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Autore: Red Fox    12/05/2012    6 recensioni
cit. / -Dai, non potete dirmi che non sapete cos'è una three-some!- commentò scioccata Ino. I due ragazzi si guardarono come per trovare la risposta negli occhi dell'altro. Non trovandola, ritornarono ad Ino. -Non ne ho idea...- sussurrò Naruto, mettendo un piccolo broncio. -Che idioti.- sbottò Sakura, alzando gli occhi al cielo, -E se dico ménage a trois?-
Genere: Erotico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Penso di avere qualche problema. Perché non posso scrivere una fiction ambientata in piena estate, ascoltando Shake up Christmas.
Comunque XD Chi mi conosce sarà sorpreso dal fatto che non ho scritto la lemon. Sono estremamente fiera di me (sì, beh, pompino a parte), ma sento come un fastidioso senso di abbandono dentro di me. Mi manca scrivere porcate, eccome. Se non ne scrivo una in fretta potrei impazzire. Quindi: leggete, da bravi, e io vado a scrivere una bella p0rn :3 Yay! XD
A presto crostatine :D
I personaggi non mi appartengono, questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
Soon! *^*
Red Fox


Ragazzo del gelato

Qui bisogna correre a più non posso
per poter rimanere fermi. (L. Carroll)


-Oh, c'è il succhiacazzi.- esclamò all'improvviso Kiba, sogghignando come divertito. Il rossino di fermò, girandosi a guardare i ragazzi seduti al tavolo. Quando incrociò gli occhi di Kiba, sorrise. -Ciao tesoro. Bella la three-some di ieri sera, fatti sentire.- disse educato e sorridente, agitando la mano per salutare. Al tavolo tutti scoppiarono a ridere, tranne Kiba e Naruto, che guardarono con aria con aria confusa gli altri.
-Dai, non potete dirmi che non sapete cos'è una three-some!- commentò scioccata Ino. I due ragazzi si guardarono come per trovare la risposta negli occhi dell'altro. Non trovandola, ritornarono ad Ino. -Non ne ho idea...- sussurrò Naruto, mettendo un piccolo broncio. Provò a concentrarsi, ad analizzare perfino la parola inglese, ma nulla. Non era mai stato bravo in quella dannata lingua, e a dimostrazione di questo, il fatto che la sua ''traduzione'' risultasse: qualche albero. No, Gaara-senpai non poteva aver fatto una battuta sugli alberi! -Che idioti.- sbottò Sakura, alzando gli occhi al cielo, -E se dico ménage a trois?-
Kiba spalancò gli occhi, felice di aver finalmente capito, poi ricordò che l'allusione era stata fatta a lui, così abbassò lo sguardo umiliato e imbarazzato. Naruto, invece, fece una smorfia orrenda, come se fosse ancora più confuso e un pò persino spaventato. -Mena-che?- quasi urlò, inorridito nel constatare che era -di nuovo-, l'unico a non aver afferrato. Perché, alla fine, quello che non capiva mai un cazzo era sempre lui?
Rock Lee lo guardò con compassione, dicendo che: -Dai, Naruto. Arriverà il giorno in cui verrai attrezzato di cervello.- I ragazzi scoppiarono a ridere, il biondino fece una smorfia. -Lee, non mi provocare se non vuoi che tutti sappiano cos'è successo alla festa di Neji.- sibilò arrabbiato. Il giovane tremò, abbassò lo sguardo e rimase in silenzio. Questa sua reazione incuriosì tutti, nessuno escluso. -Cos'è successo alla festa?!- domandò Ino, proprio mentre ''Racconta!'', pregava Sakura. Naruto sogghignò, poi alzò le spalle. -Non so di cosa state parlando.-
Alla fine, dopo averlo supplicato, minacciato e quasi comprato per una ciotola di ramen, i giovani capirono che non avrebbero mai convinto l'amico a parlare. E successe che, per assurdo, la conversazione virò completamente, facendo arrivare i ragazzi in un luogo quasi del tutto sconosciuto. Perché Ino, dopo aver sospirato tragicamente, mormorò che: -Chissà com'è, farlo tra due maschi.-
Per qualche istante nessuno parlò, poi le reazioni furono le più disparate: Kiba urlò schifato che ''Dio che orrore!''; Lee sgranò gli occhi, un pò curioso; Sakura fece un ghigno poco rassicurante; Naruto diede una veloce occhiata all'interno della gelateria, mordendosi appena il labbro; Hinata lanciò un urletto eccitato.
-Sapete, giusto ieri ho letto un'emozionate fanfiction su Code Geass, lo ricordate?- chiese visibilmente commossa ed eccitata. Ino alzò gli occhi al cielo, ricordando la sfrenata passione dell'amica per lo yaoi. -Beh, in questa fiction,- continuò Hinata, guardando ognuno dei suoi amici negli occhi, -Lelouch faceva un pompino a Suzaku, che era perfettamente consenziente nonostante la sua eterosessualità.- disse, bloccando la reazione disgustata di Kiba e quella da fangirl di Rock Lee. -Da qui, ho iniziato a farmi delle domande. E se anche ad un etero piacesse? Cioè, infondo non è poi così... innaturale, no?- chiese, un leggero filo di rossore a imporporarle le guance. A questo punto Sakura, che era rimasta in silenzio tutto il tempo, sogghignando, si lanciò: -Ragazzi, vi sfido.- annunciò divertita. I giovani si voltarono a guardarla, curiosi ma spaventati. -Che tipo di sfida?- tentò incerto Naruto, guardandola con sospetto. La ragazza rise, aggiustandosi i capelli rosa shocking con una mano. Ghignò, poi: -Dovrete vivere un'esperienza omosessuale, quest'estate.- esclamò divertita. I tre rimasero a guardarla sconvolti, poi cominciarono ad urlare. ''Ma scordatelo!'', ''Dio, che schifo!'', ''Non ci penso proprio!'', ''Ma sei scema?!''. Le ragazze ridacchiavano e li prendevano in giro, dicendo che ''Che ne sai! Magari poi ti piace!'', quando lui arrivò. Fu così che, senza che il mondo ne sapesse assolutamente nulla, quel venerdì si compì il destino di Naruto Uzumaki.

