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Autore: _Graysoul    15/05/2012    8 recensioni
Scusa se potrei continuare all’infinito con tutte queste scuse. Ma forse la cosa di cui mi dovrei più scusare.. è che io mi sono innamorato di te, Harry Styles.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PREMESSA: Dedico questa... cosa, principalmente a una persona. A una persona che, lo ammetto, mi piace da tanto. So che non la leggerai mai, ma io te la dedico lo stesso.
Però la dedico anche a tutte le mie fantastiche amiche e amici del gruppo #bitch please. I SHIP LARRY STYLINSON. e #THEGAYSHAVEGAYESAGAIN. Vi adoro, sul serio, Siete la mia ragione di sorrisi. Siete sdfghjkkj, okay? Beh.. buona lettura!



E “Scusa” gli sussurro, senza riuscire a trattenere le lacrime che scorrono, bollenti, sulle mie guance, ormai bollenti anch’esse.
Harry alza lo sguardo, inchiodandolo nel mio e “Di cosa, Lou?” mi chiede, confuso. Preoccupato.
E lì potrei rispondergli di tutto. Tantissime scuse si sovrappongono nel mio cervello freneticamente, spingendosi l’un l’altra, cercando di farsi spazio ed emergere.

Scusa se quando ti sto vicino non posso a fare a meno di sentire il cuore che trabocca letteralmente di gioia; perché la tua sola vicinanza per me è come una droga. Peggio, forse. Non potrei davvero farne più a meno.
Scusa se i tuoi occhi, quei due smeraldi verdi, mi lasciano senza respiro. Quei due occhi dal verde disarmante, che cambiano tonalità a seconda del tuo umore. Che mi ipnotizzano. Che mi tranquillizzano e mi mettono in soggezione allo stesso tempo.
Scusa se adoro i tuoi ricci. Quei ricci stupendi che scompigli ogni cinque minuti, quasi come un tic nervoso. Quei ricci in cui non posso fare a meno di toccare, accarezzare, scompigliare.
Scusa se il tuo profumo mi fa venire le vertigini. Ma non quel profumo che compri sempre, quello che ti metti la mattina dopo la doccia e la sera prima di uscire. No. Il tuo profumo. Quel profumo troppo dolce e amaro allo stesso tempo (come te, del resto) che è imprigionato chissà dove nel tuo corpo; che mi avvolge ogni volta che mi passi accanto, ogni volta che mi abbracci, o semplicemente mi sta accanto.
Scusa se le tue labbra mi attraggono come un frigo attrae la sua calamita preferita. Quelle labbra dolcissime, magnifiche. Quelle labbra che sembrano siano state modellate da chissà quale dio troppo generoso. Quelle labbra che ho il santo privilegio di toccare, sfiorare, leccare, baciare.
Scusa se ogni volta che siamo più di un kilometro l’uno dall’altro mi sento perso come un cucciolo di Labrador abbandonato in autostrada.
Scusa se non riesco a trovare aggettivi abbastanza grandi e perfetti per descriverti.
Scusa se la tua risata mi rimbomba nelle orecchie senza abbandonarmi un secondo. Una risata che batte alla stragrande la Nona Sinfonia di Beethoven. Perfetta.
Scusa se ogni volta che pronunci il mio nome, mi corre un brivido, anche se minuscolo, lungo la schiena.
Scusa se ogni volta che ti sfioro dentro mi si appicca un fuoco che in confronto, l’incendio di Sodoma e Gomorra, era niente. E si propaga per tutto il corpo, inebriandomi.
Scusa se ormai sono più di due anni che mi annebbi la mente. Sì.. due anni. Da quel giorno ai cessi di X-Factor. Strano, eh? Ma che vuoi farci… ormai la mia mente è offuscata da una pesante nebbia che sussurra il tuo nome.
Scusa se ogni volta che vedo le tue labbra –o peggio, il tuo corpo- incollate a quelle di una qualsiasi persona che non sono io, provo un’invidia malsana. Qualcosa che mi lacera dentro, facendomi piegare in due dal dolore.
Scusa se le tue lacrime, per qualsiasi cosa siano causate, diventano poi le mie. Perché non posso vederti in lacrime. Non posso non offrirti tutto l’aiuto necessario per farti cancellare quelle gocce salate dalle tue guance perfette, anche a costo di doverle assaporare io, quelle gocce. Non m’importa.
Scusa se ogni volta che facciamo l’amore (perché per me è molto più che sesso) non posso fare a meno di amarti sempre di più. Amarti in un modo che penso sia proibito. Amarti più di ogni altra cosa a questo mondo. Amarti col cuore, con l’anima –che ti regalerei una,due, mille volte solo se tu me lo chiedessi.
Scusa se sono completamente perso dalla tua voce. Quella voce così calda, avvolgente. Quella voce che, quando intona una canzone o una qualsiasi stronzata commerciale, mi mette in subbuglio lo stomaco, facendo comparire al suo interno farfalle, conigli e pure giraffe, se è possibile. Quella voce che fa impazzire, che manda in totale confusione milioni e milioni di ragazzine… ma che poi manda nella confusione più totale anche me.
Scusa se non ho mai il coraggio di dirti queste cose. Perché io ho una paura, anzi, terrore. Ho terrore che tu possa respingermi. Ho terrore del tuo “no” secco. Ho paura che tu possa smettere di rivolgermi la parola dicendoti queste cose; perché io non potrei davvero più vivere senza la tua presenza. Ho una paura matta che il rapporto che stiamo coltivando possa spezzarsi di colpo, come un righello che viene sottoposto a una pressione troppo grande per la sua fragilità. E non posso davvero permettermi una cosa del genere.
Scusa se potrei continuare all’infinito con tutte queste scuse. Ma forse la cosa di cui mi dovrei più scusare.. è che io mi sono innamorato di te, Harry Styles.
Scusa se ti amo. Ti amo come non ho mai amato nessuno. Ti amo come … come... come non lo so, perché non esiste un paragone abbastanza grande, abbastanza infuocato, abbastanza…. Abbastanza tutto per descrivere quello che io provo per te. Semplicemente io ti amo alla follia. Tanto. Davvero troppo.

E ora mi ritrovo senza parole, senza scuse, mentre tu, con quei tuoi occhioni verdi –ora color prato- frughi nella mia anima. E l’unica cosa che riesco a risponderti è un “No, niente” sussurrato. Lo sussurro perché ho troppa paura che la mia voce possa tremare troppo, facendoti capire che c’è qualcosa sotto.
E tu resti in silenzio.
Forse hai capito. Forse hai capito che qualcosa c’è. Hai capito che qualcosa non funziona.
Ma fai silenzio lo stesso.
Ti avvicini solo e premi quelle labbra, quelle labbra perfette, sulle mie, tremanti.
E tutte quelle scuse, che fino a poco fa si affollavano, si spingevano, urlavano nel mio cervello, tacciono. Si tranquillizzano a seguito di quel semplice contatto. Quel contatto per cui io perdo sempre la testa, facendomi dimenticare di tutto.
E capisco. Capisco che sarà sempre così. Capisco che non riuscirò mai a dirti tutto in faccia perché sono troppo egoista e non posso permettermi di perderti.
Ma forse mi va bene così.
E cerco di non pensarci, per l’ennesima volta, mentre la tua lingua gioca a rincorrersi con la mia, facendomi infuocare l’anima di un amore destinato a essere schiacciato dal peso della paura.

Va bene, eccoci. Ammetto che ho un groppo in gola assurdo. Ma facciamo finta di niente.
Spero davvero che vi sia piaciuta, e grazie per averla letta!
A presto, Clara.

  
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