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Autore: Perpy    12/05/2012    0 recensioni
Questa sono io, Ronnie. Una ragazza piena di problemi, insicura e invisibile. Il mio più grande problema è però mia sorella gemella. Bella, popolare, fidanzata con il più bello della scuola. Ovvio. Vorrei essere come lei. Vorrei trovare l'amore.
La vita di ogni ragazza alla fine è simile a quella di un film, non sempre un film a lieto fine però...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Avete presente quelle ragazze bellissime, che hanno tutto dalla vita? Il ragazzo, la popolarità, le amiche? Ecco, io non sono una di quelle, proprio no. Io sono una stupida diciassettenne impopolare, insicura e con poche amiche. Okay, detta così sembro una povera sfigata, ma d'altra parte forse un po' è vero. E' vero se mi paragonano a mia sorella: bellissima, popolare, fidanzata con il ragazzo più bello e popolare della scuola, piena zeppa di amiche, sicura di se stessa e convinta di essere la persona più importante di questo mondo. La cosa peggiore di lei è però il fatto che è la mia gemella. Si, gemelle. Uno potrebbe pensare "E allora perchè lei è bellissima e popolare e tu sei solo una poveretta invisibile al mondo?". E' lecito domandarlo e io vi rispondo subito. Abbiamo due caratteri completamente diversi: io sono timida, non mi piace stare al centro dell'attenzione, vesto sempre con cose troppo grandi per me e porto gli occhiali stile Arisa; lei invece è estroversa, adora essere al centro dell'attenzione e avere gli sguardi addosso, ha perennemente addosso solo cose succinte che lasciano poco spazio all'immaginazione e ha due gambe chilometriche, per non parlare dei suoi magnifici occhi azzurri. Ma un difetto c'è l'ha: è un'insopportabile stronza egocentrica. In realtà è come se non fossimo sorelle, perchè a casa abbiamo camere separate e a scuola è come se non ci conoscessimo nemmeno. A proposito di scuola, capisco il mio malumore mattutino. Oggi si ricomincia, di nuovo. La scuola è un tasto dolente, non che sia una capra sui libri, a parte in alcune materie, è che proprio andare in quel luogo e con quella gente mi disturba, non mi sento a mio agio. Sopratutto perchè dovrò vedere quel bastardo senza cuore del ragazzo di Beth, a sì, la stronza di mia sorella si chiama Beth. Mi trascinai giù per le scale come se i miei piedi pesassero quanto un elefantessa incinta e non appena arrivai in cucina mi lanciai sulla mia solita sedia. Non ero mentalmente preparata per una stancante giornata di scuola. Guardai assente la mia ciotola con dentro i cereali spostandoli con il cucchiaio e non decidendomi a mangiarli, quando improvvisamente una dea greca scese le scale con un passo da far invidia ad una modella in carriera. Beth avanzò verso di me con indosso un vestitino bianco di pizzo e delle ballerine dello stesso colore abbinate, i suoi lunghi e lisci capelli rossi le ricadevano sulle spalle morbidi e i suo sguardo languido era già truccato di prima mattina. Mi fissai leggermente in imbarazzo, io indossavo ancora il pigiama, il mio mitico pigiama di Minnie, e avevo delle occhiaie spaventose. Okay, dovevo per forza essere stata adottata, non era possibile una cosa del genere! I can't do it. La mia autostima, già a livelli molto bassi, scese fino agli Inferi. Purtroppo io non ero Beth, io ero semplicemente Ronnie. L'impopolare e stupida gemella della bellissima e affascinante Beth, che tutti adoravano. Perchè non ero figlia unica? Perchè Dio aveva inflitto a mia madre la punizione di avere due gemelle? Non ne bastava una? God you'll pay for this! Tornai velocemente nella mia camera cercando qualcosa da infilarmi che mi rendesse anonima nella massa. Trovato! Una bella felpa grigio armadietto sarebbe stato perfetto, potevo anche mimetizzarmi in caso di necessità. Purtroppo mia madre voleva che accompagnassi a scuola con la mia macchina anche Beth, perchè lei non aveva passato l'esame della patente e quindi dovevo farle da Taxi. Questo dimostra quanto sia stupida quella ragazza. -Vai piano Ronnie! Non stai facendo un gran premio!- Disse la voce petulante e invadente di quell'oca, che anche di prima mattina non riusciva a stare zitta un attimo. -La prossima volta supera l'esame di guida così potrai andare alla velocità che vuoi- La canzonai, mi divertivo troppo a prenderla in giro per il fatto che l'avessero bocciata. Sbuffò e si girò dall'altra parte guardando fuori dal finestrino. Dopo pochi minuti per fortuna arrivammo a scuola e io fui felice di farla scendere per andare a cercare un parcheggio decente per la mia nuova auto. Appena mi ritrovai davanti al portone della scuola mi bloccai. Lì avevo passato i momenti più brutti di tutta la mia vita e ogni volta che dovevo rientrarci mi saliva un dolore incontrollato allo stomaco. Non avevo voglia di vedere le amiche di mia sorella, non avevo voglia di essere presa in giro per il mio abbigliamento o per i miei capelli, non avevo voglia di vedere i ragazzi della squadra di football che mi ridevano dietro, ma sopratutto non avevo voglia di vedere quel cretino del ragazzo di Beth. Lui non lo potevo proprio soffrire. Già dal nome mi infastidiva, Zayn Malik. Che razza di nome è Zayn?! Presi un bel respiro ed entrai, ma non feci in tempo ad avvicinarmi al mio armadietto che sentì delle vocine isteriche alla mie spalle. -Beth, ma tua sorella perchè non la lasci a casa?