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Autore: AlyssFleur12    06/12/2006    5 recensioni
Harry, Pansy, Draco, Ginny, Ron, Hermione e altri studenti verranno coinvolti in uno spettacolo e si dovranno improvvisare attori di teatro. Ne scaturiranno milioni di situazioni assurde e qualcuno si innamorerà...
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Pansy Parkinson | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Teatro a Hogwarts



Prologo

-Ragazzi e ragazze, benvenuti ad un nuovo anno ad Hogwarts.- disse Silente spalancando le braccia in un gesto plateale –quest’anno sarà sicuramente migliore dello scorso per l’assenza del terrore causato da Voldemort negli scorsi, e per questo sappiamo benissimo chi ringraziare.- Harry Potter abbassò la testa imbarazzato vedendo che Silente lo guardava di sottecchi.-Perciò- continuò il vecchio preside –quest’anno la nostra scuola ha deciso di ospitare un’iniziativa molto impegnativa ma a mio parere istruttiva.-Nella sala calò il silenzio. Anche i serpeverde si zittirono per ascoltare incuriositi le parole di Silente.-La compagnia teatrale «Skeleton’s Gumballs» vi insegnerà a recitare aiutandovi a preparare uno spettacolo teatrale interpretato interamente da voi studenti di questa scuola. E adesso la parola al signor Marvel.-
Avevano già ricominciato ad alzarsi alcuni rumori dalla sala grande ma l’arrivo del signor Marvel li placò tutti.
Sembrava un ragazzo cresciuto troppo in fretta e dall’aria un po’ malaticcia: sicuramente non arrivava ai trent’anni ma aveva l’aria stanca di un cinquantenne, i lunghi e scuri capelli spettinati incorniciavano il viso dal colorito pallido e i grandi occhi neri cerchiati da occhiaia guardavano spaventati la sala.
Le sue dita lunghe e affusolate entrassero una bacchetta magica dalla tasca della veste scura e dopo aver pronunciato l’incantesimo sonorus finalmente parlò.
-Buonasera a tutti- disse con una voce fin troppo sicura e profonda per il suo aspetto –mi chiamo Micheal Marvel ed io e la mia compagnia teatrale siamo qui per insegnarvi a recitare, a meno che non lo sappiate già fare, ovviamente.-
Un sorriso un po’ imbarazzato gli illuminò il viso e sembrò davvero troppo giovane, mentre si girò e fece un cenno a qualcuno.
Sei persone salirono sulla pedana di legno distribuendosi equamente ai lati di Marvel e una donna con un lungo abito nero e una crocchia prese la parola.
-Buonasera, cari ragazzi- disse con aria teatrale facendo un piccolo inchino –mi chiamo Penelope Marvel e questi sono rispettivamente Calvin, Colin, Miriam, Marty, Brian e Andrea.-
Un ragazzo con i capelli rasta sorrise e quello accanto a lui fece un piccolo cenno con la mano, le due gemelle fecero un inchino con aria ironica e un ragazzino coi capelli rossi abbassò lo sguardo. L’ultima, particolarmente giovane e magra, con un fisico assolutamente privo di forme, sorrise salutando con aria un po’ troppo entusiasta e Penelope le lanciò un’occhiata di rimprovero per poi continuare a parlare.
-Domani, dopo la fine delle lezioni, si terranno i provini per le parti principali a cui potranno partecipare solo gli alunni dal terzo anno il su. Chi non verrà scelto e chi non ha l’età adatta potrà comunque partecipare aiutandoci con i costumi e tutto quanto. E ora consumate pure con gioia il vostro pasto.-
Qualcuno ridacchiò per il curioso modo di esprimersi della donna e quasi tutti si buttarono sul cibo chiacchierando animatamente a proposito della novità.
-voi parteciperete ai provini?- chiese Ginny servendosi un po’ di patate arrosto.
-ma certamente! Mi sembra un’iniziativa davvero fantastica, nonostante potrebbe forse un po’ influenzare il nostro impegno nello studio…- disse Hermione entusiasta.
-io no- disse Harry scuotendo la testa –non voglio certo mettermi in mostra-.
Ron, Ginny e Hermione si guardarono senza dire niente: nessuno voleva certo incitare Harry a partecipare ai provini in quanto le sue capacità teatrali erano sicuramente dubbie.
-Ginny, allora mi accompagnerai tu?- chiese Hermione.
-perché, non potrei accompagnarti io?- disse Ron alzando le spalle e arrossendo appena.
-tu?!- domandò incredula Hermione –hai intenzione di partecipare a quei provini?-
-tu sei convinta che io sia un incapace e che non riuscirei a passarli, non è vero?-
Harry sospirò e cominciò a mangiare. Avevano già ricominciato a litigare.
-che cosa magnifica- disse Daphne Greengrass contenta –non vedo l’ora che sia domani per partecipare.-
Pansy e Draco la guardarono con un misto di compassione e sconforto.
-che c’è? A me sembra una buona idea…-
-Daphne, è una cosa ridicola. Sono quattro o cinque raccattati messi lì per adulare Potter e tutti gli altri grifondoro. Non ti prenderebbero neanche se tu fossi bravissima solo per il fatto che sei serpeverde e non sei famosa.- spiegò Pansy stancamente gesticolando con la forchetta mentre Draco annuiva.
-dici, eh? Secondo me è che pensi di non essere abbastanza brava da essere presa e quindi non vuoi che nessuno di noi partecipi…- la stuzzicò Daphne tranquilla.
