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Autore: CharlotteisnotReal__    12/05/2012    8 recensioni
ATTENZIONE: RATING ROSSO!
Mi risvegliai frastornata, dolorante e con un forte sapore rugginoso in bocca. Aprii gli occhi sgranandoli, sorpresa di trovare del sangue sulle mie labbra, e fu allora che lo vidi. Josh era accasciato, privo di sensi, sull'airbag del volante, ormai scoppiato, il volto rigato da goccioline di un rosso intenso. Senza pensarci gli carezzai una guancia, pulendola da una breve scia di sangue che scendeva dalla fronte. «Josh?- lo chiamai- Josh?!» Tentai di alzar il tono della voce ma niente, non rispondeva. Presi a scuoterlo per il braccio penzolante, sperando che potesse riprendere conoscenza, ma era tutto inutile.
Genere: Dark, Drammatico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti
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Prologo




Casa mia a quell'ora, come sempre, era deserta, il silenzio regnava indiscusso per tutto l'edifico. Le stanze erano vuote, tutte tranne la mia dove l'unico suono chiaramente udibile era quello dei nostri respiri. «Mi piace quando fai così». Disse Harry, ansimando. Controvoglia staccai le mie labbra dal suo collo: «"Così" come?». Chiesi portandomi una ciocca di capelli ribelli dietro l'orecchio. «La porcellina». Rispose sulle mie labbra. Un sorrisino beffardo gli si stampò in viso ed un ché di malizioso gli riempì lo sguardo. Le nostre lingue si divertivano danzando tra di loro, era tanto che non lo facevano. Harry era ancora sotto di me mentre io stringevo possessivamente i suoi riccioli fra le mie mani baciandolo con passione, amavo il morbido dei suoi capelli: era un qualcosa di estasiante. All’ improvviso il piccolo riccioluto si rotolò sul letto portandosi sopra di me. «Harry, no!». Lo rimproverai. «Ehi, stai calma, piccola». Sussurrò, premendo le labbra contro le mie, prima di riprendere parola. «Non ho intenzione di fermarmi ad un paio di coccole...». Cercò nuovamente la mia lingua, ma mi ritrassi. «Ti ho già detto che stasera non posso, più tardi devo vedere Josh». Irritato dalle mie parole alzò il tono della voce, rompendo la bramosità di quel momento. «Come? Sono appena tornato e tu cosa fai? Mi mandi in bianco per fartela con Josh, ma certo!». Harry non se l'era mai presa così tanto, fino a quel momento. Mi era spesso capitato di dargli buca per Josh, ma mai l'avevo visto così... Così irritato oserei dire.
Ero rimasta basita. Essendo cresciuti insieme eravamo diventati come un libro aperto, l'uno per l'altro. Anche in quel momento capii subito cosa non andasse e, con mia solita schiettezza, arrivai subito al dunque: «Quant'è che non scopi?». Già, il problema di Harry era l'astinenza. Il suo era il classico atteggiamento di un ragazzo dalla vita sessuale poco attiva. Harry scoppiò in un irritante risata isterica, lasciandosi andare. «Settimane, mesi, anni! Non so più neanche come sia fatta una fica! Potrei avercela sotto il naso che non la riconoscerei!». Un amaro sarcasmo era udibile nel suo tono di voce. Poverino, come non biasimarlo? Dalla tenera età di quindici anni il suo letto aveva visto passare milioni di ragazze. Ricordo ancora come se fosse ieri la sua prima volta. Avevamo entrambi circa quindici anni, già da allora avevo iniziato a frequentare Josh e la sua combriccola di gente poco raccomandabile mentre Harry, invece, frequentava persone più seria: i classici "fighetti" del liceo, quelli più popolari. A quei tempi era felicemente fidanzato con una certa Felicity Skinner, una ragazza di un paesino li vicino ed avevano deciso entrambi che, anche per loro, era arrivato quel momento. Dopo esser rincasato, quello stesso giorno, Harry era venuto da me per sapere come dovesse fare. Nonostante fossi in palese