto! -

Ci credetti.

Grosso errore.

quando io non c’ero lei si strusciava addosso a lui, almeno così è quello che mi dicevano gli altri.

Ma io non sono una ragazza che non si fida della gente, così non ci credetti.

Ma un giorno, mentre risalivo le scale, per tornare in classe,

la vidi.

Lei che stava vicino, troppo vicino al ragazzo che mi piaceva,

gli rideva e lo toccava.

E li mi sentii tradita.

Perché dirmi che me lo avrebbe lasciato, se tanto sapeva che non l’avrebbe fatto.

Lui, intanto, continuava a parlare con me.

Continuava ridere, farmi battute, salutarmi.

Per me invece, il desiderio di lui si stava affievolendo.

Non che non mi piacesse più, anzi, ero sempre più pazza per lui.

Ma sapere che aveva la ragazza, che ci provava con mezza scuola, mi fece ricredere sulla sua persona.

Qualche giorno dopo,

mi vennero a dire che si era lasciato.

Non sapevo cosa pensare, qualche giorno prima

Mi avevano detto che lo era e qualche giorno dopo

Già non lo era più?...

Avevo paura che tutti intorno a me

Mi avessero tradita,

mi avessero detto una balla fin dall’inizio.

Ma restai calma,

non dissi niente,

mi stavo già troppo sconvolgendo la vita per quel ragazzo.

Soffrivo troppo, troppo…

Un giorno mi si presentò l’occasione di dimenticarlo,

almeno per un istante, almeno per quel giorno.

E subito accettai.

Baciai un ragazzo, che per me non significava niente,

mentre lui, mi vedeva esattamente come io vedevo Matteo.

Stetti male dopo,

per quello che avevo fatto,

avevo preso in giro un ragazzo che non mi piaceva,

non che fosse brutto anzi,

ma in quel periodo non riuscivo a vedere nient’altro che lui.

I giorni passavano e io e Matteo

Parlavamo sempre meno.

Era il 20 novembre, lo ricordo ancora.

Il tuo compleanno.

- ciao diciottenne…-

Ti dissi con un sorriso.

- eh già finalmente!!-  mi risposi ridendo.

- finalmente posso fare l’esame per la patente.-

E mi iniziasti a prendere il giro per il fatto che io 18 anni,

ancora non li avevo compiuti e avrei dovuto prendere ancora il pullman.

- vuoi che ti uccida??? - ti dissi ridendo

- ma no dai stavo scherzando… quando poi ho la macchina ti accompagno io a casa..- mi dissi.

Il mio cuore perse un battito.

E penso proprio di aver fatto un faccia da pesce lesso.

Quel giorno era per me il giorno più felice del mondo.

Poi… più nulla.

I nostri discorsi, se ci incontravamo, erano sempre più scontati e freddi.

Io ci stavo male, sono troppo fragile, me lo hanno sempre detto.

E tu… beh tu, non facevi nulla per farmi capire qualcosa.

Compii un altro errore,

sempre con lo stesso ragazzo della volta prima.

Ho compiuto molti sbagli nella mia vita.

Ma non avevo la forza di dire “mi piace un altro…”

Sapendo che il lui del mio cuore non si faceva avanti.

Alcune mie compagne mi incoraggiarono per farmi avanti io per prima

Ma non lo feci mai.

Non volevo fare la figura dell’idiota, senza contare che…

Non avrei mai avuto il coraggio per confessare i miei sentimenti.

Stetti a casa per ben 10 giorni, a causa di un influenza maledetta che mi assaliva.

Io continuavo a chiedere alla mia migliore amica di lui,

cosa facesse, come stava…

penso di averla oppressa tantissimo, in quei giorni e un po’ me ne pento.

Lei un giorno mi disse - basta Aly… oggi finita la scuola vado da lui e gli parlo! -.

Persi un altro battito, questa volta di terrore

- nooooooooooooooooooo! - le dissi disperata

Ma niente, lei non mi ascoltava.

Ora, sono contenta che non mi abbia ascoltata.

Gli parlò e mi disse per filo e per segno cosa le disse.

Ancora ora, però, non so se le parole che lui disse furono belle o brutte.

Lui sapeva che io gli andavo dietro,

ma non sapeva cosa fare.

Voleva il mio numero,

ma non c’era mai stata l’occasione di chiedermelo.

E ci voleva anche uscire con me.

Più o meno questo è il riassunto della situazione,

ah disse anche…

- non mi ha per ora dimostrato niente…-

Cosa avrei dovuto dimostrargli eh?

Me lo spiegate voi?

Perché ci mancava solo che io andassi da lui e lo baciassi

Per fargli capire quanto mi piacesse!

Naturalmente non l’ho mai fatto.

Avrei forse dovuto scrivere su una maglietta o su un cartellone

- Matteo mi piaci-?; assolutamente no.

E ora sono qui…

Che cammino in questa strada completamente fradicia.

Avrei dovuto ascoltare mia madre quando mi ha detto “porta l’ombrello!”

Ma cosa mi dovevo portare l’ombrello se fuori c’era il sole!...

Beh.. avrei dovuto portare l’ombrello.

Cammino lentamente, il mio viso completamente bagnato,

come tutto il resto.

Asciugo l’ultima lacrima che riga il mio volto.

Ho paura di guardare davanti a me,

Paura di non trovare nessuno.

Li alzo comunque,

forse un po’ di coraggio l’avevo acquisito.

E il mio cuore si ferma.

Lo vedo.

E lì.. davanti a me.

E mi sorride.

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Ciao a tutti!!

ecco qui un altra delle mie storielle, beh di solito sono nella sezione

di Harry Potter, ma questa volta ho voluto fare un eccezione.

La storia che ho scritto è molto personale per me,

storia realmente accaduta a me.

Il finale lascia un pò di mistero, che sarà successo?

Beh a me non piacciono i finali tristi  e questo, vi posso garantire,

che non è un finale triste.

Ho scritto questa storia, quando davvero, in quel momento mi stavano accadendo quelle cose.

giorno dopo giorno ho aggiunto qualcosa.

Beh ora vi saluto e vi mando un grosso bacio a tutti!

  
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