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Autore: Cabiria Minerva    14/05/2012    2 recensioni
Severus ha sempre amato la giovane Lily Evans e glielo vuole dimostrare facendole un regalo speciale.
Seconda classificata al contest "Un altro stupido contest sui film?" di TheGhostOfYou
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Pacchetto scelto: Neverland, un sogno per la vita
Elementi utilizzati: citazione, Tiara di Corvonero, Severus Piton
 

 

La Stanza delle Necessità

 

Quando trovi un momento di felicità
C'è subito qualcuno pronto a distruggerlo


Finding Neverland
 

Il giovane Severus Piton camminava in circolo davanti ad uno spoglio muro in uno dei corridoi di Hogwarts, attendendo la comparsa della porta della Stanza delle Necessità. Quando con un rumore sinistro i massi si spostarono per lasciar posto al legno al giovane scappò un sorriso soddisfatto.

Dopo aver lanciato uno sguardo guardingo al corridoio deserto, il ragazzo sparì dietro alla porta e si ritrovò in un'immensa sala ricolma di ogni genere d'oggetto. Proprio accanto all'entrata c'era una piccola piramide di calamai e poco più in là s'innalzavano montagne di libri d'ogni misura e colore. Sparsi ovunque c'erano tavoli barocchi e sedie imbottite, poltrone consunte e armadi dall'aria sospetta. Mentre si muoveva, con cautela, tra mucchi di scope e di calderoni anneriti, Severus si chiedeva quante persone avessero utilizzato quella stanza per nascondere segreti da custodire gelosamente. O quanti, semplicemente, l'avessero usata per abbandonare vecchi oggetti ormai inutili: un baule dalla serratura scassata, un divanetto azzurro a cui erano saltate le molle, delle provette di vetro opache per il troppo utilizzo.

Da centinaia d'anni, ormai, studenti e professori di Hogwarts si affidavano alla Stanza delle Necessità come una sorta di ripostiglio infinito. E questo era il motivo per cui Severus si trovava lì in quel momento.

Aveva fatto ricerche approfondite in biblioteca, aveva interrogato alcuni fantasmi ed ora, dopo settimane di indagini, era sicuro che in quella Stanza avrebbe trovato ciò che cercava: la Tiara di Corvonero. Secondo la leggenda la Tiara, creata da Priscilla Corvonero e perduta ormai da secoli, donava a chiunque la indossasse un brillante intelletto. Inoltre, ogni resoconto concordava sul fatto che la Tiara fosse uno dei gioielli più belli mai fabbricati nel mondo magico. Per questo l'avrebbe trovata e, il giorno seguente, l'avrebbe regalata a Lily Evans per il suo compleanno.

Pensando alla giovane Grifondoro Severus sentì una piacevole sensazione di calore inondargli il viso. Lily Evans... L'aveva amata dal primo istante e con quel regalo glielo avrebbe dimostrato.

Si guardò attorno, incerto sul da farsi. Come trovare un diadema che, secondo i suoi calcoli, era sotterrato sotto secoli di oggetti abbandonati? Lasciò vagare lo sguardo attorno a sé poi, rassegnato, iniziò ad aprire degli armadi a caso nella speranza di aver fortuna. Quattro ore dopo, quando Severus ormai temeva di dover uscire dalla Stanza delle Necessità a mani vuote, un bagliore attirò la sua attenzione. Che fosse...?

Con il cuore che batteva all'impazzata per l'emozione si arrampicò tra sedie scheggiate e poltroncine polverose e quando, dopo alcuni istanti, strinse tra le mani la Tiara fu tentato di pizzicarsi per assicurarsi d'essere sveglio. Aveva trovato la Tiara perduta di Priscilla Corvonero!

La infilò in una tasca e corse nei sotterranei, dritto nel dormitorio dei Serpeverde. Si infilò a letto, malgrado l'agitazione, sperando che quella notte passasse in fretta.


 

* * *


 

Si risvegliò molto prima del solito orario, agitato come un bambino la mattina di Natale. Si vestì con mani tremanti, facendo attenzione a non svegliare i suoi compagni di stanza, poi raggiunse la Sala Comune, dove attese per quasi un'ora. Sarebbe stato inutile andare a cercare Lily prima che i dormitori venissero svegliati.

Lily... Chissà cosa avrebbe detto Lily vedendo il suo regalo. Avrebbe sicuramente sorriso: Severus amava i sorrisi di Lily. Poi lo avrebbe abbracciato, ringraziandolo, e magari... magari gli avrebbe anche dato un bacio. Si sentiva infantile, ma desiderava quel bacio da anni e sperava che quello potesse essere il giorno giusto per dichiararsi e ottenerlo.

