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Autore: zeroborine    11/05/2012    4 recensioni
Harry, ridacchiando, "ok, ok, lo metto via" sussurra, mentre una delle donne delle pulizie solleva il tappeto di moquette, "ma tu passa anche a comprare-".
Louis, annuendo alla strada, "i pannolini" dice, completando la sua frase. "Ti amo" aggiunge. Ed Harry, indicando il bagno del piano inferiore alla colf, sorride soltanto.
[ ATTENZIONE! Questa storia contiene Louis/Harry ] [ Autore: zeroschiuma ]
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao, bimbi! ♥♥
Bentornati sull'account zeroborine, che ormai fa la polvere. A parlare è la solita Judi che però posta per conto della sua socia, zeroschiuma, che ha scritto niente poco di meno che una... fluff. Ebbene sì. Vi posso dire che, visto che l'ho appena betata e me ne prendo il merito e_e, è parecchio fluff. Però c'è un motivo, ora vi spiego:
C'era un tempo una ragazza teoricamente libera, si chiamava @Ansloved... poi è arrivata S., che tra progetto zeroborine e faccende varie ha trovato il modo di schiavizzarla (e parlo io, che la sfrutto in modo indegno T_T). Va be', insomma, da quel che so la nostra bellissima e bravissima Ans ha fatto la copertina della pagina gestita da S.: la fanpage di CaskaLangley e, in cambio, S. ha pensato bene di esaudire la richiesta di Ans, che faceva più o meno così: "Harry e Louis in versione papà". E qui è spiegato il fluff agghiacciante di questa cosa. Che poi, la gente lo sa che io e il fluff non andiamo d'accordo, ma il fluff di S. è gestibile, visto che non è vero fluff, nonostante lei lo spacci per tale. Ok, ci sono i Ti amo e le manine cicciotte di una bimba che voi conoscete, ma non per questo è fluff, visto che è riuscita comunque a infilarci una parte che fa guadagnare il rating giallo (no, non è vero, ma vi spiego: avete presente i nuovi quadratini di EFP? Io voglio proprio vederne uno giallo, quindi a questa ci metto il rating giallo - e anche perché, ovviamente, il rating verde se lo meritano solo le cose senza nessunissimo riferimento sessuale, ma proprio nessuno nessuno, so...).
E chiudendo le note, perché non c'è molto da dire in realtà (nonostante S. mi avesse chiesto, esplicitamente: "Dì tante belle cose di me nelle A/N"), vi faccio solo notare come io e S. postiamo le cose dell'altra solo se sono fluff. XDD Insomma, anche l'altra fluff postata su zeroborine era postata da lei e fatta da me. Secondo me inventiamo scuse perché non sapremmo cosa dire in delle A/N di One shot fluff T_T Non è forse così? Come si fanno delle A/N decenti con una storia... fluff? Ugh.
E direi che ho finito. Ah, sì: ciao panzerotti! ♥♥ (Non sono pucci come S.? No, eh? Peccato...). Godetevi la fluff!


MODERN FAMILY


She's not broken
She's just a baby


(Lady Gaga, Alejandro).
Louis, in cappello di lana, pantaloni del pigiama e t-shirt salmone stropicciata, parcheggia la sua Porsche Boxter davanti al negozio e scende di fretta, trascinando le Converse di Harry, troppo grandi, sull'asfalto londinese. Ha gli occhiali da sole, una barbetta dura e fastidiosa lungo tutta la mascella: attiva l'antifurto, tira fuori il Blackberry dalla tasca dei pantaloni troppo larghi ed entra.
Un odore di zucchero filato e fragole lo stordisce immediatamente; il rosa delle mura per poco non lo acceca; le vocine dei bambini gli fanno perdere l'equilibrio per qualche istante. "Barbie" dice a se stesso, dirigendosi immediatamente nel reparto Girls, "Barbie".



Il primo pensiero di Harry, una volta chiusa la conversazione con Tom Atkin e Lou Teasdale, è stato quello di far sparire dal loro appartamento, in ordine: il lubrificante, le anfetamine, il dildo rosa fluo col quale Zayn ha spalmato la Nutella sul pane qualche ora fa, la biancheria sporca ed ogni singolo oggetto appuntito.
Poi ha cominciato a vestirsi, ha scosso la spalla di un Louis ancora addormentato e messo in diagonale sul loro letto matrimoniale e "dobbiamo badare a Lux per il week-end" ha annunciato. Poi gli ha dato le spalle, per abbottonarsi la camicia guardandosi allo specchio, e, quando si è voltato per provare ancora a svegliare Louis, non l'ha trovato a letto.
Ha pensato per un attimo di cercarlo, ma poi ha alzato le spalle, rassegnato.
Louis era, ovviamente, già uscito per comprare un numero spropositato di giocattoli per la bambina. Un classico.



