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Autore: Sherlock_Watson    14/05/2012    1 recensioni
Leggere libri è fantastico. Ma non lo sarebbe ancora di più se questi libri ti "trasportassero" nella loro storia?!
Premetto che questa è la mia prima FF ed è stata scritta due anni orsono!
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: John Watson, Mycroft Holmes, Nuovo personaggio, Professor Moriarty, Sherlock Holmes
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Premessa: i pensieri della ragazza sono scritti tra due asterischi.
Quel giorno, non smetteva di piovere. Ero appena tornata da scuola, non sapevo cosa fare. Posai a terra il pesantissimo zaino, e mi sdraiai sul divano. *Cosa posso fare? Fuori piove, non si può uscire, la televisione non va per via del temporale..*. Mentre ero persa nella mia mente, un lampo illuminò la stanza. Mi spaventai per quello che sarebbe dovuto succedere dopo, cioè il fragore del tuono. Non potevo sapere come potesse essere, se forte o cauto. Poi però, dopo alcuni minuti, non si sentì ancora nulla. Mi alzai dal divano e salii le scale. Mi sedetti sulla scrivania ad osservare l’armadio pieno zeppo di libri. In particolare, il mio sguardo si posò su un libro dalla copertina bianca, con una scritta blu.. “Your Book”. *E questo? Non l’avevo mai notato! E’ anche in ottime condizioni.. uhm.. cos’altro mi resta da fare?!*. Non lo sfogliai nemmeno, per non rovinarmi le sorprese che poteva contenere. Così presi il libro e tornai in soggiorno per leggerlo.
Sfogliai la prima pagina molto delicatamente e.. BUM! Il rombo del tuono ruppe il silenzio che si era creato nella stanza e per lo spavento il libro mi scivolò, e mi tagliai con una pagina (che fortuna!..). *Oh, no! Ahi! Maledizione! I tagli della carta sono così fastidiosi..*. Avevo anche sporcato una pagina. Un piccolo schizzo del mio rosso sangue aveva colorato quella pagina bianca. Sarebbe rimasta un’impronta di me su quel libro. Così lo posai sul tavolino e mi alzai per andare in bagno a disinfettarmi. Ebbi un capogiro. Nella mia mente, sentii delle voci:
“Ti prego.. non dirgli nulla.. io sarò morto per lui.. così vivrà la sua vita senza pericoli, come voleva..”.
*Oh cavolo! Questo è davvero preoccupante! Che cos’era?! Sto impazzendo sul serio!*. Lavai la ferita e ci misi un cerotto. Tornai di nuovo sul divano e accomodandomi, afferrai il “Mio Libro”..
Cominciai a sfogliare le prime pagine ma.. il mio sangue non c’era più! (qui mi piacerebbe che vi immaginaste il motivetto inquietante di Law & Order! “Tan Tan!”).
“Ma com’è possibile??”. Sfogliai attentamente le prime pagine, dove avrebbe dovuto esserci quella piccola macchietta rossa, e mentre lo facevo, mi sorse una domanda in mente. *Perché le pagine sono tutte bianche?*. Già, in effetti, non vi era una sola parola.. e le pagine erano tante. All’improvviso, un tuono più forte mi fece sobbalzare, ma questa volta non mi tagliai: lanciai il libro per aria (chi non lancia un libro per aria quando si spaventa?..). Chiusi gli occhi, per aspettare che il rombo si dileguasse, e il libro mi cadde in testa (strano!). *Dannazione! Che dolore! Adesso.. mi fa male.. la..*. La mia testa cadde sul cuscino del divano, e mi addormentai. Non sognai nulla, o almeno, era un sogno così noioso che non lo ricordavo. Ricordo solo che quando mi svegliai ero sdraiata.. su una panchina. Aprii per bene gli occhi, no, li spalancai, perché cercando di capire il luogo in cui ero finita, guardandomi intorno, vidi un’incisione su una casa, che diceva “Baker Street”. *Mio Dio! Ma come diavolo ci sono finita qui??*. Mi alzai di scatto, e scesi dalla panchina. Restai ferma in piedi ad osservare la zona. Era tutto normale, tranne che per gli strani vestiti che indossava la gente e le dozzine di cavalli che gironzolavano per le strade. *Oh cielo! Sono finita nell’800! Ma com’è possibile?! Uff.. perché capitano tutte a me?..*. Mi incamminai verso l’unica meta che avrei saputo riconoscere. Infatti, svoltai l’angolo e vidi “IL” lampione. Quello con la famosa scritta “221 B”. Esatto. Volevo accertarmene. Mi avvicinai all’entrata, ma non feci nemmeno in tempo ad appoggiare la mano alla maniglia, che la vista mi si oscurò. Ero rinchiusa in un sacco. *Ehi! Ma cosa sta accadendo? Perché.. ahi!*. Ricevetti un colpo in testa. Ma si trattava solo di un brutto malinteso, infatti quando ripresi conoscenza, mi ritrovai accomodata in una poltrona vicino ad un caminetto. Non ero ancora perfettamente lucida, ma in quel momento si sentivano delle voci nella stanza:
“Ma chi diavolo è questa ragazzina?!”
