Ok, è la mia prima ffiction, quindi non uccidetemi >_<. mi piacerebbe sapere come vi sembra, quindi ringrazio in anticipo chi recensirà, o anche un messaggio privato. Se volete insultarmi, prego x'D. Buona, spero, lettura:)







Harry ha visto Voldemort nella sua testa, ti sta cercando, salvati Severus.
Lo hai sempre saputo, hai sempre avuto paura della tua morte.
Sapevi che rischiavi la vita ogni giorno; facevi il doppio gioco: un giorno spia dell’ordine, un giorno fedele mangia morte. E tutto questo ti terrorizzava. Ma ormai sapevi mascherare i tuoi sentimenti, sapevi che una minima espressione del viso avrebbe potuto tradirti, rovinando tutto. E facevi tutto questo per amore. Mi hai sempre detto che lo facevi per una donna, perché l’avevi amata, l’amavi e l’avresti amata per sempre, ma l’avevi mandata alla morte. E mentre mi raccontavi questo facevi l’amore, o sesso, con me, dicendomi che ti ricordavo lei. E a me bastava questo: mi bastava la tua insopportabile ironia in classe che la notte si trasformava in dolcezza. Mi bastava averti accanto, dormire con te, anche se non sarei mai stata importante come quella donna. “Giglio” la chiamavi, non avevi il coraggio di dire il suo nome, ti sentivi in colpa.
Ora sto correndo, sto venendo a cercarti, voglio salvarti. Tu non hai mai ucciso Silente, lo so, non ne saresti mai stato capace. Io so che non ci avresti mai traditi, so il perché. Il “perché”, il nome che mi hai dato al sesto anno, prima di salire sulla torre di astronomia e macchiare il tuo sangue di un nuovo omicidio: “ora sei tu il perché”. Cinque parole, che ho portato con me per tutto il viaggio, cercando di capirne il significato. Ma ora che sto arrivando a te, col cuore a mille per la paura di perderti, capisco quelle parole: “Giglio” non c’era più nel tuo cuore, o forse si, ma io ero in un punto più alto.
Harry è entrato, io non ho capito cosa è successo. Lo seguo, ho bisogno di vederti. Sei a terra, appoggiato al muro. Il collo completamente lacerato, e tu, con poche forze che cerchi di bloccare l’uscita del sangue. Non era questo che volevo vedere.
Inizio a piangere, so che non ci sarai ancora molto, l’ho capito, la mente so- tutto- io non cambia mai. Ma non riesco a stare lì, lontana da te. Sposto Harry, ti vengo quasi addosso, e ti do un lieve bacio sulle labbra. L’ultimo bacio, l’ultimo momento per dimostrarti quanto ti amo. E tu, con le labbra sulle mie, sospiri: “perché.” E dopo i tuoi occhi diventano vitrei, ti accasci fra le mie braccia. Non vedo più, le lacrime rendono tutto sbiadito. Esco da quella stanza, incurante di Harry e Ron che continuano a spostare lo sguardo tra me e te, increduli e dispiaciuti. Harry ha preso i tuoi ricordi, capirà il mio comportamento, ma non mi interessa, voglio solo gridare, distruggere tutto, uccidere Voldemort. Ma non ho le forze. Esco dal cunicolo della Stamberga Strillante e cado a terra, distrutta fisicamente e nel cuore. Continuo a piangere accovacciandomi tra l’erba. Voglio dormire, sono stanca, e mentre sto chiudendo completamente gli occhi vedo una luce verde raggiungermi.
Sto tornando da te, amore mio.