Era arrivato dietro di loro come un'ombra, senza farsi sentire. Naruto lo aveva visto già molte volte, e altrettante lo aveva segretamente sognato la notte, sfiorandosi incerto tra le gambe, ma non aveva mai avuto la fortuna di essere servito da lui. Perciò, quando lo vide lì, accanto a lui, poco mancò che si strozzasse con la sua stessa saliva. -Desiderate altro?- domandò il cameriere moro, guardandoli con un paio di occhi così profondi che Naruto, potrebbe giurarlo, avrebbe potuto caderci dentro e non tornare mai più in superficie. Al biondo vennero in mente mille porcate con cui avrebbe potuto rispondere, ma cercò di trattenersi.
Kiba, Lee, Sakura ed Ino ordinarono un altro giro di Coca Cola, Hinata disse educatamente che: -Vorrei un ghiacciolo alla menta, ragazzo del gelato.- E allora Naruto semplicemente non resistette e: -Anche io vorrei un gelato, per favore.- disse educato, sorridendo gentile al cameriere. Quello si girò a guardarlo, o meglio a squadrarlo, studiandolo e valutandolo. Sembrò apprezzare quello che vide perché ricambiò il sorriso e, girandosi la penna tra le mani: -Quale vuoi? Ne abbiamo tanti, di tutte le forme e dimensioni.- lo informò mordicchiando il tappo della penna. Poi gli fece l'occhiolino.
Naruto deglutì rumorosamente. Dio, si era fatto una canna di troppo e adesso stava sognando, oppure il cameriere ci stava davvero provando con lui?
Sentì il cavallo dei pantaloni farsi più stretto, quindi si aggiustò meglio sulla sedia per non essere scoperto da nessuno, e sorrise. -Non so, hai qualcosa che potrebbe interessarmi?- domandò sfacciato, sorridendo provocante. Che diamine mi prende?, si chiese quasi scioccato. Ormai sapeva di non essere indifferente ai ragazzi, ma si era ripromesso di tenerlo segreto maledizione! Il moro sogghignò, divertito. -Ho il gelato giusto per te.- lo avvisò, leccandosi le labbra. Poi: -Avete altro da ordinare o posso andare?-
Gli amici scossero la testa, increduli. E il cameriere se ne andò.
-Allora, Naru-chan.- iniziò subito Hinata, decisa a non farsi scappare l'opportunità, -Hai qualcosa che potrebbe interessarmi?- fece il verso, gemendo piano e socchiudendo gli occhi, come provando piacere dal pronunciare quella frase.
Naruto diventò tutto rosso, e imbarazzatissimo cominciò a balbettare frasi sconnesse, senza senso. Al che, Sakura, decise di buttarsi. -Sembra che tu abbia già trovato un pretendente. Ti sfido: provaci con lui e giuro solennemente che potrai chiedermi qualsiasi cosa in cambio.- disse sogghignando. -Prova a sedurlo, magari poi ti piace anche.-
Naruto lanciò un'occhiata preoccupata a Kiba e Lee, credendo che non lo accettassero, ma invece quelli lo spronarono a provarci. Ovviamente loro, a differenza delle ragazze, non avrebbero voluto sapere i dettagli. Anche se Naruto potrebbe scommettere che Lee fosse piuttosto interessato...
-E cosa dovrei fare, scusate?- domandò Naruto, incerto. Non che non avesse nessuna esperienza, ma ecco, con i ragazzi era proprio incapace a rapportarsi. Insomma, a parte i suoi amici non aveva mai neanche parlato ad un altro maschio! Hinata quasi scoppiò a piangere di gioia quando vide che Naruto era davvero disposto a provare, così: -Prima sei andato benissimo. Sfacciato, provocante e lascivo. Dio, dovrai darmi ogni singolo dettaglio.- commentò emozionata. Il biondo arrossì, poi lanciò uno sguardo al moro, che riusciva a vedere attraverso il vetro. Stava insultando un altro dipendente perché, da quello che vedeva, quello gli aveva sbadatamente macchiato la divisa con un po' di gelato. Naruto sorrise. Vorrebbe entrare e proporre al ragazzo uno scambio equo: il biondo gli avrebbe leccato via il gelato dalla divisa, se il moro avesse leccato via a lui il suo... Okay, doveva seriamente smetterla. Voltò la testa di scatto, chiudendo gli occhi e stringendo i pugni. Devo calmarmi, pensò facendo un respiro profondo. Sakura ridacchiò. -Tutto okay, Naruto?- chiese divertita. Il ragazzo sussultò. -T-tutto okay! Solo sono un pò nervoso!- rise, sperando di essere, che so, rassicurato.
-Oh, stai tranquillo!- affermò dolce Ino, sorridendo. -Vedrai andrà tutto bene.-
-Vorrei essere al tuo posto.- dichiarò invece Sakura, sbuffando. Sperava che almeno uno dei tre avrebbe accettato la sfida, ma non credeva che quello schianto di ragazzo moro fosse gay. Che spreco.
Poi Naruto cominciò a tremare, terrorizzato. -Hinata, tu che conosci 'ste cose.. Consigli?- chiese disperato. La giovane credette di essere morta ed entrata in Paradiso, perché Naruto che le domandava di darle brevi accorgimenti su come scopare un maschio era... sublime. Quasi lasciò sfuggire una lacrima al suo controllo, commossa. -Non sopravvalutare i preliminari. Se anche solo uno di voi due è vergine -e tu lo sei-, possono essere molto utili a scaricare la tensione e il nervosismo.- spiegò serissima, -Poi bisogna vedere chi è il passivo. Se il passivo è lui e scopri che è vergine, sii gentile. La prima volta è molto dolorosa, per un ragazzo. Se il passivo sarai tu... tanto lubrificante amico mio.- disse emozionata. Il biondo diventò di tutti i colori, imbarazzatissimo. Lanciò uno sguardo al ragazzo e fece per alzarsi. -Non posso farcela.- affermò terrorizzato, ma Sakura lo fermò. -Naruto, so che lo vuoi. Non preoccuparti di noi o di Kiba.- gli sussurrò nell'orecchio, pianissimo. -Vai a prendertelo.- lo incoraggiò allegra. Il biondo la ringraziò con gli occhi, commosso. Sakura-chan era una vera amica, lo aveva sempre saputo.




