*Autore: margherota
*Titolo: Oh capitano, mio capitano
*Capitolo: Debolezza
*Fandom: Kuroko no Basket
*Personaggi: Kise Ryota, Kasamatsu Yukio
*Generi: Introspettivo, Sentimentale
*Avvertimenti: Shonen ai, What if...?, Flash fic
*Rating: Giallo
*Prompt: Kuroko no Basket, KasamatsuKise, Punto debole
*Dedica: A quell'altra santa donna che è la Danna, a cui piace questa coppia (L)
*Note: Terza KasaKise :D non ho sinceramente idea se la serie continuerà, ora come ora mi fermo qui XD
Buona lettura (L)





-Kasamatsu senpai, non capisco perché ti arrabbi tanto...-
Nello spogliatoio della palestra, i due ragazzi si stavano preparando per tornare a casa dopo ore e ore di lezione e un supplemento di allenamenti massacranti. Come al solito, Ryota si stava lamentando del fatto che, a discapito del mondo che lo amava, il capitano della squadra Yukio Kasamatsu gli usasse spesso e volentieri violenza fisica. E rimarcando quel concetto, il ragazzo più grande gli diede un colpo sulla spalla, strillandogli addosso.
-Kise, idiota! Dovresti smettere di comportarti come uno scemo e cercare di essere serio, ogni tanto!-
Si vedeva che aveva addosso la voglia di elencargli, uno a uno, tutti gli episodi che sarebbero stati perfettamente da esempio per la sua causa, massacrandolo per una volta anche in maniera verbale. Ma Kise non ci fece troppo caso e continuò la sua lagna.
-Ma io sono serio, serissimo! Non c'è persona più seria di me!-
-Oggi durante l'allenamento mi è sembrato il contrario!-
-Beh, devi pur ammettere che il coach è veramente severo...-
Altro pugno, altro guaito di dolore estremo – combinati a quella maniera sembravano quasi perfetti nel modo in cui uno riceveva e continuava a istigare e l'altro dava e aveva una forza sempre rinnovata dall'irritazione.
-Stupido, non si tratta di questo! Sei tu che prendi la cosa troppo alla leggera! Non ti si può mai dire niente che subito tu sbuffi e tenti di ritrattare!-
Sbuffò e gli diede le spalle per andare quindi a sistemare le ultime cose nella propria borsa. Era incredibile come quel ragazzino, da solo, gli desse tanti grattacapi.
-Arriveremo primo o poi a doverti ricattare, per ottenere qualcosa da te!-
-Sarebbe fin troppo crudele una cosa simile! Potete gestire il mio punto debole come vi pare e piace!-
Kasamatsu lo guardò scettico, avendo già sotto braccio la propria sacca chiusa: era tutto pronto per lasciare quel posto.
-E quale sarebbe il tuo punto debole, sentiamo!-
Kise sembrò sorridergli con lo sguardo, in un'espressione che usava spesso quando doveva ammaliare le persone.
-Ma senpai, è naturale: sei tu...-
Per un attimo Yukio pensò davvero che lo stesse prendendo in giro – l'attimo successivo capì con terrore, sorpresa e meraviglia che era fin troppo serio. E quindi, prima di andarsene, gli diede un altro pugno che lo stese senza la minima pietà.
-Vedi perché dico che sei idiota? Idiota, Kise idiota!-