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Autore: marrymezayn    12/05/2012    10 recensioni
“lascialo stare, sennò la prossima volta non mi fermo. Mi sono spiegato?” Stephen – nonché il suo aggressore – annuì e sgusciando via, scappò alla velocità della luce. Il moro invece si rimise eretto, per poi girarsi a guardare Harry.
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Una prova. Tutto una prova. Mi sto mettendo alla prova e voi - se volete - potete darmi un voto. Recensite se volete. Grazie se lo fate (:
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non ho mai capito come si possa andare a letto con una donna. È così noioso, noioso, noioso.



"Ehi frocietto.”
Non si voltò nemmeno quando sentì quelle parole. In fondo era la pura e semplice verità. Lui era omosessuale e questo portava il disprezzo delle persone a guardarlo in modo diverso, come se fosse ricoperto di lebbra o cose simili. Sentì una goccia di rugiada scivolargli sulla guancia, lentamente, arrivando fino al mento e cadere giù. Non si preoccupò di guardare dove fosse caduta, in quel momento era meglio pensare ad altro. Tipo.. Continuare a camminare, anche se lo stavano spintonando.
“Ehi, frocietto” Di nuovo, l'ennesima volta. Gli uscì un sospiro depresso, mentre continuava a camminare, sperando in un aiuto divino. Come un camion che metteva sotto quel gruppetto oppure un fulmine li colpiva in pieno. Quanto gli sarebbe piaciuto, ma..
A quanto pare dio non era dalla sua parte, quel giorno. O meglio, da una vita intera. Aveva sedici anni. Chiunque non sapeva la verità su Harry, lo vedeva come un bellissimo ragazzo. Capelli ricci, così ricci che ti veniva voglia di affondare la mano lì dentro per vedere se erano davvero così morbidi come apparivano. Profumavano, di muschio bianco. Ad Harry Styles piaceva tantissimo il muschio bianco. Se avesse potuto, si sarebbe spruzzato chili di profumo con quella profumazione. Altra spinta, altro insulto.
“Ehi, oltre ad essere frocio sei anche sordo?” Si bloccò dando le spalle per un secondo a quel buzzurro, per poi girarsi e guardarlo dritto negli occhi.
“No. Non sono sordo. Ti ignoravo. Cosa che succede spesso a te, vero deficiente?” Vide gli occhi azzurri del ragazzo di fronte a lui, stringersi lentamente.
“Che cazzo hai detto?” chiese come se non avesse capito.
“Hai capito bene, deficiente. Io sarò anche omosessuale, ma tu sei un verme. E i vermi sono zero nella categoria degli animali. Non servono ad un cazzo!”
Come risposta ricevette un pugno dritto sulla bocca. Gli uscì un gemito, mentre cadeva per terra e si toccava il labbro e constatava che vi era del sangue sopra. Bene, come l'avrebbe spiegato ai suoi genitori quel taglio? 'sono caduto, sono inciampato. Una persona per sbaglio mi ha dato una gomitata'. Scuse già tutte usate. Sua madre e suo padre sapevano, sapevano che lui non era come gli altri e soffrivano ogni giorno vedendo in che stato tornava a casa, tutte le sere. Non poteva farci nulla, ma quel deficiente prima o poi avrebbe preso tante di quelle botte da farlo piagnucolare e scappare da sua madre. Ecco perché prendeva lezioni di Box. Per difendersi da quel tipo, che lo sfotteva ogni sacro santo giorno.
Ora, non vi sto dicendo che Harry era uno di quei ragazzi a cui si notava la sua omosessualità da chilometri di distanza. Tutto era successo due anni prima, quando era stato sorpreso a baciare il suo ragazzo in un'aula in disuso. Il suo ragazzo. Il giorno dopo l'aveva portato al preside incolpando Harry di averlo aggredito, che lui non aveva tendenze omosessuali e cose varie. Quando la sera stessa di quel giorno il suo ragazzo, Aaron, si era presentato sotto casa sua pensando che tutto sarebbe passato, Harry sbatté la porta in faccia al suo ormai ex ragazzo, dicendogli di non farsi più vedere.
