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Autore: Love Bites    13/05/2012    7 recensioni
Spoiler! per chi non avesse visto la 3x22 e su un ipotetico inizio della 4a season.
«Volevi, Elena. Avevi sedici anni all’epoca».
Lo sguardo che ti rivolge ti trafigge come una lama d’acciaio.
Rivivi quegli istanti come se fossero passati pochi giorni e non quattro anni. Ma del resto cos’è un anno per te? Solo tempo.
Hai tutta l’eternità davanti.
«E’ proprio questo il punto. Sono dovuta
morire per capire veramente quello che provo. Sono dovuta morire e diventare un vampiro- la sua voce trema sull’ultima parola –per sapere che sei sempre stato tu il mio destino»
Genere: Drammatico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'Reflections of love and death'
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Now She's like you

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Elena spalanca gli occhi.
Senti l’aria turbinare nei suoi polmoni, il suo cuore riprendere a battere.
La guardi per un secondo ed è sufficiente, perché ora lo sai, ne sei certo.
Elena è tornata alla vita.
Lo capisci dall’espressione sorpresa di Stefan, tuo fratello, che malgrado si sia accorto di te non tentato nemmeno di reagire.
Elena respira a fatica, ancora distesa su quel letto d’acciaio, ancora muta e spaventata.
Credevi di averla persa per sempre, senza aver avuto la possibilità di dirle “ti amo” per l’ultima volta.
Pensavi che saresti dovuto essere tu il primo a lasciare questa terra.
Ma ora tutto ha preso un significato diverso. Lei è viva, lei c’è, ed ora siete uguali.
Voi lo siete sempre stati.
«Elena», sussurri, giusto un attimo prima di Stefan.
Non sai cos’altro dire: il suo nome è l’unica cosa che ti passa per la testa.
La vedi alzarsi lentamente, tremando appena. Un secondo dopo è rannicchiata in un angolo, a stretto contatto con il pavimento freddo e grigio dell’obitorio.
«Elena», ripeti, immobile.
«Damon?».
Il suono della sua voce coglie tutti e tre impreparati. Ti chiedi perché per prima cosa abbia pronunciato proprio il tuo nome e non quello di tuo fratello. In fondo ha scelto lui, no? Quello che vi siete detti per telefono rimbomba nelle tue orecchie, ricordandoti che, ancora una volta, sei stato tu quello ad essere stato messo da parte.
«Mi dispiace, Damon», mormora, trattenendo a stento un singhiozzo.
Stefan volta il capo verso di te e ti guarda senza capire, preoccupato di essersi perso qualcosa.
«Va tutto bene», le dice al posto tuo.
La ragazza scuote la testa, serrando le braccia attorno alle ginocchia. E ha ragione. Non ci sarà nessun fottuto lietofine in questa storia. Niente va bene. Niente.
Volevi morire quando ti ha detto che ti avrebbe lasciato andare. Ora vorresti morire per non doverla vedere così.
Ogni muscolo del tuo corpo si irrigidisce quando lei pronuncia un flebile, ma chiaro ordine: «Lasciaci soli».
Sconfitto, annuisci e fai un passo in dietro, pronto ad andartene il più lontano possibile da Mystic Falls, a fuggire dall’unica compagna che tu abbia mai desiderato, ma che non potrai mai avere.
All’improvviso, però, qualcosa ti suggerisce che forse quelle parole non sono rivolte a te: appena alzi lo sguardo sul suo viso, infatti, la porta sbatte e i passi di Stefan risuonano nel corridoio.
Cosa significa?
«Non volevo questo», sussurra Elena prima che tu possa chiederle spiegazioni, «Non volevo allontanarti».
Aggrotti le sopracciglia e ti avvicini lentamente.
«Ma l’hai fatto- rispondi con un tono freddo che ti sorprende –hai scelto lui».
«Ti ricordi cosa ti ho detto prima…prima di…?».
«Morire? Prima che quell’idiota di Matt ti conducesse direttamente in braccio alla morte?».
Le sue labbra si serrano per un momento e tu sai di non aver avuto nessuna pietà.
E provi rimorso.
E’ così piccola e così indifesa. Non avresti mai desiderato arrecarle altro dolore.
