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Autore: _Ash    16/05/2012    6 recensioni
Ecco a voi lo scontro tra due delle menti del "crimine" il ladro dalle ali bianche Kaito Kid contro l'inafferrabile Lupin!
per di più un serial Killer sta eliminando varie persone con una caratteristica in comune...e il nostro Conan avrà un bel da fare!
Niente è come sembra...
una sfida all'ultima magia! chi vincerà?
Genere: Azione, Comico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Detective Boys, Nuovo personaggio, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti | Coppie: Kaito Kuroba/Shinichi Kudo
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Kid, Lupin e Conan

 
I tre si ritrovarono sul tetto dell’immensa Villa, ormai andata a fuoco.
 
Intanto qualcuno di sotto stava tentando di spegnere il fuoco che ormai stava inghiottendo tutta la villa.
“perché i vigili del fuoco ci mettono tanto?” urlò esasperato Nakamori
“Takagi!” urlò contro l’ispettore Megure
“hanno detto che hanno difficoltà date le strade di montagna…” si giustificò il povero agente.
Agasa e gli altri guardavano impotenti la villa andare in fiamme, e la polizia fu costretta a far indietreggiare gli ospiti per paura che qualche pezzo potesse cadere sopra di loro.
 
“ridammi subito quel vaso!” ringhiò Lupin al ladro bianco.
Lui gli fece la linguaccia.
“bene bene, ma che bella scenetta..” una voce che i due ladri riconobbero spuntò da dov’erano arrivati i tre malcapitati.
“vedo che siete riusciti a recuperare il vaso…” disse la solita voce roca.
I tre rimasero a fissarlo stando sull’attenti.
Una vampata di fuoco per poco non arrivò lì vicino a loro. Il vento stava spingendo l’incendio verso di loro e ben presto il caldo fu soffocante.
A poco a poco comparvero altre sagome, tutte vestito di nero ed armate, le armi puntate su tutti loro.
‘cidenti, non miero accorto della loro presenza’
“siete stati gentili ad aprirci la strada fin qui…”
“Ho be, non volevamo che ti stancassi troppo. Sai com’è la vecchiaia…” scherzò Lupin. L’uomo fece cenno a uno dei suoi uomini di sparare, ma Lupin evitò agilmente il colpo. Ringraziò di essere così magro.
Conan lo guardò ancora più arrabbiato.
“voi tre…devo dire che mi avete dato del filo da torcere. Su, consegnatemi il vaso…e vi lascerò andare.”ma un ghigno sul suo viso fece capire che non erano certo quelle le sue intenzioni. L’uomo si avvicinò ai tre che indietreggiarono. Finalmente riuscirono a vedergli il viso. Un ghigno orrendo, gli occhi da assassino spietato.
“prendenteli!” gli uomini dietro di lui andarono alla carica e i tre si prepararono ad affrontare ognuno il proprio avversario.
Due si scagliarono contro Lupin e questo tirò fuori la pistola e ne colpì uno di striscio. L’altri saltò il suo compagno a terra, fece per colpirlo con una spranga, ma Lupin scartò di lato e gli tirò un bel calcio sul viso e questo cadde a terra.
Altri tre si scagliarono su Kaito, uno cercò subito di sparargli con la pistola, lui agilmente si acquattò,fuggendo al proiettile e lo colpì in pancia. Il secondo gli fu subito addosso e il ladro con tutta la forza che aveva lo caricò sopra di lui per poi buttarlo giù dal tetto e il poveretto finì in mezzo ad un albero, lontano dall’incendio. Il terzo stava già mirando col mitra, così Kid saltò in aria, prese una delle bombe, la fece esplodere e sparì nella col trina di fumo. L’uomo disorientato si fermò e Kid lo colpì da dietro.
A Conan gli si scagliarono in due, uno lo colpì con una delle freccette dell’orologio, l’altro cercò di prenderlo, ma Conan con un salto riuscì a schivarlo, attivò in un attimo le superscarpe e gli tirò un calcio sotto il mento. Vide volare via due denti e anche questo cadde a terra.
L’uomo non sel’aspettava e il suo viso divenne una maschera rosso,per passare al porpora, in un espressione indecifrabile.
Erano tutti affannati e il caldo, l’umidità si facevano sempre più pesanti.
“sei tu…” iniziò Conan, rivolgendosi a quest’ultimo. “il serial killer che imperversava su Tokyo, vero?”
lui sputò per terra.
“lo sapevo. L ho capito quando ho visto i tuoi uomini aggirarsi per la villa armati, addirittura di fucile.”
..ha si?”
“certo, e le dirò di più…l ho capito anche dal comportamento di questi due…” e indicò Kid e Lupin che assistevano indisturbati e sentendosi chiamati in causa, cominciarono a fischiettare, guardandosi in giro.
“dalla lettera di Kid e da una frase di Lupin detta poco fa dentro la grotta.
 
