Forbiddendesire

 

Un popolo talmente ostile e propenso alla guerra, non può pensare ai sentimenti. Futili e odiosi sentimenti come l’amore, l’amicizia. Neanche a pensarci. Solo perdite di tempo. Pur tuttavia, anche i Saiyan, sono creature umane. E hanno bisogno anche di queste idiozie.

Notte.

Una fredda notte priva di Luna. Due giovani Saiyan la osservano stanchi e spossati dal balcone della loro abitazione. Uno dei due, poggia le nude braccia sul freddo metallo della ringhiera e inspira l’aria contaminata del pianeta. “ Com’è andata oggi? “ chiede il secondo Saiyan arrivandogli alle spalle. Il moro si volta, degnandolo di un lieve sguardo annoiato “ Noiosa giornata come sempre..ormai sembra che solo alla tua squadra viene riservata la parte divertente. “ afferma facendo ghignare l’altro. “ Beh, abbiamo il principino, mi sembra ovvio “ posa anch’egli le braccia nude sulla ringhiera dando le spalle al panorama e mandando la testa all’indietro. I lunghi capelli corvini vengono accarezzati dall’aria gelida, procurando una piacevole sensazione al Saiyan che sorride ad occhi chiusi rilassato. “ Già. “ esclama l’altro scrutandolo. Nonostante sia il figlio di una terza classe, Radish sfoggia sempre quella sicurezza e maliziosità che in pochi riescono a trasmettere. Ciò, fa da un certo periodo incuriosire Turles; si conoscono da poche settimane, tuttavia non hanno mai litigato. Una ventata gelida, fa perdere i pensieri al giovane che distoglie lo sguardo per via dei capelli sul volto. Radish riapre gli occhi guardandolo divertito “ Oh, il signorino ha paura del vento? “ lo prende in giro dolcemente. Turles, essendo molto permaloso e testardo come la maggior parte dei Saiyan, lancia un’occhiata gelida al compagno che scoppia a ridere “ Cosa ridi, terza classe?! “  ringhia. Radish ghigna maligno “ Senti chi parla. Sottoposto. Almeno io sono al fianco del Principe. Tu ad un branco di inetti!” Turles lo afferra per il colletto della battle suit “ Chiudi quella boccaccia Radish!!” ringhia minaccioso stringendo le mani. Il Saiyan torna serio per poi stamparli un forte bacio sulle labbra. Turles sgrana gli occhi lanciandolo contro la parete della casa e pulendosi la bocca con il braccio. Ansima per poi iniziare il delirio “ MA COME OSI LURIDO VERME?! COME HAI OSATO?!!” grida. Radish osserva il pavimento senza rispondere. Con sguardo succube e rassegnato. Turles si avvicina afferrandolo nuovamente per il colletto, facendolo sbattere contro il muro e gemere debolmente “ HAI UNA VAGA IDEA DI COSA MI HAI FATTO? EH? “ “..ho chiuso la mia boccaccia, Turles “ sussurra serio, freddo. Privo di qualunque stimolo. Non l’aveva mai visto così..sembrava svuotato. Lo guarda leggermente preoccupato per poi riprendere l’aria da furioso “ NON PRENDERMI IN GIRO!” gli tira uno schiaffo in pieno volto trattenendo le lacrime dalla troppa rabbia. “ Sei solo…un vigliacco. Un lurido verme che non è ancora riuscito a comprendere la sua razza. NOI SIAMO SAIYAN, NON RAMMOLLITI!!” grida. Radish si posa una mano sulla guancia rossa e stringe un pugno per poi voltarsi e ringhiare. Tira un calcio in pieno stomaco a Turles facendolo inginocchiare davanti a se, con occhi sgranati e sangue dalla bocca. “ Ti credi tanto guerriero Turles? TI CREDI PIU’ IMPORTANTE DI ME?! SEI ANCHE TU UN LURIDO VERME SOTTOPOSTO DI QUESTO PIANETA. NON ESISTE PIU’ VEGETA, NON ESISTE PIU’ IL NOSTRO RE. ESISTE SOLO LA RABBIA, L’INDECENZA. NON SIAMO PIU’ GUERRIERI, SIAMO VERMI, SIAMO SOLO VERMI!!” grida furioso inginocchiandosi anche lui, sbattendo i pugni sulle mattonelle spaccandole e facendoli sanguinare. Turles, ripresosi dal calcio, osserva per la prima volta quelle calde lacrime scendere dal volto impassibile del compagno. Si alza, barcollando leggermente e posa una mano sulla sua schiena. Radish continua a singhiozzare; la disperazione, tenuta segregata nella sua mente per tutto questo tempo, sta uscendo sottoforma di quella che per lui è una debolezza. Turles si abbassa, stringendolo forte a se, facendogli affondare il volto bagnato nel suo petto coperto dalla battle suit. Il ragazzo si aggrappa disperato. “ Calmati Radish…calmati “ sussurra trattenendo le lacrime rabbiose. “ Perché Turles..perché, non possiamo..?” sussurra aprendo gli occhi senza però guardarlo. Il Saiyan volge lo sguardo al cielo nuvoloso " Hai cercato in me l'amore. Quell'assurdo sentimento che, un guerriero come me, non potrà mai concedere. Figuriamoci ad un uomo. Siamo entrambi dei miseri sottoposti, accecati dal rimorso di non aver fronteggiato l'uomo che ha distrutto il nostro mondo. Come potrò mai amarti? Come potrò mai, trovare il tempo, di amare un mio compagno?" Radish ascolta le crude parole dell’altro  " L'amore, non ha bisogno di occhi. L'amore, ha bisogno di labbra calde e movenze sinuose. Il tempo, è l'illusione che permette all'amore di essere coltivato come bruciato. "  e detto ciò, alza il volto, afferrando delicatamente quello dell’amico e guardandolo con uno sguardo..dolce. Quasi infantile. Sofferente tuttavia. Turles arrossisce ricambiandolo “ Che testone..” sussurra. Stavolta, sono le sue labbra a catturare quelle del ragazzo. Il bacio, dura qualche istante, per poi essere interrotto  seguito da una fredda ventata. “ Troverò quel tempo Radish..” inizia. Il Saiyan alza un sopracciglio “ Troverò il tempo di amarti e non ti lascerò mai solo..dobbiamo essere forti. Non serve sprofondare nel baratro della disperazione. “ Radish arrossisce, sorridendogli  tornando tra le sue braccia. Il cielo mostra la prima stella, dopo tanto tempo.