Ti voglio ora, adesso, per sempre.
Piove..
Il cielo sta piangendo insieme
a me. Le lacrime si mescolano all’acqua impedendomi di asciugarle. In realtà non voglio farlo, voglio lasciarle
scorrere libere.
Oggi è stata una giornata
difficile.
Ho litigato con te, sono stata
dura e ti ho ferito. So che non è una giustificazione, ma mi sono sentita
tradita. Non potevo credere che mi avessi mentito.
Sono andata a cercare quel
cecchino, ho fatto un casino dietro l’altro.
Ho rischiato di nuovo la vita.
Forse dovevo farlo per
riuscire a capire quanto sia stata stupida a lasciarti andare via in quel
modo..
Dicono che quando si è sul
punto di morire ti passi davanti tutta l’esistenza. È buffo, in due anni ho
rischiato di andarmene due volte, ma ciò che ho sempre avuto davanti agli occhi
eri solo tu..
In quel momento, appesa a quel
cornicione, il mio unico pensiero eri solo tu. Ho urlato il tuo nome.
Ho urlato disperatamente il
tuo nome.
Non mi importava più di
niente, il mio unico desiderio era di rivederti, perdermi ancora una volta
nell’azzurro dei tuoi magnifici occhi.
La Gates mi ha strigliato per
bene, voleva mettermi in congedo amministrativo.
Non ricordo neanche
precisamente le sue parole, la mia mente era altrove.
Ero veramente la donna che
stava descrivendo? No, non ero io. Era ciò che ero diventata, plasmata da un
dolore immenso che non ho saputo gestire, che non ho saputo superare.
Io sono sempre stata solo
Katie, ma l’avevo dimenticato.
Sei arrivato tu a
ricordarmelo, a farmi sentire amata, desiderata e protetta.
Su quel tetto, però, non sei
venuto.
A quello pensavo, mentre il
capitano mi chiedeva di consegnare la pistola e il distintivo..
Perché mi avevi lasciato sola?
Perché non vuoi vedermi
morire. Me lo hai detto, non avresti sopportato quel dolore.
In quel momento ho capito cosa
volevo veramente, quanto mi mancassi..
Ho preso tra le mani quel
distintivo, mia ancora di salvataggio per molto tempo, ma ora artefice di tanta
sofferenza. L’ho guardato per un secondo e l’ho posato sicura sulla scrivania.
Avevo deciso. Tu sei più
importante del mio lavoro e così mi sono dimessa.
Non ho provato neanche un
minimo dolore, non ho esitato. Ho raccolto le mie cose e me ne sono andata.
Ho passeggiato un po’ e ora
sono qui, seduta sulla nostra altalena. Qui un anno fa ti ho convinto a tornare
da me..
Ora che il mio muro è
definitivamente crollato, sto cercando il coraggio per venire io da te. Sto
aspettando che la pioggia porti via gli ultimi residui delle mie paure, pulisca
la mia anima.
Piango ancora, ma, finalmente
mi sento libera.
Libera di essere tua.
Basta, non voglio avere
rimpianti. Royce aveva ragione, non voglio dovermi chiedere “if only” un
giorno.
Il mio cuore batte all’impazzata
mentre mi alzo. Corro verso l’uscita di quel parco.
Corro da te.
Arrivo sotto casa tua. Sono
bagnata da capo a piede, devo essere terribile. Ma chissene importa! Mi hai
vista in condizioni peggiori: disperata, morente, arrabbiata. .
Provo a chiamarti, ma rifiuti
la mia chiamata. Ti capisco, anch’io avrei fatto lo stesso. Non vuoi più
soffrire, ti ho ferito troppo.
Non ho nessuna intenzione
d’arrendermi però, non ora.
Salgo le scale, arrivo davanti
alla tua porta e busso. Non suono il campanello, devo tornare nella tua vita
delicatamente, senza forzarti.
La porta si apre e ti ritrovo
davanti al mio sguardo.