-questa è un’emerita cazzata, Daphne. Io sono bravissima. Solo che non mi va di andare lì a ridicolizzarmi insieme a quel branco di buonisti di merda.-
-se è vero che sei così brava vai lì e faglielo vedere. Vai lì e mostra al mondo quanto i grifondoro siano incapaci e cretini. E se ti prendono semplicemente rifiuta la parte.-
Pansy guardò Daphne negli occhi. Quella era una sfida o che?
-Pansy, mi stupisci. Hai paura?- chiese l’altra alzando le sopracciglia in una finta espressione di stupore.
Pansy scoppiò a ridere.
-domani vedrai quanto ho paura.-
Daphne guardò compiaciuta l’amica e cominciò a mangiare. Aveva giocato d’astuzia e aveva trovato qualcuno che l’accompagnasse.
-Draco, tu vai?- domandò Blaise.
-stai scherzando, spero.- rispose Draco senza neanche alzare lo sguardo dal piatto –diciamo che non andrei lì neanche se Potter si comprasse un ukulele e venisse qui in mutande a suonarmi una canzone d’amore, ok?-.
Tutti scoppiarono a ridere e Blaise sorrise senza dire niente. Quello era certamente un sì.
Dopo cena Harry cercò di salire ai dormitori senza farsi vedere dai serpeverde, ovviamente invano.
-ciao San Potter. Il nostro eroe è pronto per i provini di domani?- disse Pansy ossequiosa.
Ginny tirò Harry per la manica della camicia e lui abbassò la testa seguendola.
-stasera non puoi scopare con la Weasley: domani sarai a pezzi e non riuscirai a dare il meglio della tua meravigliosa personalità, Potter. Anche perché probabilmente un solo rapporto sessuale al giorno ti stancherebbe così tanto da non poter alzarti dal letto per una settimana…-
Harry si fermò. Ginny lo guardò implorante mentre Ron e Hermione salivano le scale velocemente.
-per tua informazione, Parkinson, non ho nessuna intenzione di partecipare ai provini di domani.- disse cercando di moderarsi. Non voleva assolutamente guai con una caposcuola il primo giorno, ma ovviamente lei stava facendo di tutto per provocarlo.
-tanto lo prenderebbero anche se non partecipasse, Pansy. Lui è una celebrità.- ridacchiò Draco.
-andiamo Harry, ti prego.- disse a bassa voce Ginny.
-Malfoy, io sono sicuro che nessuno prenderebbe te neanche se fossi l’unico ragazzo di Hogwarts.-
-è bello che tu dica le cazzate con aria così convinta, Potter. Aggiunge un che di ridicolo alla tua già abbastanza penosa persona.- disse Pansy guardandosi le unghie. Draco le fece cenno di stare zitta, con aria improvvisamente stupita, e si avvicinò a Harry.
-come hai detto, Potter? Pensi che non prenderebbero me?- chiese Draco.
-Harry, io vado.- disse Ginny guardando un po’ preoccupata la situazione per poi camminare velocemente via.
-ho detto proprio così- rispose Harry sicuro.
-pensi di essere tanto bravo, Potter? Di saper fare tutto e che gli altri siano un branco di incapaci? Beh, non è affatto così. E domani te lo faranno vedere.- disse Draco.
-ma lui non verrà, Draco. Ha paura di rendersi così ridicolo che la gente si vergognerà a conoscerlo.- aggiunse Pansy.
-un momento, Malfoy: hai detto “faranno”? Quindi tu non farai assolutamente nulla, giusto?- ridacchiò Harry.
-volevo dire “faremo”. E comunque quello che faccio non è affar tuo, Potter. Mettitelo in testa.- disse Draco per poi scendere le scale.
-hai visto? Non è stato necessario nessun ukulele.- sussurrò Blaise a Daphne.
Il giorno seguente ogni ragazzo si fece il proprio orario scolastico in base alle materie che aveva deciso di scegliere, e quasi nessuno pensò più ai provini fino all’ora di pranzo.
Ron aveva guardato male Hermione per tutto il giorno e aveva pure stroncato la flebile richiesta di pace da parte della ragazza. Harry stava seriamente iniziando a pensare che Ron fosse la persona più orgogliosa e permalosa che conoscesse.
Pansy si stava vagamente pentendo di aver ceduto alle provocazioni di Daphne e Draco aveva risposto malissimo a quelle due o tre persone che avevano scherzato chiedendogli se per caso fosse davvero venuto Potter in mutande munito di ukulele a convincerlo.
Verso le tre e mezza cominciò a crearsi un po’ di scompiglio. Mancava solo mezz’ora all’inizio dei provini e tutti quelli che volevano partecipare stavano finendo di prepararsi per dare il meglio di loro stessi.
I Skeleton’s gumballs stavano montando una pedana di legno e Silente sorvegliava il tutto con aria compiaciuta.
Un quarto d’ora più tardi nella sala comune di grifondoro Hermione stava facendo apparire dei canarini cercando si scaricare la tensione e Ginny si spazzolava i capelli tranquilla. Harry entrò dai dormitori con fare nervoso e si diresse verso il buco dietro il ritratto.
-dove vai, Harry?- chiese Hermione un po’ allarmata.
-a comprarmi un ukulele- rispose irritato Harry –perché, non si vede?-
-oh Harry, non vorrai andare a quei provini solo perché quell’imbecille di Malfoy…?- chiese Ginny premurosa sembrando molto sua madre.
-no Ginny, te l’ho detto, vado a comprarmi un ukulele.- replicò Harry nervoso e uscendo sbattè il ritratto provocando lamentele da parte della signora grassa.

  
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