imbarazzo gli raccontai per filo e per segno cosa facessimo io e Josh a letto e, nonostante avesse ascoltato con molto interesse, mi era chiaro che non fosse pienamente convinto, così gli dissi che l’avrei potuto aiutare anche in un altro modo. Non ero mai stata la ragazza della porta accanto, la brava ragazza da presentare anche allora, e questo Harry lo sapeva, eppure non sembrava avesse preso sul serio le mie parole. Ricorderò per sempre la faccia spaventata e sconvolta che gli si dipinse in volto quando mi avvicinai per abbassargli la zip della divisa scolastica. Dopo averlo trascinato in camera mia e avergli fatto passare la nottata più bella della sua vita, insegnandogli cose che un novellino non avrebbe dovuto sapere, nacque la sua fama da sciupafemmine, voce messa in giro da Felicity stessa che rimase alquanto soddisfatta della prestazione del mio Styles. Ora che ci ripenso ero stata io a dar inizio al nostro circolo vizioso di sesso fra amici, ma ormai poco importava.
«...Poi, quando finalmente rimorchi qualche fan, non sai mai se questa si farà i film mentali su una vostra possibile storia d'amore o se vi farete 'sta sana scopata e buonanotte! Ah, e non dimentichiamo che c'è Paul. Sì, Paul, colui che ci ha vietato il sesso durante il Tour con la scusa che ci vuole "concentrati e rilassati". Beh, Liam scopa come un matto con Danielle, senza che nessuno gli dica niente ed io quando riesco a rimediare una sveltina con Emma Ostilly becco il tizio della sicurezza che per ordini di Paul non la fa salire in stanza!  "Niente sesso in Tour se no ti deconcentri!” Certo, facile parlare, tienilo tu a bada il signorino qua sotto! Ormai mi eccito pure per le pubblicità di intimo!». Persa nei ricordi mi ero per un attimo dimenticata di Harry che, nel frattempo, aveva dato vita ad un vero e proprio monologo infantile. «Zitto un attimo, Styles!». Gli ringhiai. «Li ho letti anche io i giornale, so come è la situazione, ma non ti pensavo in astinenza da così tanto.». Continuai. Harry parve finalmente calmarsi. «Scusami, Jay è che io...- si bloccò a metà frase, incapace di procedere- Scusami». Disse infine facendomi tenerezza.
In quel suo viso corrucciato, gli occhi bassi, fissi sul pavimento, e il labbro arricciato rividi il bambino che era dieci anni fa. «Rilassati,  Styles. Stasera devo per forza vedermi con Josh quindi fai il bravo e aspetta domani che, se ti va bene, ti mostro qualche giochetto nuovo». Dissi rassicurandolo e facendogli un occhiolino malizioso. Sorrise comprensivo, e mi baciò una guancia, prima di alzarsi dal letto e uscire di casa. Guardai l'orologio posto sul comodino, segnava le undici e qualche minuto. Mancava un' oretta e mia madre sarebbe tornata; un paio d'ore e sarei sgattaiolata fuori per raggiungere il mio amato. 



 

 

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Salve ragazze,
Come avrete notato sono nuova nel fandom piacere,Carlotta.
Sono una fan milanese e sì, l’idea di iniziare subito con una storia a rating rosso è azzardata anche secondo i miei gusti ma era l’unica Fan Fiction pronta alla pubblicazione – nonostante sia ancora in corso- che ho scritto quindi eccomi qui.
Coooooomunque, tornando alla storia la protagonista, la “Piccola J.” è un personaggio ispirato alla cantanteattricemodellasupersexy Taylor Momsen, la gnocca Darkettona anticonformista e –in questo caso- ninfomane capace di far perdere la testa ad un ragazzo con un solo sguardo.
Detto questo spero che come inizio vi sia piaciuto, lo so, è un po’ cortino ma è solo il prologo quindi ho preferito andarci leggera e non caricare troppo la storia. Per qualsiasi chiarimento a riguardo non esitate a chiedere sarò disponibilissima.
A presto, Carlotta. :) 

 

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