Gli aveva mandato mille messaggi di scuse, per dirgli che lui non era ancora pronto per far sapere a quella piccola cittadina che era omosessuale. Harry, da quel giorno, non negò mai. Era omosessuale e ne andava fiero.. Anche se aveva perso tutti gli amici, la stima dalla gente ma soprattutto la possibilità di non passare inosservato.
“Io ti spacco la faccia, frocietto di merda” continuava ad urlargli in faccia il suo aggressore. In effetti gliela stava spaccando davvero e le braccia che usava come scudo non servivano poi a molto. E faceva dannatamente male.
Ad un tratto, mentre attendeva che quel coglione finisse di pestarlo di botte, non sentì più niente. Spostò leggermente il braccio, aprì l'occhio malmesso e vide che non vi era più nessuno piegato su di lui. Era libero e con qualche doloretto si appoggiò al gomito, guardandosi prima a destra e poi a sinistra. Qualcuno – e questo qualcuno aveva delle spalle ampie e un sedere da centodieci e lode – stava dando una scarica di botte al suo aggressore. Quando sentì il suo aggressore chiedere pietà al ragazzo, quest'ultimo si piegò ad una spanna dal suo viso.
“Lascialo stare, sennò la prossima volta non mi fermo. Mi sono spiegato?” Stephen – nonché il suo aggressore – annuì e sgusciando via, scappò alla velocità della luce.
Il moro invece si rimise eretto, per poi girarsi a guardare Harry. Prima lo fissò con sguardo serio, poi si lasciò andare in un sorriso dolce. Come potevano quei lineamenti così marcati, così duri saper lasciare spazio ad un sorriso così bello? Aveva una dentatura bellissima, perfetta e bianca. Occhi color ambra, capelli alzati con il gel, neri. Scuro di carnagione.
“Stai bene?” Che domanda del cazzo. No che non stava bene. Oppure si??
Si alzò con l'aiuto del ragazzo e si pulì i pantaloni accorgendosi che cadendo, si era fatto un taglio proprio sotto il sedere. Al diavolo!
“Oh.. sta da dio lì, quel taglio” alzò gli occhi senza muovere la testa.
“Ci conosciamo?” chiese Harry, fissando quello che era il suo angelo custode. Lo vide porgere la mano.
“No, non credo.. Zayn Malik!” Sussurrò, mentre Harry si puliva la mano prima di stringere quella del suo angelo Zayn.
“Beh grazie.. per.. avermi.. aiutato.. ma ora devo andare!” prese a camminare, con passo veloce. Da quello che aveva visto, Zayn sapeva come menare e provare un'altra scarica di pugni non gli andava proprio. Chissà se l'aveva aiutato solo per pestarlo di botte e divertirsi un po'.
“Tutto qui?” quasi si prese un colpo quando si accorse che Zayn stava al suo passo senza troppo sforzo. Era la pacatezza in persona. Camminava al suo fianco, con le mani in tasca e girato verso di lui. Si bloccò.
“Tutto qui, cosa?!” sbottò, cominciando ad innervosirsi. Lo vide sorridere delicatamente.
“Un ragazzo ti aiuta a liberarti di un coglione e tu lo ringrazi solamente?” le sopracciglia di Harry si alzarono di qualche millimetro.
“E cosa dovrei farti? Se vuoi puoi sfogarti su di me!” Il moro sorrise ancora, più accentuato.
“Non voglio sfogarmi su di te. Tieni.. Ti esce il sangue dal naso!” istintivamente se lo toccò e notò che in effetti usciva del sangue. Guardò il fazzoletto che gli porgeva Zayn e poi lo prese, tamponandosi il naso. Riprese a camminare. “Allora, tutto qui?” si girò di nuovo a guardarlo e di nuovo si rese conto che – anche se aveva aumentato la velocità del suo passo – di nuovo Zayn stava al suo passo.
