Prompt:
sette
Genere:
introspettivo, nonsense
Avvertimenti:
flash, accenni slash e het
Rating:
verde
Niall – five is enough.
Niall
ha sempre
amato il numero sette, non sa esattamente perché, fatto sta
che da
piccolo gli piaceva molto: sette erano i nani che accoglievano
Biancaneve nella loro casetta in mezzo al bosco, sette gli anni che
aveva quando i suoi genitori gli hanno fatto vedere per la prima
volta una competizione musicale alla televisione, sette i compagni di
classe con cui si è sempre sentito più a suo agio.
Ma da quando è
entrato negli One Direction ha cominciato a detestarlo, per il
semplice motivo che nel gruppo sono cinque e che, quando raggiungono
il fatidico numero sette, significa che insieme a lui e ai ragazzi ci
sono anche Danielle ed Eleanor. Non ha niente contro di loro,
né gli
stanno antipatiche, dopotutto è una persona piuttosto
socievole, ma
detesta il modo in cui la tensione si fa sentire nei momenti in cui
ci sono anche le due ragazze. Harry diventa intrattabile al primo
accenno di contatto - fisico o visivo non sembra avere importanza,
per lui - tra Eleanor e Louis, Zayn si chiude ancora di più
in se
stesso rimanendo pomeriggi interi in una camera per conto proprio, la
musica sparata a volume altissimo nelle orecchie e una sigaretta
perennemente tra le labbra.
Ha cominciato ad
odiare il sette proprio per questo motivo, perché quando
sono in
sette l'amicizia e l'affiatamento sembrano un filo teso e sul punto
di spezzarsi; Liam e Louis sono troppo presi dalle loro ragazze per
curarsi di lui - e sa che dopotutto è giusto
così, se non stanno
insieme quando possono non sarebbe proprio normale - e Zayn e Harry
sono troppo nervosi per farlo sentire un po' meno solo. E non gli
piace stare solo, nemmeno un po', perché comincia a sentire
ancora
più forte la mancanza della sua amata Irlanda, dei suoi
vecchi amici
e della sua famiglia.
L'ha capito, ormai,
il sette è un numero da relegare tra i ricordi d'infanzia:
ora, per
lui, il migliore è senza dubbio il cinque.