“Io.. non ne ho idea..”
“Quante volte le ho detto di accertarsi di ciò che fa, Watson??!”
“Senta, io dovrei trovarmi a casa con mia moglie, o nel mio ambulatorio.. questa faccenda è affar suo..”
Udii quel nome: “Watson”. *No! Questo.. è davvero l’appartamento.. di Sherlock Holmes?! Ma tu guarda!..*. Mi sporsi dai braccioli della poltrona, e loro erano lì. Mi stavano guardando.
“Signorina, vuole spiegarci chi è e cosa ci fa qui?”
“Uh?! Oh.. veramente non so nemmeno io come ci sono finita qui..”
“Sciocchezze.. oppure.. lei soffre di amnesia?”
*Beh, di certo non posso dirgli che vengo dal 2011 e che la persona con cui sto parlando non esiste.. e va bene, stiamo al gioco.*
“Sì.. l’ultima cosa che ricordo.. è questa botta in testa..!”
“Oh! Watson! Poteva andarci piano, no?!”
“Ehi! Non avevo la benché minima idea di chi ci fosse in quel sacco.. beh, doveva esserci stato Moran al suo posto..” rispose Watson.
“Comunque.. ricorda almeno qual è il suo nome?”
“Uhm.. aspetti.. sì! Mi chiamo Nabiki..”
“Nabiki?! Nabiki.. tsk! Quale curioso ed affascinante nome!”
“Ehm, ehm..”
“Ma come mai è vestita in tal modo?”
*Cavolo! I vestiti! Non posso certo girare per la Londra dell’800 con addosso una maglietta e delle Converse.. anche se però hanno il loro fascino!*.
“Ehm.. non ricordo.. però mi sento a disagio.. qui sono vestiti tutti in modo.. diverso!”
“Oh non si preoccupi, signorina Nabiki! Watson si farà prestare degli abiti da sua moglie.. vero, John?” chiese al compagno.
“Uh?! Oh, sì.. naturalmente!”
“ABITI?? Non potrei indossare qualcosa da ragazzino? Non sono a mio agio con i vestiti lunghi..” dissi bruscamente.
Dopo alcuni sguardi equivoci, tutto si sistemò. Indossai i miei nuovi vestiti (una giacca che coprisse la maglia e un cappello alla “capostazione”..) e chiesi a Holmes il motivo dell’atto di Watson:
“Beh, in realtà.. pensavamo che ci fosse..”
“Sì??”
“Sebastian Moran. E’ un seguace del Professor Moriarty.. ed è il secondo uomo più pericoloso della terra, appunto dopo il Professore.. . Loro rappresentano una grandissima minaccia per tutta Londra, più per me forse.. e dobbiamo tenerci allerta. Se fossimo riusciti a catturare Moran, avremmo potuto ricattare Moriarty..”
Faceva discorsi molto lunghi e precisi, io li seguivo affascinata e molto attenta. Watson era in piedi, appoggiato alla finestra, mentre fumava una sigaretta. Ad un certo punto lo guardai in viso. Aveva un’espressione terrorizzata. Così, interrompendo Holmes, chiesi a Watson:
“Signor Watson.. che succede?”
“E’ qui..”
Holmes si girò di scatto verso il suo compagno.
“Moran?!”
“No, no.. James..”
“Oh santo cielo! Aspettate! Questa può essere la volta buona per poterlo catturare.. presto! Nascondetevi!”
Io mi strinsi nella poltrona da cui non mi ero mossa, che dava le spalle alla porta; mentre Watson si posizionò dietro alla porta. In quel momento pensai *Perché?! Tutto è diverso! Watson non dovrebbe essere qui mentre arriva Moriarty.. forse il mio arrivo ha scombussolato tutto!*.
Sentimmo i costanti passi delle scale, poi, senza nemmeno bussare, Moriarty entrò. Holmes si accomodò sedendosi al tavolo e prendendo il revolver dal cassetto. Quando entrò, mi spaventai, perché capii che tutto ciò che sapevo, poteva non servire a nulla. Poteva succedere di tutto in quel momento. Mentre pensavo, Holmes stava conversando con il suo ospite, ma quella conversazione durò poco, infatti quando mi voltai, Holmes era già afflosciato sulla sedia. Ammutolito. Io e Watson uscimmo dai nascondigli e ci avvicinammo a lui.



-tutti i diritti sono riservati ad Arthur Conan Doyle; storia scritta senza scopo di guadagno-
  
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