Mise una mano nella tasca dell'uniforme per assicurarsi che la Tiara fosse ancora lì, poi si allontanò nei corridoi ancora deserti. Voleva raggiungere l'entrata alla Sala Comune dei Grifondoro prima che Lily uscisse per andare a colazione e stupirla con il suo regalo. Arrivò in cima all'ultima rampa di scale trafelato e, non appena appoggiò i piedi sul pianerottolo, vide una scena che gli fece gelare il sangue.

Proprio davanti al ritratto della Signora Grassa c'era Lily – la sua Lily! – abbracciata a quell'arrogante di un Potter. Lily... Le loro labbra si toccavano in un inequivocabile gesto, e le mani di quel ragazzo viscido accarezzavano i folti capelli rossi della giovane. Lily...Neanche notarono quel ragazzo pallido che li guardava con gli occhi spalancati e l'espressione di chi ha appena sentito il proprio cuore esplodere.

Severus sentì pesanti lacrime bagnargli il viso. Tutti i suoi sogni, le sue speranze... erano solo mere illusioni. Fece scivolare una mano dentro la tasca e strinse la Tiara. Lily, come hai potuto... Tra tutti i maghi che frequentavano Hogwarts aveva scelto proprio il più viscido, schifoso ed arrogante di tutti. Com'era possibile? Lily...

Fece dietrofront e si precipitò davanti allo stesso muro spoglio dove, solo poche ore prima, aveva visto apparire una speranza di felicità. Illuso! Sono solo un illuso! Vi camminò davanti, questa volta rabbiosamente, e quando la Stanza delle Necessità apparve vi entrò sbattendo la porta.

In quella sala silenziosa cadde in ginocchio e scoppiò in un pianto amaro. Tra i singhiozzi capì d'essersi sbagliato, il giorno prima, a giudicare la Stanza un ripostiglio per oggetti inutilizzati o da nascondere: quella camera nascosta era piena di ricordi che qualcuno aveva abbandonato nella speranza che smettessero di far male. Foto di amori che non sarebbero tornati, lettere di scusa mai spedite, illusioni spezzate. Era questo, la Stanza delle Necessità: il luogo dove generazioni di studenti e professori avevano lasciato cuori infranti e lacrime silenziose.

Estrasse la Tiara e la osservò per alcuni istanti. Era stupenda, perfetta. Ma la sua bellezza non sarebbe mai bastata a curare la ferita che quel giorno appena nato gli aveva inferto. La scagliò lontano.

 


Oltre ad essere uno dei primi contest a cui ho partecipato, è anche il primo da cui ricevo i risultati.. Direi che non mi è andata troppo male! :)

Cabiria Minerva

ps: mi trovate su facebook qui!


 

Giudizio di TheGhostOfYou

Grammatica, lessico e sintassi: 15/15 – Era tutto perfetto, il mio occhio non ha notato errori o distrazioni; il lessico è molto buono così come la sintassi e l'uso generale della grammatica e questo lo apprezzo molto.
Stile: 10/10 – Hai uno stile semplice ma incisivo, che arriva dritto al cuore di chi legge: sono rimasta tutto il tempo accanto a Severus soffrendo con lui e per lui.
Titolo: 2/2 – Il titolo è molto semplice ma richiama un po' ciò che succede nella storia, anche se la Stanza ovviamente è un pretesto per raccontarci della Tiara e dell'uso che Severus ne vuole fare.
Caratterizzazione personaggi: 5/5 – Severus ti piace molto, si vede! Hai una cura nel descrivere le sue emozioni ed i suoi stati d'animo che farebbero amare questo personaggio anche a chi non piace! Nel mio caso, io lo amo e me l'hai fatto apprezzare ancora di più.
Punti bonus: 2,9/3 – Ottimo l'utilizzo della citazione, all'inizio, ed anche dell'oggetto magico del pacchetto; peccato per Expelliarmus, di cui non c'è traccia. Solo per questo non ho potuto darti il massimo!
Gradimento personale: 5/5 – Mi è piaciuto molto come ti sei incentrata sui pensieri di Severus, sulla sua gioia nell'avere un regalo così speciale per Lily; ho sofferto per lui quando scopre che la sua Lily è tra le braccia del viscido James e gli sono stata accanto alla fine, nel suo dolore. Bellissima storia, originale ed emozionante.
Per un totale di: 39,9/40

   
 
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