"Hai preso i Care Bears?" chiede Harry, serio, dando istruzioni alla colf con lo sguardo.
Louis, dentro l'auto, con Harry in viva voce, "anche la culletta è dei Care Bears" gli risponde, con un sorriso compiaciuto, svoltando a destra.
"Bravo, Boo Bear" lo gratifica, compiaciuto, l'altro. Poi si siede sul loro divano, in salotto, mentre due donne in grembiulino spolverano, una passa la scopa elettrica sul parquet ed altre tre sono sparse per il resto dell'appartamento ad occuparsi di questa o quell'altra faccenda. "Latte?" chiede, subito dopo, posando la nuca contro lo schienale del divano.
"In polvere" lo rassicura Louis, con tanti di quei pacchi sui sedili posteriori da rischiare l'asfissia. Poi aggrotta la fronte e "tu hai fatto sparire-?" sta per chiedere, ma Harry, dall'altra parte, lo interrompe, parlando dentro il suo iPhone.
"Il dildo? L'ho chiuso in cassaforte". Una delle colf, probabilmente la più giovane, ha cominciato a spruzzare alcol sui vetri. Harry vorrebbe dirle che non è il massimo in una casa nella quale stia per essere ospitata una bambina di otto mesi, ma poi si rassegna.
"No" lo corregge Louis, mentre lo scatolo di un puzzle gigante in gomma piuma cade sul sedile accanto a quello del guidatore, "i nostri video" - un colpetto di tosse - "privati".
Harry, divertito, con gli occhi arrossati dal sonno ed i capelli spettinati, "baby", cerca di tranquillizzarlo, accavallando le gambe contro il divano di pelle grigia, "Lux non sa usare il tuo Macbook".
Ma Louis ride, picchietta le dita contro il volante ed "Hazza" gli spiega, "quello nel lettore DVD". Harry, dall'altra parte, si morde le labbra. Louis "metti che vogliamo farle vedere Pingu" continua, quasi diverito, "e si ritrova te che me lo succhi sul settantadue pollici".
Harry, ridacchiando, "ok, ok, lo metto via" sussurra, mentre una delle donne delle pulizie solleva il tappeto di moquette, "ma tu passa anche a comprare-".
Louis, annuendo alla strada, "i pannolini" dice, completando la sua frase. "Ti amo" aggiunge. Ed Harry, indicando il bagno del piano inferiore alla colf, sorride soltanto.



La bambina biondissima mette immediatamente le sue manine cicciotte, profumate di yogurt alla fragola, sul viso di Harry. Louis sorride, le accarezza il pannolino sotto la gonnellina rosa pallido e "tranquilli" ripete per l'ennesima volta, "andate e divertitevi".
Tom, con una t-shirt scollata a svelare i suoi tatuaggi, è già fuori alla porta. Lou accarezza i capelli biondi della loro bambina, mentre quella appoggia una guancia paffuta contro il mento puntuto e virile di Harry, e "fa' la brava, Lux" si raccomanda, preoccupata ed intenerita insieme, sbattendo le ciglia finte sugli occhi. "Ed anche voi, ragazzi" aggiunge, pizzicando una guancia di Harry con le dita curate e sistemandosi la borsa griffata sulla spalla magra.
Louis, sbuffando, con la testa nell'incavo del collo del suo ragazzo ed, adesso, una mano della piccola Lux sul suo, di viso, "tranquilli" ripete ancora.
"Ci fidiamo di voi" fa Tom Atkin, apparendo per l'ultima attraverso la cornice della porta. Poi prende la mano della sua compagna, che lascia un bacio alla loro bambina, uno ad Harry ed uno a Louis, e vanno via.
Harry, con uno dei polsi grassocci della bambina nella sua mano grande, "ciao, mamma" dice. Poi, entusiasta, si rivolge a Louis. "Guardala" sussurra, tenendo su la bambina tra le braccia muscolose, "è bianca e rosa. Ed ha degli occhi bellissimi".
Louis chiude la porta, annuisce, sorride e si china per un attimo. "Ed ha fatto la cacca" conclude, ridendo, con una mano a scacciare la puzza, prima di sollevare la bambina dalle braccia di Harry e "puzzi, Lux" informarla, naso contro naso.



