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Autore: Dernier Orage    14/05/2012    4 recensioni
Sulle note di Lola dei Noir Désir, l'interpretazione di un amore malato.
L'amore l’aveva sfiorato con lo sguardo e ascoltato cantare sangue e anima. Quando la ragazza si era inginocchiata sulla passerella di legno, Bruno non aveva soldi e le aveva semplicemente toccato le mani, stupendosi ed inebriandosi nei sorrisi di morte che lei gli aveva rivolto, fissandolo con gli occhi vacui.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lola

Bruno era arrivato a Parigi alla fine del liceo, a diciotto anni. Aveva abbandonato la casa dove era cresciuto a Lahosse, nelle Landes, su una corriera, con un borsone tra i piedi e senza voltarsi indietro. Aveva stracciato la lettera del padre e cercato di dimenticare l’indirizzo, per non tornare più. Sette anni nella capitale gli avevano procurato mal di schiena, mani ruvide e callose, spalle larghe e tanta amarezza nello scaricare casse di frutta e verdura al mercato. Qualche amico non intimo, compagni del circolo operaio da affiancare certe sere al pub o nelle strade per le manifestazioni; il coinquilino, un fotografo mai in casa e di sicure tendenze omosessuali, non che gli desse fastidio, lo esaltava quel tanto che gli permetteva di dire di avere una mentalità aperta e sapere di non mentire.
Il sesso era sesso. L’amore? Non credeva più che esistesse, pensava fosse la solita bugia per convincere le masse a tirare avanti, come la politica, d’altronde.
L’amore lo aveva bruciato con un colpo di cintura.
L’amore l’aveva trovato nel corpo di una ragazza del nightclub, sotto le luci rosse da taverna, nel seminterrato umido e gremito. L’aveva sfiorato con lo sguardo e ascoltato cantare sangue e anima. Quando la ragazza si era inginocchiata sulla passerella di legno, Bruno non aveva soldi e le aveva semplicemente toccato le mani, stupendosi ed inebriandosi nei sorrisi di morte che lei gli aveva rivolto, fissandolo con gli occhi vacui. Lei doveva esserne cosciente, non era un cliente fastidioso o meno, ricco o meno, Bruno era un’ombra vuota di sangue statico, lei voleva veramente catturarlo.
La vernice si scollava secca e tagliente dalla porta di legno della camera di Lola, i muri piangevano umidità a macchie scure. Bruno l’aveva baciata come l’angelo caduto, l’angelo più bello, nel cuore dell’inferno, dalle sue mani colava l’amore come cera sui fianchi e sulla schiena.
Tre mesi. Tre mesi di passione, lacrime, sangue coagulato, vernice scollata dalle porte, macchie d’umidità, luci rosse da taverna. La dolorosa canzone che lascivamente Lola intonava tra i sospiri degli uomini ricordava… casa, un luogo ideale dove calmarsi, dormire, abbracciarsi, baciarsi, spogliarsi con delicatezza, per Bruno erano lacrime di gelosia.
Loro la incitavano, Lola, Lola! Dacci la tua magia. Tutta la notte, tutte le notti, sotto le luci rosse da taverna. Chiedevano di vederla, imploravano, urlavano. Lei compariva nascondendo le scapole sotto i lisci capelli neri, dei pantaloncini corti e le gambe nude. Si mostrava loro, bellissima, delle perle finte che danzavano sui seni piccoli e bianchi.
Bruno l’aveva supplicata. L’aveva spinta e lasciata scivolare sulle lenzuola di seta nera. Si era inginocchiato ai suoi piedi e le aveva baciato e morso le ginocchia. Aveva provato ad andarsene prima che i sentimenti diventassero vetro, le aveva chiesto la libertà.
Quando l’aveva picchiata aveva letto nei suoi occhi la preghiera di una puttana.
Gli stava prosciugando l’anima.
Ritrovarsi alle luci dell’alba con le mani sporche di sangue e i primi cenni violacei sul corpo di lei era stato un salto al passato, alla cinghia usata dal padre, il volontario e l’involontario confondersi.
Pentimento.
La magia di Lola intessuta alla follia di Bruno, il rischio.
Bruno l’aveva medicata e le aveva preparato la colazione. Aveva lasciato scaldare il latte e raffreddare il cuore.
Ancora casa, il luogo ideale.

Juste vas t'en, S'il te plait vas t'en.

Tre mesi in sette anni, tre mesi su ottantaquattro mesi.
Le mani gli erano rimaste ruvide, il lavoro lo stesso. Soliti amici ma tornava a casa presto la sera.





Non l’aveva mai più rivista.


Just go away, please go away.







   
 
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