“quel Black Boss come minimo mi deve la vita!”
 
Non era più una sfida tra loro due, ma ben sì, una sfida per la vita. Poi ovviamente l ho capito quando ho messo KO i due uomini che aveva messo alle costole sia a me che a lui.” Indicò con un cenno Lupin.
“in più, dopo aver fatto fuori l’ultima vittima, non ha più colpito e questo mi ha fatto riflettere e giungere ai miei sospetti: lei voleva eliminare anche Kid e Lupin, altrimenti non si spiega il suo silenzio durante questa settimana…”
“complimenti ragazzino. Lo sapevo fin dal principio che mi avresti messo i bastoni tra le ruote, sapevo che non ti saresti fatto fuggire l’occasione di batterti di nuovo con Kid il ladro e di farti fuggire una nuova preda più succulenta. Vi ho fatto pedinare tutti per tenervi sotto controllo, ma tu hai messo fuori combattimento i due miei scagnozzi, uno addirittura ben due volte.!”
Questa volta una vampata di fuoco li raggiunse e tutti cercarono ci coprirsi per non essere infiammati.
E in quel momento lo vide. Forse fu un caso, fu grazie a quella vampata che Conan se ne accorse. Su un albero c’era u cecchino, il fucile puntato contro di loro. Si girò verso i due ladri e vide che sul petto del ladro Kid c’era un puntino rosso.
Il Boss se ne accorse e urlò “spara!!” e il colpo partì.
Fu in un attimo. Conan si lanciò verso Kid e con un salto arrivò fino al ladro.i due caddero a terra.
Il Boss rideva, una risata malefica
“e ora muori Lupin!” ma lui fu più veloce, sparò al Boss, che cadde a terra stramazzando e anche il cecchino cadde a terra dall’albero.
‘grazie Gighen’ lo ringraziò
Kid si alzò con Conan in braccio. Si accorse che era ferito.
“Hey…Conan?” lo chiamò spaventato.
Il bambino gli sorrise, la fronte imperlata di sudore, gli occhi stanchi e il respiro affannoso.
“hai visto…ora siamo pari…”  Poi cadde semi-svenuto tra le sue braccia. Gli fece tenerezza.
In quel momento arrivarono i vigili del fuoco che si misero subito al lavoro per spegnere l’incendio.
Kid si alzò, prese il bambino in braccio e si girò verso Lupin.
“tieni…” così dicendo gli porse il vaso. Il suo sguardo era nascosto dal cilindro bianco.
Lupin sorrise e, capendo come doveva sentirti il suo rivale lo rifiutò
“Non è divertente così…. Ma la prossima volta vincerò io, stanne certo!”
il vento si alzò e apparve un elicottero guidato da Gighen. Lupin salì per la scaletta e sparirono in mezzo alle nuvole.
Poi tutto fu confusione. Sentiva delle voci, urla…Ran.
Ran lo guardava e…piangeva…
‘Non piangere Ran…sono qui…’ voleva dirle, ma la stanchezza era troppa. Sentiva come se fosse cullato, poi passò tra le braccia di Ran, la quale continuava a piangere…
poi, buio.
 