Quando il cameriere tornò, con un piccolo vassoio, Naruto si tirò a sedere composto, agitato. Il moretto lo vide e sogghignò, mentre poggiava il vassoio sul tavolino e cominciò a consegnare ad ogni giovane un bicchiere di Cola. Quando fu il turno di Naruto, ghignò apertamente e: -Se non ti piace o ne vuoi un altro, fammi un fischio e sono subito da te.- ammiccò andandosene.
Naruto spalancò gli occhi, un pò deluso. Sperava che... non lo sapeva neanche cosa sperava. Solo non voleva essere lui a fare la prima mossa, dannazione. Chiuse gli occhi e sospirò, sconsolato, incerto su come comportarsi. Ma poi sentì i suoi amici trattenere il respiro, e in seguito ridacchiare. Allora aprì gli occhi e li guardò confuso. Hinata si coprì la bocca con la mano e provò a trattenersi dal piangere; Sakura gli indicò il vassoio che il cameriere aveva lasciato.
Naruto allora abbassò lo sguardo, confuso e spaesato. Quando vide cosa c'era appoggiato sopra, semplicemente sorrise. Guardò gli amici e ridacchiò, nervoso ma ora sicuro di sè. -Ci vediamo più tardi, 'kay?- disse alzandosi e aggiustandosi i jeans.
I ragazzi ghignarono. -A domani.- replicò Kiba, divertito. Guardarono felici e rassegnati la schiena del biondo dirigersi verso l'entrata della gelateria. Ormai lo sapevano tutti che era gay, tutta questa messinscena l'avevano messa su per farlo uscire finalmente allo scoperto. -Siamo degli amici meravigliosi.- commentò Lee, facendo cenno a Gaara di avvicinarsi. Il giovane uscì dal suo ''nascondiglio'' dietro ad una panchina. Che Naruto non lo avesse visto, dimostrava quanto il biondo fosse scemo. Persino una talpa lo avrebbe notato. Quando il rossino si sedette vicino al ragazzo, e Lee si appoggiò a lui, Sakura sorrise dolce. Ah, l'amore, pensò contenta. Appena videro, attraverso le vetrate della gelateria, il cameriere moro sorridere a Naruto e indicargli il bagno del personale, risero.
-Naruto ha proprio un culo...- sospirò Ino, mordicchiandosi il labbro. Anche lei avrebbe voluto essere invitata dal moretto nel bagno. Che potrà anche sembrare patetico e squallido, ma era la pura verità.
Kiba finse di svenire. -Dio, sì.- confermò facendosi vento e imitando una vocetta femmile alquanto offensiva. -Ha davvero un culo fantastico, vorrei proprio vederlo piegato a novanta.- continuò chiudendo gli occhi e leccandosi le labbra. Hinata, Sakura, Lee e Gaara scoppiarono a ridere, mentre Ino tirò un pugno sulla testa del castano. -Scemo!- lo accusò divertita. Il ragazzo aprì gli occhi e sorrise, aprendo il palmo della mano e battendo un cinque a Lee. Si divertiva sempre troppo a prendere in giro quei quattro cretini dei suoi migliori amici.
E abbassare lo sguardo sul vassoio, dove giaceva un calippo dimenticato, divenne quasi un obbligo. Perché si sapeva: i calippo erano davvero fraintendibili.
Girò il viso e osservò il biondo entrare nel bagno del personale della gelateria, seguito a ruota dal moretto che fece cenno ad un collega di prendere il suo posto. Sorrise. A volte però vogliono dire proprio quello che la gente crede, pensò divertito, portandosi la Coca Cola ghiacciata alle labbra.



