In punta di piedi entri in questa stanza cupa.

Non ha bisogno di luce, tu la illumini…

Non ha bisogno di luce, in mano hai una candela che riempie l'aria di antiche fragranze…

Entri silenziosamente, così come sei entrata in me, così come hai illuminato le mie ombre, i miei cunicoli saturi di buio e ignari di bramare fuoco e iridescenza.

Il fuoco dei tuoi capelli, rovente strega…

L'iridescenza dei tuoi occhi di giada, dolce fata…

Il sorriso affiora immediato sul tuo volto, rendendo le squallide pareti di una camera spoglia, specchi di cristallo del cui riverbero mi consacro.

Inconsapevole della malia con cui mi hai avvolta, mi doni la gioia di cui la vita mi ha privata.

Ed io, sola, sconfitta, mi inebrio di essa perché è parte di te.

Ed ogni frammento della tua anima è diamante prezioso e lucente.

Ed ogni tuo sguardo è una carezza sul mio cuore spaventato.

Ed ogni bacio… una rinascita.

Appartenevo a te ancor prima di condividere il caldo miele di un unione di corpo e animo.

Appartenevo a te nel momento in cui le nostre mani si sono intrecciate, creando un potere di arti remote che ha catturato i miei occhi…

… che è andato giù, si è inoltrato negli antri del mio corpo…

… che si è inabissato ancora più giù, ha fatto l'amore con l'ombra e mi ha resa tua…

… e poi è risalito, nella testa, rendendomi tutto chiaro…

… ti cercavo da tanto, ti volevo da sempre…

Ero tua ancor prima di un bacio inaspettato e affamato di calore.

Ero tua ancor prima di dita riluttanti e seducenti sul mio seno.

…fammi morire su di te…

Ero tua ancor prima del ritrovarsi fuse e spogliate di ogni incertezza in un gioco dolce e straziante.

…e fammi rinascere dentro di te…

E infine…

Arcobaleno…

… e noi a danzare in esso, Amazzoni ebbre nell'estasi del ritrovarsi.

Arcobaleno…

… la tua pelle calda sotto le mie labbra, a dissetare la siccità che non sapevo di possedere.

Arcobaleno…

… vita, vita, vita …

You have to be with the person you love.
I am.

Morivo…

Senza lirismo, prosaicamente…

Nessun canto di spiriti celesti ad accogliermi, nessun suono di raggianti campane, nessun frinire di poetiche cicale.

Morivo…

Abbandonata, invocavo aiuto...

Stremata, brancolavo agognando un appiglio...

Ma nessuno sentiva i lamenti di un'anima senza voce, nessuno scorgeva il dolore di un corpo senza sostegno.

Finché…

… annegata nell'oltreoceano dei tuoi occhi …

… soavemente avvinta nel tuo mesto e delicato sorriso …

… mi sono smarrita in te e ho ritrovato me stessa …

Etereo angelo, stringo le mie membra intorno a te nel volo in cui mi hai accettata dolcemente, senza domande, senza richieste.

Timida incantatrice, vulnerabile come un petalo di papavero, hai posto la tua vita tra le mie labbra, sapendo che non avrei mai dilaniato quel piccolo cuore rosso con i denti…

… sapendo che anche tu avevi un petalo nelle tue mani.

E amo inebriarmi del profumo di quel fiore… dolce, dolce.

Amo nascondermi tra le pareti di questo modesto rifugio, che muta in un prato sconfinato, invitante ad amarsi tra i suoi candidi boccioli e la sua perlata rugiada, quando ci ritroviamo… sensuale, sensuale.

Amo volare tra le braccia calde di un angelo, distante dal freddo e dagli orrori di questa città… lontano, lontano.

Un angelo capace di diventare erotica creatura quando i petali si incontrano in quel prato, turbinando armoniosi nel vento di una passione che offende chi non sa cos'è Eros...

… che raggiunge gli astri ed ancora oltre …

… che sfiora i nostri corpi nudi e solletica l'eccitazione …

… che ci coglie come ciliegie mature, tra sospiri e carezze.

Mentre le mani indugiano sulla carne bruciante.

… fammi rivivere …

Mentre le bocche esplorano ogni luogo di piacere.

… e fammi morire in te …

E infine…

Uragano…

... e noi a danzare in esso, angelo e strega unite nell'armonioso movimento dell'amore.

Uragano…

… la tua pelle calda sotto le mie labbra, a donarmi la serenità che mai ho creduto potesse essere tanto intensa.

Uragano…

… vita, vita, vita …