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Autore: Nindia Cobs    13/05/2012    1 recensioni
James Stuart,uno scenziato inglese residente a Londra, decide di trasferirsi a Parigi. La casa che compra è molto antica,ma qualcosa in quella struttura attira l'uomo.Una notte non riuscendo ad addormentarsi si dirige nella biblioteca della residenza,dove trova casualmente un libro del settecento. Le sue conoscenze permettono a James di decifrare quel francese,ma quando legge ad alta voce uno dei tanti testi, una figura dalla chioma color grigio perla compare davanti ai suoi occhi.Quando capisce che si tratta proprio della regina Maria Antonietta , la cosidetta ''donna piiù vanitosa'' di Francia,si rende conto di aver scoperto un rito per riportare in vita i defunti.
Così decide di aiutare la regina ad abituarsi alla routine moderna ,ma per colpa della sua bontà s'innamora di Maria Antonietta e anche lei ricambia il suo affetto. Il nemico di James però,quando involontariamente scopre che nella casa del suo vecchio compagno di ricerche si trova la regina di Francia,ruba il libro di magia nera dello scenziato ed evoca lo spirito di Luigi XVI ,che divenuto molto geloso e vendicativo,vuole uccidere l'amante di sua moglie.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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James Stuart amava la sua patria,l'Inghilterra era un luogo meraviglioso da visitare,ma ogni singolo particolare gli ricordava Samantha,la  moglie defunta ,per questo decise di trasferirsi in Francia.Voleva farsi una nuova vita,desiderava lasciarsi tutto alle spalle,anche se dimenticare non avrebbe certo colmato il vuoto che provava.A james sarebbe mancata moltisimo la casa dove abitava da quasi quindici anni,Samantha l'aveva scelta perchè nella soffitta c'era una piccola finestra dove si poteva salire sul tetto e ammirare il cielo stellato e a parte il suo ricordo, di lei gli era rimasta soltanto quella. Doveva liberarsene. Subito.
                                                                                                         
                                                                                                     * * *

-Quindi te ne vai veramente... Ma posso sapere perchè ? Tu non hai mai avuto il coraggio di ricominciare ,nonostante le difficoltà.-Mormorò Elizabeth, la sorella maggiore. Lei conosceva fin troppo bene suo fratello,non era di certo il tipo che senza un buon motivo lasciava la sua terra,il suo lavoro e addirittura la sua vita.Non pensava che centrasse la morte della moglie,sembrava troppo ovvio e James odiava essere prevedibile ,agiva sempre d'istinto.
-Troppi ricordi.Non voglio passare la mia esistenza in questo modo.Devo andarmene per un pò,ho bisogno di ritrovare me stesso e starmene da solo , ma se resto quì il ricordo di lei mi perseguiterà fino a distrarmi da ogni cosa e,alla fine, non riuscirò a capire chi sono e ad accettare che lei è morta e non c'è più.-Spiegò. La sorella rimase in silenzio per alcuni minuti,non sapeva che rispondere,anzi,forse aveva paura che davanti a quel tanto nobile discorso le sue parole sarebbero state inutili e stupide.Saggia.
-Quando mamma e papà ci hanno lasciato in quell'incidente,tu eri soltanto un bamibino,non volevi accetare l'idea di non poterli vedere più,ma dopo pochi mesi hai capito. Non devi prendere decisioni del genere,ciò è tutto troppo affrettato,vedrai che il tempo sistemerà le cose.Il dolore ti sta cambiando troppo,non capirai mai chi sei se ti farai trascinare da queste emozioni,James.-Sospirò. Lui non ascoltava mai i consigli degli altri,pensava sempre con la propria testa,non si poteva ragionare con uno scenziato. Prese le valigie e salutò la sorella mentre saliva sull'aereo diretto in Francia. Sembrava un soldato che stava partendo per una guerra : fiero di sè e consapevole delle cose che sarebbero successe.
James,James,James sei sempre il solito testardo,pensò la sorella. Nessuno a parte sua moglie poteva manipolargli la mente ,lui era sicuro di quello che faceva,lo era sempre stato.