«Sì», sospira, «Ho detto che se ci fossimo conosciuti prima…».
«Ricordo», confessi.
«Ecco».
La sua è una risposta semplice, eppure ti basta per capire ogni cosa: Elena sa del vostro primo vero incontro.
L’avevi soggiogata per cancellarlo, ma ora lei è morta e quel vincolo si è spezzato.
Tuttavia non permetti al tuo cuore di illudersi. Sei stato ferito troppe volte.
«E che importanza ha?», mormori.
«Avevi ragione. Volevo un amore passionale, un’avventura e anche un po’ di pericolo- la tua mascella si contrae quando riconosci quelle parole –e tu, Damon, tu sei tutto questo».
«Volevi, Elena. Avevi sedici anni all’epoca».
Lo sguardo che ti rivolge ti trafigge come una lama d’acciaio.
Rivivi quegli istanti come se fossero passati pochi giorni e non quattro anni. Ma del resto cos’è un anno per te? Solo tempo.
Hai tutta l’eternità davanti.
«E’ proprio questo il punto. Sono dovuta morire per capire veramente quello che provo. Sono dovuta morire e diventare un vampiro- la sua voce trema sull’ultima parola –per sapere che sei sempre stato tu il mio destino».
Scuoti la testa e un sorriso sarcastico ti si apre sul viso.
«Sei in fase di transizione, Elena. Hai fame e non sei in te. Chi mi assicura che non cambierai di nuovo idea?».
Sotto il tuo sguardo, lei si alza con un certo sforzo.
Senti il suo abbraccio solo quando i suoi vestiti bagnati e freddi entrano in contatto con i tuoi, causandoti un lungo brivido lungo la schiena.
«Ti fidi di me, Damon?», chiede contro la tua spalla.
Annuisci, anche se il tuo istinto di conservazione ti urla di non lasciarti andare. Anche se cellula del tuo corpo ti dice di non abbassare la guardia.
Senza volerlo la stringi forte e chiudi gli occhi, notando per la prima volta che il suo profumo è sparito, senza lasciare traccia. No, Elena non è più la tua Elena.
Non è più la fragile umana di cui ti sei innamorato.
Ma le starai accanto comunque, ora più che mai, perché lei ha bisogno di te. Ha bisogno di qualcuno che la guidi alla scoperta di quello stesso mondo che ha accolto te più di un secolo e mezzo fa.
«Ti aiuterò- dici, intrecciando le dita di una mano ai suoi capelli umidi –ma voglio accertarmi che tu sia lucida prima di decidere qualsiasi cosa».
Un attimo dopo senti le sue labbra premere contro il tuo collo e ricordi che devi assolutamente procurarle del sangue.
Sciogli l’abbraccio e la guardi per un lungo istante, prima di spingerla delicatamente verso la porta.
Stefan è lì e darà il via libera. Il fatto che abbia sentito tutto non ti preoccupa.
Stai per abbassare la maniglia, quando ti rendi conto che hai ancora una domanda da fare.
«Elena?».
Lei si gira verso di te.
«Sapevi che Meredith ti aveva dato sangue di vampiro, vero?».
Conosci già la risposta, ma per qualche motivo hai bisogno di sentirglielo dire.
«No», confessa, abbassando lo sguardo.
«E hai comunque preferito morire pur di salvare Matt».
«Ho perso troppe persone. Non potevo…».
Annuisci ancora, stavolta quasi impercettibilmente.
«Mi dispiace. So che…non avresti mai voluto diventare così».
E mentre uscite da quell’orribile stanza, nel silenzio più completo, rifletti sulle sue parole.
Sì, forse le cose cambieranno.
Forse, d’ora in poi, ci sarà ancora speranza per il vostro amore.
Ma alla fine in cuor tuo sai che solo il tempo saprà darti una conferma.


Spazio autrice:


Buona Domenica a tutte :) Sì, lo so...hanno già pubblicato una marea di FF sulla 3x22, ma penso che la mia sia diversa, perchè parla di un ipotetico "dopo". Non so come sia venuta visto che l'ho scritta in piena crisi di nervi (a causa della scelta di Elena), ma spero possa piacere ugualmente.
A voi com'è sembrato quest'ultimo episodio? Soddisfatte o deluse?
Vi aspetto nei commenti ;)
Un abbraccio e buona giornata,
Alice
   
 
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