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Autore: Safiri    13/05/2012    5 recensioni
Prima pubblicazione su EFP!
Dopo la battaglia George affronta il dolore che la vita gli ha riservato.
Non c'è pace neanche nella vittoria...
Dal testo:
Perchè sai, io ti vedo. Ogni notte. Ogni giorno. In ogni momento tu sei qui accanto a me. Ma non posso parlarti, non posso toccarti, non posso sentirti. Ti vedo, semplicemente. Tu sei qui. Un ricordo, un sogno, una lacrima che cade su un cuscino non mio.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley, George, Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Dall' autrice (ovvero me medesima ù.ù):
Questa è la prima storia in assoluto che pubblico, indi per cui sono decisamente tesa... ok, direi che sono tesissima.
Ho deciso di iniziare con Fred e George perchè... perchè sì! Perchè ho sempre amato i gemelli e mi sembrava impossibile che la mia prima storia -e spero non anche l'ultima- potesse non trattare della morte di Fred.
Spero che qualcuno si fermerà a leggere e... magari, anche a recensire. :D
Grazie a chi spenderà due minuti del suo tempo per farmi sapere cosa pensa di questa mia prima pubblicazione e anche a chi invece leggerà e basta.


Solo voglia di dormire

 

La guerra è finita, la pace è tornata, il fuoco è spento, la tempesta è passata.

Ma le ferite sono aperte, il tuono della morte risuona ancora prepotente nell'aria, non ci fa dormire, eppure siamo così stanchi, siamo tutti così stanchi.

Vorrei chiudere gli occhi e non vedere più, vorrei dormire e non svegliarmi, perchè so che tu farai così; perchè so che domani tu non ti sveglierai insieme a me.

E allora dimmi che senso può avere continuare a vivere, dimmi come può esserci un domani se non riesco ad accettare nemmeno il presente, dimmi come posso fare per non piangere adesso.

La tua risata è nella mia mente. Sembrava non dovesse esaurirsi mai, eppure la morte è riuscita a spegnerla.

Dimmi come potrò svegliarmi la mattina e vedere vuoto il letto accanto al mio. Non lo è mai stato: Tu eri lì, sempre.

Dimmi come posso fare a guardarmi di nuovo allo specchio senza vedervi riflesso il tuo viso. Per la prima volta vorrei che i nostri volti fossero stati differenti: non avrei il tuo fantasma nei miei occhi ora.

Perchè sai, io ti vedo. Ogni notte. Ogni giorno. In ogni momento tu sei qui accanto a me. Ma non posso parlarti, non posso toccarti, non posso sentirti. Ti vedo, semplicemente. Tu sei qui. Un ricordo, un sogno, una lacrima che cade su un cuscino non mio.

E dimmi adesso come posso fare a mantenere quella promessa. Come posso continuare a sorridere e a far sorridere le persone? Tu mi hai lasciato solo con un sogno che è più grande di me.

“La gente ha bisogno di ridere di questi tempi!” Te lo ricordi, vero? Lo dicevamo sempre.

Anche io avrei bisogno di ridere, ma non sono sicuro di ricordare ancora come si fa.

 

Siamo tornati alla Tana dopo la battaglia. Il dolore corrode l'anima di ognuno di noi.

Papà sembra invecchiato di dieci anni.

Percy non parla da ore, si regge in equilibrio precario sulle gambe.

Hermione piange in silenzio, e anche Ginny sta versando calde lacrime.

Ron e Harry sono lontani dalle ragazze: un abbraccio non servirebbe a calmare il pianto, un bacio non dissolverebbe la disperazione.

Lo sguardo della mamma è perso nelle profondità di mille ricordi. Comincio a credere che essi siano tutto ciò che ci è rimasto.

Proviamo a convincerci che il tempo si porterà via il dolore che una sola notte ha gettato sulle nostre spalle.

Sono stanco, lo siamo tutti. E' curioso come non ci sia felicità nella vittoria, ma solo tanta voglia di chiudere gli occhi.
 

  
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