Le hanno fatto il bagnetto, le hanno dato la pappa ed hanno guardato Playhouse Dinsney fino a notte inoltrata. Adesso, con un fermaglino rosa al centro della testa, le guance arrossate ed un Winnie The Pooh pericolosamente sogmigliante a Liam Payne tra le braccia grassocce, seduta al centro del divano, la piccola Lux sbadiglia.
Louis, disteso sul fianco, col suo biberon in bocca, le posa un bacino sulla fronte.
Poi il cellulare di Harry manda, improvvisamente, il ritornello di Read all about it part III cantato da un Niall Horan ubriaco a tutto volume. Louis, ridendo, copre le orecchie piccole e bianche della bambina. Harry, allora, schiaffeggia piano le mani del suo ragazzo, risponde alla chiamata e "Zayn" dice, dentro il suo iPhone.
"Ah" fa Louis, sistemandosi Lux sul petto, "è quel cattivone di zio Zayn".
Harry ha la bocca sporca di omogenizzato. La bambina si siede sulla pancia di Louis e gli sorride con i soli denti che possiede: gli incisivi. "No che non veniamo al club" spiega Harry al telefono, annuendo al salotto in penombra ed alla TV accesa adesso su Cartoon Network: "Lou ci ha lasciato la bimba ed adesso questo batuffolo sdentato sta spargendo bava su superfici di Louis che solo il mio peso dovrebbe saggiare".
Louis, con un dito contro il nasino della bambina, troppo impegnata a cavare un occhio al suo Winnie The Pooh albino per prestare attenzione, "papà Harry è geloso" spiega alla bambina, serissimo.
Harry gli sussurra uno "shut up" divertito e "ciao" dice, prima di riagganciare, "ci vediamo domani?". Poi accarezza la nuca della bambina, la sua schiena piccola e pallida, il rigonfiamento del pannolino e poi il cavallo dei pantaloni di Louis, come distratto, ed "a domani" si congeda, sorridendo.
Lux si stropiccia un occhio celeste col pugnetto cicciotto. Louis sgrana gli occhi, invece, mentre il palmo della mano di Harry preme contro il cotone del suo pigiama; "sei pazzo" gli dice ed Harry spinge di più. "No" cerca di dissuaderlo, "non davanti a Lux".
E Lux, pacata, sbadiglia un'altra volta. Harry sbatte le ciglia sugli occhi, infila una mano dentro i pantaloni di Louis e "nella camera degli ospiti" sussurra, dolce e sensuale insieme, "se non erro qualcuno ha messo un'enorme culla lilla".
Louis, semplicemente, solleva Lux, offrre una linguaccia ad Harry e "vieni, piccola" snocciola, sculettando fuori dal salotto, "andiamo a schiacciare un sonnellino".



Nudi, sudati, accaldati e legati come nodi, Harry e Louis si sono addormentati nel loro letto matrimoniale.
Harry, con le labbra chiuse contro la spalla nuda di Louis, sorride nel sonno; Louis, a pancia sotto, ha il sedere tondo e sodo scoperto e le gambe sollevate, a formare una capanna bianca al centro del letto.
Tutto d'un tratto, rompendo il silenzio innaturale di casa loro dopo il sesso, un suono simile ad un miagolio esplode, facendo svegliare di soprassalto sia Harry Styles che Louis Tomlinson.
"Cos'è?!" sbraita Louis, con una mano sul petto, saltando in piedi come una molla.
"Lux!" urla Harry, correndo, nudo ed a piedi scalzi contro il pavimento, fino alla camera della bambina.



Per i successivi tre giorni andrà pressappoco così: Harry cucinerà, si occuperà di casa, farà il bagnetto alla bambina e Louis la farà giocare, cercherà di farle dire "One Direction" invano e poi la farà addormentare.
E poi passeranno la notte svegli, a sibilare "fai piano" ed aspettare che Lux si svegli, nel cuore della notte, per correre a cullarla, nella sua stanza piena di giocattoli costosi, che non avrà neanche degnato di uno sguardo.



Harry si sveglia sul tappeto di moquette grigio perla della camera degli ospiti.
Louis, seduto accanto alla culla, tiene stretta una manina della piccola, addormentata. Poi si volta e, con gli occhi arrossati dal sonno ed il cappello della bimba tra i capelli arruffati, gli fa "hush". Le prime luci dell'alba filtrano attraverso le tende rosa di quella che, in un week-end appena, è diventata la camera di Lux.
Harry ha ancora delle marionette delle principesse Disney, come fossero guanti. Se le sfila ed, in silenzio, si alza. Poi, piano, comincia a raccogliere i vestiti della bambina, a piegarli, a metterli dentro il suo zainetto con fantasia a gattini.
"Deve proprio andare via?" chiede Louis, sorridendo ed accarezzando piano la bambina.
Harry, scuotendo la testa, prende dal pavimento un fermaglino di Barbie e se lo sistema tra i capelli, sollevando il proprio ciuffo riccio, increspato, ribelle. "Temo di sì" spiega a Louis, avvicinandoglisi, con una mano sulla sua spalla muscolosa.
E allora Louis, in t-shirt salmone sporca di rigurgito, pantofole e jeans, si avvicina ad Harry e "ok" sussurra, "papà".
  
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