La stanza era deserta, le tapparelle rivelavano qualche raggio di sole che avido voleva entrare.
Sul letto, un bambino, un pigiama verde e delle bende intorno al  corpo.
Aprì gli occhi pian piano e all’inizio vide tutto annebbiato.
‘dove sono?…cos è successo?’
pian piano i ricordi affiorarono. La villa, il vaso da proteggere, il fuoco, la sparatoia e il cecchino…Ran!
cercò di alzarsi ma una fitta alla costola lo costrinse a fermarsi e a ritornare sdraiato.
Si girò e sul comodino vi era qualcosa di luccicoso.
Il vaso d’oro con i fiori era lì, davanti a lui. Conan sbarrò gli occhi e vide che sotto sporgeva un biglietto
 
“Dai tuoi ladri preferiti!
Buona guarigione!”e due disegnetti buffi di Kid e Lupin che si abbracciavano e facevano l’occhiolino.
‘he he…’ tirò un sospiro e chiuse gli occhi.
Poi, un fruscio.
Un tenero vento gli accarezzò la frangetta e il bambino aprì piano gli occhi.
Sulla finestra, accovacciato, si stagliò una figura inconfondibile, cilindro e cappello bianco, il mantello svolazzante.
“Sei vivo, piccolo Detective?”
Conan, sorpreso, cercò di alzarsi e ci riuscì con fatica.
“lo sai, sei stato fortunato, il proiettile ti ha colpito una costola.” Gli disse con gli occhi chiusi. Kid si sentiva un po’ in colpa, ma non voleva mostrare troppo i suoi sentimenti verso quel Bambino.
Mantieni sempre la faccia da Poker. L’ultimo insegnamento di suo padre.
“che ci fai qui?” gli chiese sorpreso. “e come hai fatto ad entrare se..” ma s’interruppe, ora Kid lo guardava negli occhi, più serio che mai. Entrò nella stanza con una tale leggerezza che non sentivano nemmeno i suoi passi. Pian piano si avvicinò al letto del bambino, s’inginocchiò e con una voce dolce gli disse
“sono qui per ringraziarti, Piccolo. Un gentiluomo ringrazia sempre, quale io sono.” Poi, senza dire nient’altro si voltò e volò via dalla finestra.
Conan si sentì lievemente in imbarazzo, poi la porta si aprì e vide il volto preoccupato di Ran, la quale vedendolo sveglio, iniziò a piangere e gli corse incontro, stringendoselo per bene.
“Conan!piccolino, come ti senti?” gli chiese preoccupata. Dietro di lei c’erano Goro, il Dottor Agasa, e i giovani detective.
Tutti rimasero pietrificati, vedendo il vaso del Duca,così chiamarono subito Megure che arrivò.
L’incendio alla villa era stato spento, ma l’edificio era un cumulo di ceneri. La banda del Black Boss venne arrestata e Lupin e Kid erano fuggiti.
“scusate, ma come sono sceso dal tetto io?”
Ran lo guardò con sguardo dolce e gli raccontò:
 
Kid scese dal tetto col suo aliante scuro in volto. Appena vide Ran, atterrò e gli passò il piccolo Conan, ferito, sanguinante.
Ran era sorpresa e lievemente imbarazzata a trovarsi di fronte a Kaito Kid, poi vide il piccolo bambino ferito e la sua attenzione ricadde tutta su di lui.
 Gli agenti circondarono il ladro, ma lui sparì in una nube di fumo prima che potessero catturarlo, senza lasciare traccia.

 
Poi si misero a chiacchierare tutti allegramente e il senso di inquietudine di Conan svanì. Era grato al ladro Gentiluomo di avergli salvato la vita e glie ne fu ancora di più per avergli riportato il vaso e il bigliettino, il quale lo nascose sotto il cuscino. Ne fu felice proprio come un bambino.




   
 
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