-Come ti chiami, ragazzo del gelato?- chiede sorridendo sfacciato al ragazzo, sbottonandogli la camicia leggera, leccandosi le labbra. Dio, quel nome è davvero perfetto. Il moro sorride. -Era ora che lo chiedessi, usuratonkachi.- dice quasi sollevato, sfilando a Naruto i jeans con un unico movimento di polso. -Sono Sasuke.- lo informa poi, abbassandosi per dedicarsi al suo sesso duro e bisognoso d'attenzioni. Naruto socchiude gli occhi, sorridendo. Sasuke.
Probabilmente, se non fosse stato unicamente concentrato sulla bocca di Sasuke, avrebbe sentito un coro d'angeli in sottofondo. Ma, con la lingua di Sasuke a leccargli le palle, persino gli angeli passavano in secondo piano.


-Senti, non ci tengo proprio a farmi scopare in un cazzo di bagno.- dichiara Sasuke, sorridendo incerto al biondo. Il quale per poco non gli sviene tra le braccia. ''Farmi scopare'', aveva detto. Quindi lui... Arrossisce di colpo, le mani che gli tremano. -Um, forse casa mia?- tenta sorridendo. Il moro si abbassa a baciarlo. -Sei adorabile quando fai il timido.- dice allegro, poi gli tira su i pantaloni -ancora calati per il servizietto di poco prima-, e gli prende la mano. -Casa tua andrà benissimo.- conferma sorridendo sfacciato. Poi sembra pensare a qualcosa, e: -Basta che la smetti con questa ridicola messinscena. Lo so che non sei timido.- svela divertito. Naruto sgrana gli occhi, sorpreso. Come dirgli che.. sì, insomma, che ha ragione? Non che non sia nervoso, ma neanche così femminuccia. Ghigna, alzando il volto a incontrare gli occhi del moro. -Andiamo allora.- dice sogghignando. Sasuke lo prende per mano e lo trascina fuori.


Le loro lingue sono come destinate a rincorrersi. Entrambi hanno già baciato decine di persone, ma quello. No, quel bacio era qualcosa di totalmente pazzesco, inconcepile. Sembrava quasi che le loro lingue non si incontrassero mai, continuando solamente a rincorrersi e battersi.
Naruto alza un pò il bacino, facendo scontrare le loro erezioni. Gemendo, Sasuke lo guarda. Quanto sono belli quegli occhi? Seriamente, c'è da perderci la testa. Lentamente, si abbassa a leccargli il petto, scendendo sempre più giù. Naruto vorrebbe morire quando la lingua del moro si infila nel suo ombelico. -Ah!- esclama sorpreso, infilando le dita tra i capelli nerissimi del ragazzo. Poi è semplice ribaltare le posizioni, sorridendo. Si abbassa sul viso di Sasuke e, a un centimetro dalle sue labbra, sussurra: -Molto meglio..- Poi lo bacia. Prima le labbra, poi la mascella, il collo e il petto. Lo fa girare e inizia anche a leccargli il piccolo buchino pallido del suo sedere. E Sasuke geme, ancora, e ancora.

  
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