                                                                                                       * * *

Si sedette sulla poltrona che gli avevano assegnato,deciso a leggere un libro per distrarsi dalle tante preoccupazioni.
-La biografia di Maria Antonietta giusto ?-Domandò l'uomo seduto accanto a James dalle iridi di ghiaccio,la pelle dorata e i capelli neri come l'ebano .Non dimostrava più di una trentina d'anni ,anche se il suo modo di vestire così elegante gli dava un aspeto più sofisticato e maturo.Annuì.
-Mi affascina molto la vita della più famosa regina di Francia. Se leggerete i libri di Selene Charry dedicati alla rivoluzione francese scoprirete molto altre informazioni su di lei.Un giorno le saranno utili...-Sibilò lo sconosciuto progendogli la sua mano.James sorrise.
-Dovrò approfondire questo argomento ... Sapete lei somigliava molto a mia moglia,sia di aspetto che di carattere,anche se Samantha era fedele e onesta.Oh scusate ! Non mi sono neanche presentato! Sono il professor Stuart ,uno scenziato.Mi farebbe molto piacere sapere il vostro nome...-Farfugliò. Il signore sorrise,dandogli una pacca sulla spalla .
-Avrete sentito parlare molto di me,sono il Dottor Pois.E ditemi,signor Stuart,cosa la porta in Francia ?-Domandò.Non aveva la minima idea di cosa rispondere,dire le motivazioni ad uno sconosciuto non era certo un comportamento da un uomo riservato come James.
-Beh...I-io n-non s-so... Ehm...-Gli venne all'improvviso un lampo di genio che non lo fece per poco esultare.
-Lavoro ! Mi trasferisco in Francia per lavoro. La mia patria mi mancherà molto,ma sono consapelole che diventare un buono scenziato costa molti sacrifici.-Continuò. Allora quel libro intitolato ''le mille scuse'' che gli avevano regalato per sbaglio era servito a qualcosa! Demenziale ma utile,pensò.
-Mmm... 'Diventare un buono scenziato costa molti sarifici'...-Gli fece eco il Dottor Pois mettendosi un dito sul mento con fare pensieroso per poi continuare :
-Conoscevo un uomo che la pensava come voi,era un amico di mio padre,purtroppo è morto parecchi anni fa per via di un incidente,all'epoca ero soltanto un bambino,ma nonostante siano passati tanti anni,riesco ancora a ricordare tutte le lacrime versate da mio padre alla sua morte.Si chiamava Brad Stuart.- James deglutì. Odiava parlare di suo padre. Non sapeva che cosa rispondere,il demenziale libro che aveva letto per noia non gli sarebbe servito questa volta.
'Si prega i gentili passeggeri di dirigersi verso l'uscita,siamo arrivati. Ripeto,siamo arrivati...'
-Si Brad,un uomo d'onore già... Ehm,ora devo proprio andare,ci si vede arrivederci !-Esclamò James per poi recarsi verso l'uscita.
Fiuu,l'ho scampata,pensò.
Si guardò intorno per un paio di minuti,c'erano tante coppie che si baciavano,tante famiglie,tanti conoscenti e lì per lui non c'era nessuno. Stava per prendere le valigie,quando un ragazzo sulla ventina ,dalle iridi verdi ,i capelli biondi e la carnagione livida lo salutò andandogli incontro. James strinse i denti.Stefan.
-Ma guarda un pò chi c'è quì... Che succede ti hanno licenziato ? Finalmente la gente hac apito che scenziato incompetente   sei!-Ghignò.Stuart sbuffò. Troppe,troppe,ma troppe volte Stefan si era intromesso nella sua vita privata. Avevano amato la stessa donna e voluto lo stesso posto di lavoro ,ma alla fine aveva ottenuto tutto quello che desiderava James e al nemico non andava prorio giù quella cosa.
-Pensavo che te ne fossi andato in Russia, ''Stefy''. Sai mi è mancata la tua invidia.-Sghignazzò. Stefan odiava essere così,ma stuzzicarlo per il moro era troppo divertente.
-Anche a me la tua, ''cugino''.-Si, loro due erano parenti e James non sopportava che lui glielo ricordasse sempre. Siamo alla pari,pensò.
-Vorrei stare tutto il tempo a prenderti in giro Stefy caro,ma a differenza tua io ho una vita e il lavoro che tu tanto volevi e mi aspettano tutti e due. Ciao,ciao !-Ghignò. Stava per prendere le valigie ma il cugino lo fermò di scatto,prendendolo per il braccio.
-Sono io che devo accompagnarti nella tua nuova residenza,sono un agente immobiliare adesso. Ho già in mente un posticino che molti mi hanno consigliato,si trova nella parte più buia della città ma è un ''amore'' cugino caro.-Disse con fare teatrale. Lui era disoccupato,ma voleva vendicarsi e sapeva come.

                                                                                                                   * * *

Dopo due ore di macchina arrivarono. Il quartiere era disabitato e il cielo si era fatto cupo ,stava per venire un temporale,ma per James non era nulla,aveva vissuto in uno dei  paesi più piovosi che esistono al mondo,qualche tuono non l' avrebbe certo intimorito o fatto cambiare idea.
Il moro indicò una graziosa casetta bianca dal tetto rosso ,piena di fiori e un giardino ben curato.
-Wow! Sarebbe quella la mia nuova casa ?-Domandò pieno di speranza.
Stefan scosse la testa e fece girare lo scenziato,permettendogli di vedere una casa un pò ''diversa''...
Spuntarono dei lampi. C'erano finestre rotte,un cimitero al posto del prato,nei cespugli brillavano degli occhi gialli di creature sconosciute e sui tetti volavano molti pipistrelli.Deglutì.
-C-c-casa d-dolce c-c-casa...-balbettò terrificato.
Ora vediamo se sopravvivi quì ,''caro'' cuginetto,pensò Stefan.


   
 
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