Who am I?

Chi sono?

Sempre chiesto, sempre me lo chiederò: mi sono sempre classificato come uno di quei personaggi che si trovano in un quel limite sottile che esiste tra bontà e cattiveria.

Ma davvero, posso essere un malvagio? Oppure uno di quegli amici giusti e buoni, che portano concordia ovunque vanno?

No, niente di tutto ciò; un'essenza neutra, bianca.

Odiato, spesso incompreso; maledetto.

Magari, se gli altri sapessero quante personalità crudeli ho incontrato, non direbbero mai che rappresento il male: sono solo, entità nascosta a una presenza non degna della mia attenzione; sono la Verità.

Puro, orrendo, imparziale, malvagio, distaccato... Io sono il Fondatore, anche se spesso mi chiamano Dio.

Uomini, creature tanto semplici quanto complesse; le osservo sempre dalla mia comoda posizione, in attesa di scorgere qualche curiosa prestazione di straordinaria vitalità, tanto sconosciute a questa pigra popolazione.

Da qualche tempo, le cose qui si dimostrano noiose: nessuno sconvolgimento, né guerre né altro.

Che deve fare un essere superiore per sentirsi soddisfatto? Insomma, in questa mia vita monotona... Uhm, vorrei godermi qualcosa di bello da vedere!

Bah, non sarei certo contento se scoppiassero scomodi scontri, giusto adesso che abbiamo trovato una buona pace.

Ho comunque incontrato personaggi interessanti, nella mia lunga esistenza: si pensi a quel ragazzino, quell'Edward qualcosa, che ha lottato stringendo i denti solo per recuperare il corpo di suo fratello; una grande ammirazione, ecco ciò che ho provato verso quel giovane che, la prima volta, si è presentato davanti a me per riprendere ciò che aveva perduto, la sua mamma.

E poi, parliamo di quell'altra alchimista, la sua stessa maestra, da quanto ho potuto osservare: una donna molto forte, molto intelligente aggiungerei, che si è presentata davanti a me per trovare il suo bambino, catturato dalla morte in un giorno amaro. E quel maestro di fiamma, che scorgo di tanto in tanto girovagare per il quartier generale con una giovane bionda, che ha rischiato più di quanto una donna comune dovrebbe: in fondo, ho appena detto che io non ho mai conosciuto persone alle quali non valga la pena parlare.

Infine, ho incontrato quell'esserino infimo, che davvero definirei malvagio, se non penoso: quale essere può essere così affamato di conoscenza da sottomettere un mondo intero? Solo per divenire l'essere perfetto, che tutti sappiamo irraggiungibile.

Tranne me, ovviamente: io sono un essere perfetto che si può definire “completo”.

Anche se, quotidianamente, mi chiedo io stesso chi sono, rispondo ai miei dubbi ogni volta: io sono Dio, sono il Fondatore!

Non devo essere malvagio o buono, nero o bianco, buio o luce... Sono semplicemente la Verità.

La difficoltà del sapere non esiste, semplicemente vengono poste troppe domande a cui rispondere; i limiti che ci sembrano insormontabili, sono gli stessi che noi creiamo. La perfezione, l'essere “completi”, sta nel riuscire a capire quali sono le cose che possiamo e non possiamo fare.

Naturalmente, io stesso sono esonerato da questo arduo compito, per mio stesso volere; l'essenza stessa dei dubbi, delle domande, e perché no, anche della perfezione... Sono io.

Piccolo angolo dedicato a me:

Allora, ho provato a cimentarmi in questa One-Shot, che ha come protagonista quella simpatica sagoma bianca che è la verità. Non so nemmeno io come sia potuta venire, perché è la prima volta che scrivo di questo personaggio.... Bah, fatemi sapere. Io aspetto!

-Hummingbird-