“Per 'tutto qui' cosa intendi?” il moro alzò le spalle, ridacchiando.
“Offrirmi un caffè.. oppure un cappuccino.. oppure un pezzo di pizza!” lo stava per caso prendendo per il culo?
“non ho soldi con me. Mi dispiace!” Dal tono di voce Zayn capì che Harry aveva paura di lui.
“Non avere paura. Non ho intenzione di menarti. Ti conosco per fama.. Ti chiami Harry, hai sedici anni, hai voti impeccabili a scuola e ultimamente hai preso a fare sport” Ok. Si era imbattuto in uno stalker.
“Non sono uno stalker”. Ok, era un lettore di menti! “Harry.. fidati di me. Non voglio farti nulla. Sono innocuo!”
“Il tuo pugno non lo era, da quello che ho visto!” 
Scoppiò a ridere e Harry rimase ammaliato da quella risata. Non aveva mai sentito niente di così bello. Rimase imbambolato a sentire quella risata di cuore, sentendosi un tantino più leggero.
“Allora.. me lo offri questo caffè?” il riccio alzò di nuovo il sopracciglio.
“Non ho soldi! Non ci senti?” Un lato delle labbra di Zayn si alzò, in una mezza specie di sorriso.
“Allora facciamo che te lo offro io oggi. E tu domani!” fece per inventarsi una scusa, ma il ragazzo lo anticipò. “non accetto un 'no' come risposta!”
Era stato messo in trappola da quell'angelo dalla pelle olivastra. Ma tu guarda che stronzo. Lo scrutò e dovette ammetterlo, si sentiva sempre più in trappola.
“Mi hai messo con le spalle al muro!” sussurrò, stranito.
“No, fidati. Non ti ho messo con le spalle al muro.” Era o no un tono malizioso quello lì? Che voleva dire quel tono malizioso?
Scosse la testa, come a non volerci credere e sospirò.
“Allora, me lo offri si o no questo cappuccino?” Il moro si ritrovò a sorridere e indicò un bar al ragazzo al suo fianco. In silenzio entrarono in esso e poco dopo, con due cappuccini, si sederono ad un tavolino.
“Come va il labbro?” chiese Zayn, preoccupato. Harry scrutò quei lineamenti, ancora incredulo che anche così duri sapevano lasciar spazio alla dolcezza.
“Va alla grande” ricambiò il sorriso di Zayn, che gli fece poco dopo. Crollò il silenzio tra i due. Era uno di quei silenzio che fa male anche alle orecchie. Non gli piacevano quei silenzi, perché erano imbarazzanti.
“Posso chiederti perché mi hai aiutato?”
“Certo che puoi!”
lo vide girare il cappuccino lentamente, quasi contro voglia. “Perché eri in difficoltà, perché non è carino pestare un ragazzo perché è omosessuale!” Bingo. Anche lui sapeva che era omosessuale.
“Sei pro-omosessuale?” Chiese, prelevando un po' di schiuma e portando il cucchiaino alla bocca.
“Non mi fa ne caldo ne freddo che un uomo si innamora di un altro uomo oppure no. In fondo siamo tutti uguali.” Poteva sposarselo? Si poteva?
Se non fosse che non lo conosceva, beh.. Come minimo gli dava un bacio.
“Non ti infastidisce che magari sto facendo pensieri sconci su di te?” domandò, con un sorriso divertito.
“Li stai facendo?” domandò con quel sorriso sornione disegnato sulle labbra.
“Non ti hanno mai detto che non si risponde ad una domanda con un'altra domanda?” Zayn si lasciò andare ad un'altra risatina divertita.
“No, non mi da fastidio. Anche perché faccio pensieri sconci su di me anche io! Sono troppo bello. Ci credo che li stai facendo!”
“Non ho detto che li sto facendo!” Sbottò, guardandolo male. Che vanesio di merda!
“Certo certo!” Ok, se due secondi prima voleva baciarlo per avergli detto che era pro-gay, ora lo voleva strozzare.
