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Autore: SkyleraH    14/05/2012    4 recensioni
Attenzione al sangue.
Kaito non riuscì a finire la frase.
Con uno squarcio gli artigli di Rin aprirono il suo torace e gli spezzarono in due la testa.
Miku si accasciò su quel corpo, sporcando se stessa e il bel vestito di rosso.
Alzò gli occhi e si soffermò su quelle macchie che delineavano quel viso così crudele.
"Nessuno è come sembra, nessuno è come sembra"
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Mamma....."
La piccola Miku tirò la manica del vestito di sua madre.
"Mamma....."
Nessuna risposta.
"Mamma, guarda!"
"Miku, che c'è?!?"
La donna si fermò e guardò nella direzione che le indicò sua figlia.
Esposte in vetrina c'erano due bambole di pezza.
Erano straordinariamente simili, con quei graziosi capelli biondi e degli azzurri bottoni lucenti al posto degli occhi.
La loro somiglianza era tale che sembravano essere quasi..... gemelli.
La donna li guardò con freddezza.
Miku l'abbraccio e gli rivolse un sorriso.
"Miku, per favore, non ho tempo per queste sciocchezze. Sono solo due stupide bambole".
La prese per un braccio e la strattonò lungo la strada.
La piccola non era mai stata di animo remissivo e perciò si ribellò.
"No, mamma! Ti prego!"
In aria volò uno schiaffo.
La piccola cadde sbucciandosi palmi e ginocchia sul selciato ruvido.
Miku non dimenticò mai lo sguardo di ghiaccio che gli rivolse sua madre.
Mai.


"Siamo figli del demonio, siamo stati tramutati in Kitsune.... e ora cosa c'è di strano? Vogliamo strapparle il cuore".
Kaito ripensò alle parole del Kitsune mentre vagava nella foresta alla ricerca della ragazza.
Le era stato ordinato di trovarla e portarla viva ai due gemelli in quanto loro assistente personale.
Ma non aveva nessuna intenzione di farlo.
In qualche modo erano riusciti a bloccarlo, a metterlo con le spalle al muro.
Maledetti.....
Riusciva a stento a percepire la debole forza vitale della ragazza e, una volta individuato il punto preciso, se la ritrovò davanti.
Giaceva ai suoi piedi e stava peggio di quanto la sua mente potesse immaginare.
Del sangue le colava dal braccio sinistro mentre gran parte dei vestiti erano letteralmente strappati, stracciati.
Aveva i capelli azzurri inzuppati di sudore e fango, sparpagliati sul viso.
Come hanno fatto a rifurti così...
Avanzò lentamente e si inginocchiò davanti al suo corpo.
Usò gran parte del suo potere per curarle le ferite superficiali ma questo non bastò.
Miku, boccheggiando, fece un unico profondo respiro ma non riprese conoscenza.
Kaito la sollevò da terra mente delirava in preda alla febbre, alla stanchezza e al dolore.
"Non preoccuparti.... non ti porterò da loro...."
Gli scostò un ciuffo di capelli bagnati e arruffati dal viso.
"Non ti farò passare anche a te le pene dell'inferno". 
 
  
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