Sei stupito per un attimo, poi
ritorni serio e, quasi scortese, mi chiedi: “Beckett, what you want?”.
Il mio cuore risponde per me.
“You”.
Non sono mai stata più sincera
in vita mia.
Mi avvento su di te, ti prendo
il viso tra le mani e ti bacio. Quanto sono morbide le tue labbra, quanto le ho
sognate..
Ti irrigidisci, hai
indietreggiato quando mi sono avvicinata a te.
Ti poggio le mani sulle
spalle, la mia fronte è appoggiata sulla tua e ti sussurro piano, dolce: “I’m
so sorry Castle, i’m so sorry..”.
Ti sto chiedendo perdono, non
sono mai stata così male per un uomo. Non posso perderti.
Tento di baciarti di nuovo, ma
mi spingi indietro, mi costringi a guardarti dritto negli occhi. Sei rimasto
sorpreso della mia intraprendenza, ora cerchi di riprendere il controllo della
situazione.
Sto piangendo e tu te ne sei
accorto.
“Cos’è successo?” mi chiedi.
Ti dico la verità: il cecchino
se n’è andato, è scappato e non mi importa.
“Sono quasi morta e pensavo
solo a te. I just want you”.
Finalmente sono riuscita a
dirtelo, a confessarti quanto tu sia importante per me. Sei il mio unico
desiderio.
Apro la bocca e mi avvicino di
nuovo a te. Ti prego non mi respingere..
Mi guardi per un secondo, poi
mi spingi con forza verso la porta che si chiude sbattendo quando entra in
contatto col mio corpo.
Sei tu a baciarmi con foga
questa volta.
Bocca, collo, viso..
Sei un fiume in piena che io
non voglio arginare. Il tuo profumo mi inebria, ti stringo forte e mi faccio
investire dal tuo calore.
Ti accarezzo, ti bacio, ti
accarezzo.
Ti voglio, ora, adesso, per
sempre.
Continui a toccarmi, hai
affondato la testa contro il mio seno e mi hai donato l’ennesimo bacio. Un brivido
di piacere mi ha attraversato per tutta la schiena.
Hai slacciato un bottone della
mia camicetta lasciando scoperta la mia cicatrice. Ti sei fermato di scatto,
sembra che ti abbia ipnotizzato.
Non preoccuparti Rick, è acqua
passata.
Io ho sul corpo il segno
materiale di quest’anno di sofferenze, ma la ferita dentro la tua anima non è
meno profonda.
Prendo la tua mano e la
appoggio contro il mio petto, in modo che tu possa toccarla. Non è colpa tua,
tutto ciò che è accaduto era solo una tappa per arrivare a questo. Un giusto
prezzo da pagare se ci ha portato fin qui.
Io e te, insieme.
Sposto la mia mano sulla tua
guancia e gioco con le tua labbra.
Ci assaporiamo piano e
dolcemente, la passione si è momentaneamente calmata per lasciar spazio ad un
attimo di pura felicità.
Ci perdiamo negli occhi uno
dell’altro.
Sorrido.
Finalmente sono serena, sono
felice.
Cerco ancora la tua mano ed
intreccio le nostre dita. Mi scanso e ti porto verso la tua camera da letto
come fossi la padrona di casa.
Ti voglio adesso.
Voglio solo te.
Una nuova vita sta iniziando,
la nostra.
Voglio solo te, Rick.
Ora, adesso.
Always.
Angolo
mio!
Ok
lo ammetto, non ho resistito! Avevo giurato a me stessa che non avrei scritto
niente sul finale, ma oggi questa short mi ha tormentato finchè non l’ho messa
giù. Il mio cervellino non più pervenuto dopo lunedì scorso, ha prodotto tutto
ciò..
La
mia Kate pensa tutto ciò..
Se
avete voglia di lasciarmi un commento ne sarei felice..
Vi
avviso è nata di getto e non ho voluto nemmeno correggerla, non me la sentivo.
È spontanea e quindi mi scuso per eventuali errori o ripetizioni (alcune sono
volute).
Un
bacione!!!