“Come hai detto che fai di cognome?”
“Malik” Sospirò.
“Allora fottiti Malik!” Si guardarono con profondità, poi Zayn fece di nuovo quel sorriso. Quel sorriso che ben presto avrebbe odiato.
“Vuoi favorire? Se desideri ti cerco un postinino nell'agenda” Fece per alzarsi, mandandolo di nuovo a quel paese, ma Zayn lo bloccò e scoppiò a ridere.
“Dai, scherzavo!”
“Non era divertente”
“ohssì se lo era!”


“Ehi frocietto! Oggi non c'è il tuo amichetto a proteggerti?” Nuovo giorno, nuovo pestaggio. Pronto a ricevere la sua scarica di botte anche quel giorno, sospirò di nuovo e si girò a guardare Stephen.
“Ma tu, non hai un cazzo da fare che rompere i coglioni a me?”
“No, mi diverto così!”
“Forse ti diverti perché in fondo sei gay anche tu. Ma è una cosa repressa. Invece di menarmi, vorresti infilarmi la lingua in bocca e farmi dimenticare chi sono!”
Questa volta bloccò il pugno a mezz'aria.
“Non sono frocio!”
“Ohssì se lo sei! L'altro giorno hai piagnucolato proprio come un gay represso.”

“Come te?” Sorrise, debolmente.
“Si, come me. Sono gay e ne vado fiero. Tu invece sei così depresso dall'aver scoperto che ti piace fartelo schiantare nel corpo, che meni i tuoi simili solo perché non hai il coraggio di ammettere ciò che sei!!” 
Wow. Che coraggio da leoni che aveva avuto. Non credeva che potesse essere così incattivito.
Lo vide fare una smorfia, poi ricevette un pugno di nuovo sul labbro inferiore.
“IO NON SONO FROCIO!” Mentre sputava il sangue per terra, gli uscì una risatina divertita e lo guardò.
“Oh si se lo sei! Sei il più frocio in assoluto!” altro pugno, altro sangue che sputò.
“VAFFANCULO STYLES!” Sorrise, di nuovo. Lo stava innervosendo, quindi il fatto che era gay, era vero. Aveva usato la sua indole gay per capire che quel ragazzo erano un omosessuale represso. Ovvio. La prima prova era che usasse 'frocio' e non 'gay!'. Di solito, quando una persona ha il ribrezzo per l'omosessualità usa 'gay' e non 'frocio'. 
Per lui, chi usava il termine frocio, era gay al 50%.
“Ok!” Si alzò e si pulì i jeans come ogni sacrosanto giorno. Oggi aveva però la possibilità di rialzarsi anche se lui era ancora lì, segno che aveva detto la verità. Era scioccato, glielo si leggeva in volto.
“Cosa c'è, ci ho azzeccato, vero?” Stephen provò di nuovo a dargli un pugno ma questa volta lo bloccò e rispose con la stessa moneta, facendo finire il suo pugno proprio sulla bocca di Stephen. Oh! Che sensazione divina. Sentì l'adrenalina salirgli come un vortice per tutto il corpo, andando a finire proprio sul pugno che con violenza faceva finire, ancora e ancora, sul viso di Stephen. Si sentì braccato, e sbattuto al muro. Accecato com'era dalla rabbia, non si accorse di chi era mentre inveiva contro Stephen.
“Come ci si sente ad essere massacrati di botte, frocietto?”
“HARRY! BASTA!”
Disse la voce della terza persona, riprendendolo visto che era scappato dalla sua presa e si era di nuovo buttato su Stephen per dargli un'altra scarica di botte. Il corpo della terza persona si appoggiò al suo, bloccandolo al muro. Con un fiatone terribile, spostò lo sguardo sul viso di fronte al suo e vide che era Zayn. Stava sorridendo divertito. Odiava quel sorriso.