- disse una delle biondine ossigenate amica di mia sorella. -E' assolutamente assurdo che sia la tua gemella- Eccone un'altra, questa però era una tappetta con un caschetto nero palesemente tinta. Di bene in meglio. Ed ecco la saggia e sensata risposta di quel genio di mia sorella. -Beh, infatti credo che sia stata adottata!- Lo disse vicino al mio orecchio con il puro intento di farmi arrabbiare o per lo meno farmi sentire male. Ma a me di lei non me ne importava assolutamente niente. Scoppiarono tutte a ridere come se fosse qualcosa di realmente divertente. Erano proprio carine: l'ape regina e tutte la altre apette schiave che le andavo dietro, ragazze senza un minimo di personalità e cariche solo del loro ego. Le guardai con uno sguardo carico di pietà, perchè era solo quello che facevano, pietà. Le sentivo ancora ridacchiare allegramente quando il mio cuore si bloccò per un instante. Eccolo. Il ragazzo che mi piaceva da all'incirca quattro anni e al quale avevo a malapena rivolto un misero 'ciao' a fior di labbra. Non riuscivo a distogliere gli occhi dai suoi profondi occhi color cielo e dai quei capelli biondissimi. Già il suo nome faceva pensare ad un angelo: Niall Horan. Magnifico. Ero ancora intenta a fissare quella meraviglia che camminava con passo deciso quando una voce mi riscosse dalle mie riflessioni. -Amore, tua sorella si è incantata a fissare Niall.- disse la voce bassa e profonda di Zayn. Che bello, c'era pure lui. Non potevo contenere la gioia. Lo guardai malissimo, rivolgendogli la peggior occhiata torva che riuscissi a fare. -Tesoro, ti ho già detto che a scuola non devi dire che è mia sorella, ne va della mia popolarità...Comunque ho un'idea aspetta qui- Beth si allontanò volteggiando con il suo vestito bianco e si avvicinò a Niall. Okay, in quel momento mi prese letteralmente il panico. Cosa stava facendo? Cosa gli avrebbe detto? No, ti prego, no. Voglio sprofondare, voglio sprofondare... -Che c'è, stai male Miller?- chiese il ragazzo moro che nel frattempo si era avvicinato a me. La sua presenza così vicina mi metteva a disagio. -Non rompere, Malik- Chiara e concisa come sempre. -Che acida che sei, Veronica!- disse con una nota di disprezzo nella voce. Mi aveva chiamata Veronica? Davvero aveva osato farlo? -Non mi chiamare mai più Veronica o ti ritrovi quel visino abbronzato attaccato al muro, chiaro?- Odiavo essere chiamata con il mio vero nome, perchè era tremendo, assolutamente orribile. Malik mi si avvicinò ancora di più, tanto che potevo sentire il suo alito che sapeva di fumo. -Vuoi mettermi paura?- disse con un sorrisino sprezzante sul volto. Ero davvero sul punto di tirargli una testata nei denti. -Malik, non sfidarmi. Non ti conviene..-Puntai un dito sul suo petto, fissandolo negli occhi. Vidi tornare Beth con una un qualcosa di cattivo dipinto sul volto. Okay, gli aveva sicuramente detto che ero innamorata persa di lui. Si avvicinò a me e disse ad alta voce le uniche parole che mi avrebbero davvero spezzato il cuore per sempre. -Ho detto a Niall che sei innamorata di lui, ma lui mi ha detto che sei una povera sfigata e che non si capacita come tu possa essere la sorella di una gnocca come me. - Ronnie, non piangere. Ronnie, non piangere. Ronnie, non piangere. Cercavo di ripetermelo come fosse un mantra, ma i miei occhi non rispondevano ai miei comandi. Perchè era così stronza? Perchè? La guardai negli occhi e non riuscì a dire nulla, assolutamente nulla. L'unica cosa che fui in grado di fare fu prendere i libri dal mio armadietto e andarmene, sentendo dietro di me le risate delle ragazze e una risata più profonda da parte di Zayn. Li odiavo. Volevo che scomparissero tutti. Volevo scomparire io. Entrai nell'aula di inglese con ancora le lacrime agli occhi e mi accomodai, ma non riuscì a seguire la lezione perchè continuavo a pensare alla parole di Beth. Lui aveva detto che ero una povera sfigata. Per lui ero quello, la sfigata della scuola. Bene. Me ne dovevo fare una ragione. Era già successo tante volte. Pazienza. Una lacrima calda finalmente si decise a scendere sul mio viso. La asciugai velocemente, ma in men che non si dica si moltiplicarono fino a rendere la mia faccia simile ad un fiume in piena. Senza chiedere il permesso mi alzai dal banco e corsi fuori. Aria. Avevo bisogno d'aria. Basta. Basta. BASTA. La mia vita fa schifo.
  
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