“Ne ha ricevute abbastanza per oggi, che ne dici?” ringhiò in risposta. Se fosse stato per Harry, come minimo l'ammazzava. Lo vide scappare poco dopo e nel giro di qualche minuto Harry disse a Zayn di lasciarlo, che la rabbia era passata in secondo piano. Si sistemò la giacca e prese a camminare. Poco dopo, vide Zayn stargli al fianco, senza problemi e porgergli un fazzoletto. Lo accompagnò in silenzio fino alla villetta degli Styles, poi si girò a guardarlo.
“Tutto ok?” annuì, sorridendo debolmente. Crollò il silenzio, di nuovo.
"Non capisco come tu possa essere sempre lì quando ne ho bisogno!” Ammise Harry, alzando delicatamente gli occhi su Zayn.
“E' la strada che faccio per andare a casa. All'inizio non mi fermavo, pensando che era un regolamento di conti. Poi ho scoperto che era perché sei omosessuale” Harry strinse la mascella.
“Beh.. grazie!” Gli uscì molto delicato quel sussurro.
“Beh, per sdebitarti sia per oggi che per l'altro giorno – mi devi ancora un caffè - che ne dici di un appuntamento?” alzò gli occhi in quelli di Zayn, trovandolo a sorridere.
“Mi sfotti?” chiese, cercando di capire se fosse serio oppure no. Dalla sua faccia sembrava tutto, tranne che serio. “Mi vuoi dire che sei gay?” domandò del tutto stranito.
“E se anche fosse?” digrignò i denti. Ora ammazzava di botte anche lui.
“Quante volte te lo devo dire che non si risponde ad una domanda con un'altra domanda?” Si guardarono, dritti dentro gli occhi. Minuti, secondi, ore.. Non seppe bene quanto stettero lì a guardarsi. Vide Zayn sorridere di nuovo, per poi piegarsi a lasciargli un bacio a fior di pelle. Delicato, così delicato che neanche il battito di ali di un colibrì era mai stato così leggero. Rimase sconvolto, per quella risposta. Sentì Zayn prendere la sua mano, tirare fuori un pennarello e segnare qualcosa su di essa.
“Ciao Harry. A domani!” rimase lì a guardarlo andare via in totale silenzio e anche un po' incredulo.
Zayn sembrava tutto, tranne che un gay. Ok, neanche lui aveva l'aria di essere un gay ma Zayn era.. Sexy, troppo bello per essere gay. E troppo sexy per provarci con uno come lui. Insomma, era sesso allo stato puro quel ragazzo. Quando notò che Zayn non era più sul vialone di casa sua, alzò la mano e guardò la scritta nera che spiccava sul rosa candito della sua mano. C'era il suo numero.
“chiamami, ci conto. X (: Zayn.” Impercettibilmente sorrise, girando sui tacchi e aprendo il portone di casa. “MAMMA! SONO A CASA!”

A volte la vita ti riserva brutti scherzi. Come l'essere differente dagli altri. E' come essere su una linea d'onda diversa dagli altri. Non che si vergognasse di andare in modo diverso dagli altri, ma non era facile per nessuno ammettere di essere diversi. Ma lui ne andava fiero, quel giorno molto più del solito. Era come se fosse una pubblicità. 'Passa dal lato oscuro. Noi abbiamo Zayn Malik'.
Si, lui aveva Zayn Malik dalla sua parte. Che dio lo benedica. Da testa a piedi.
“Quasi non ti riconoscevo senza un graffio in faccia, sai?” Si girò di scatto, prendendosi un colpo sentendo quella voce. Lo stava aspettando, strano che si fosse messo paura.
“Toh guarda.. Non ti riconoscevo senza quel sorrisetto del cazzo che hai sempre sul quel faccino angelico!” Zayn batté le ciglia con fare 'angelico' riuscendoci decisamente male.
“Quanta simpatia quest'oggi, Styles. Bevuto latte e simpatia stamattina?” scosse la testa. Era inutile, non ci riusciva a ribattere alle sue battutine. Sorrise debolmente. “Allora, me lo offri questo caffè si o no?” Chiese insistente.
“Se non volevo offrirtelo non ti avrei chiamato!”
“Ma ce li hai i soldi oggi?”
Annuì debolmente, guardandolo male per quel tono di gioco che aveva usato. Dio, da una parte aveva così tanta voglia di menarlo per quel tono di scherno.
“Ah bene! Allora cosa aspettiamo?” Presero a camminare verso il solito bar dove andava a fare colazione la mattina.
Ad un tratto si sentì tirato chissà dove, ovviamente da Zayn.
Si ritrovò schiacciato addosso al muro e per un nano secondo ebbe paura che il ragazzo lo volesse menare. Ma quando alzò gli occhi nei suoi, capì che era intenzionato a fare tutto, tranne che menarlo.
“T'è passata la voglia del caffè?” chiese Harry, stranito da tutto quello.
“Hai seriamente pensato che volevo essere ripagato con un caffè?” Ma era pazzo o cosa? Lo scrutò attentamente, per un nano secondo posò gli occhi sulle labbra carnose del ragazzo che gli stava davanti.
“Così avevi detto, Malik!” sbottò, innervosito.
“Beh, allora sei un coglione se non hai letto tra le righe!”
Non gli diede il tempo di rispondere perché quelle labbra carnose che poco prima stava fissando, si posarono sulle sue. Premettero sulle sue, mentre Harry si riprendeva dallo stupire. Non era pudico, non era vergine. Sapeva cosa fare anche in quella situazione, ma concedeteglielo un attimo di incredulità. Si, era quasi sicuro che alla fine si sarebbero baciati, ma credeva alla fine dell'appuntamento. Non all'inizio. Sentì le labbra di Zayn premere sulle sue e la punta della lingua sfiorare il labbro inferiore. Oh! Il turbine di brividi che lo colpì fu qualcosa che lo lasciò praticamente senza forze. E il bello era che si ritrovavano tutte concentrate nel basso ventre. Tanto è che Harry percepì un accenno di erezione nei pantaloni. Arrosì leggermente.
Non aveva mai provato brividi, non così intensi almeno. Accecato dalla voglia di ricambiare quel bacio, affondò la mano in quella mezza cresta che aveva e lo spinse più sulle sue labbra, mordendo il labbro inferiore. Era morbido, proprio come appariva. Sentì la mano di Zayn affondare nei suoi ricci e impercettibilmente sorrise sulle sue labbra. I ricci di uno Styles colpivano ancora. Con la lingua chiese l'accesso e Zayn glielo diede senza neanche aspettare e.. le loro lingue si incontrarono, danzarono insieme accarezzandosi con forza e delicatezza allo stesso tempo. Era un bacio irruento ma anche tanto dolce. Proprio come Zayn. Poteva sembrare uno serio, ma in fondo era dolce ancora di più di una cucchiaiata di miele. Si staccarono solamente quando i loro polmoni richiesero ossigeno, ansimando leggermente per l'irruenza con cui si erano baciati. Arrossi debolmente in zona guance, mentre fissava quelle labbra che erano appena state violate dalle sue. Subito dopo alzò lo sguardo in quello di Zayn.
“Passa dal lato oscuro. Noi abbiamo Zayn Malik!” Sussurrò e la sua frase echeggiò nella stradina deserta, insieme alla risata di Zayn.

NdAutrice: Non so come mi sia uscita fuori. Ci ho provato. E' la prima one-shot slash che scrivo. Visto che ho in programma di scrivere una FF ho creato questa per vedere se sono al livello di creare qualcosa di Slash. Zarry mi piace particolarmente dopo aver letto qualche storia. Sulle FF Zarry mi piace molto di più di Larry. Boh, ditemi voi come vi sembra. Io c'ho provato. Se fa schifo, ditemelo senza problemi! E scusate gli errori, ma sto da un mini-portatile ed è faticosolo leggere con uno schermo così piccolo.
Anyway.. Fatemi sapere se vi piace. 
Marrymezayn
   
 
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