“Quando con il suo solito sorriso ebete Gohan le aveva promesso che l’avrebbe vendicata e, mentre si contorceva per il dolore di tutte le ossa spezzate, aveva cominciato a pensare che quel sorriso non le sembrava più tanto ebete, Videl aveva capito che qualcosa era cambiato.”
L’eroe
Masticando quella specie di fagiolo che Gohan le aveva dato, aveva sentito improvvisamente le gambe svuotarsi di ogni pesantezza e lo stomaco riempirsi di calore, e aveva capito che non era soltanto perché il suo corpo si era rimesso improvvisamente.
Sentì a stento il vociare sorpreso di suo padre e dei medici, sconvolti da quel miracolo che per lei non aveva nulla di sconvolgente, perché con Gohan era stato sempre così, saltò giù dal letto con una strana euforia e si preparò a sentirsi di nuovo il sangue pulsare nelle gambe: voleva correre sul ring e vedere Gohan lottare soltanto per il fatto di averglielo promesso. Negli anni successivi non avrebbe neppure ricordato chi era stato talmente in gamba da convincerla a non lasciare quella stanza con gli abiti strappati.
Gohan splendeva.
I suoi capelli, diventati improvvisamente chiarissimi come i suoi occhi, svolazzavano come mossi da una forza misteriosa e invisibile e la sua espressione spigolosa scrutava, per la prima volta con sicurezza, l’avversario.
Incredula, Videl lo osservò lentamente, in ogni particolare, mentre all’improvviso, proprio come lo aveva visto mutare davanti a sé, la nube di domande riguardanti Gohan che aveva in testa si dissolse e ogni pensiero occupò un posto ben preciso. Era lui il guerriero dorato, era lui il guerriero che aveva lottato contro Cell anni prima per salvare la Terra, ne era certa, glielo avevano detto gli sguardi di Gohan tutte quelle volte che l’aveva scoperto.
Era lui che le aveva sgravato le gambe e contorto lo stomaco, era lui che le aveva fatto montare la testa solo con una promessa strappata in un secondo e un sorriso uguale e diverso dal solito.
Gohan splendeva e lei non poteva far altro che seguirne la luce dorata, sentendosi gradualmente più forte. Sperò con tutto il cuore di poter incontrare ancora una volta i suoi occhi: solo così avrebbe avuto la conferma che lui era l’eroe che era riuscito a fare cose impossibili, salvare l’umanità, insegnarle a volare, farla innamorare per la prima volta.
Note: Salve a tutti!
Finalmente, dopo tre anni (?), torno a pubblicare qualcosa sulla mia coppia preferita. *___* Il fatto che durante questa “pausa” io abbia lavorato su una long su loro due che non ho il coraggio di rendere palese ai lettori non conta XD Spero di non aver perso la mano con i personaggi ç_ç
Ho sempre voluto descrivere questo momento in cui entrambi capiscono di essersi innamorati dagli occhi dei diretti interessati e ho cominciato con Videl.
Ho sempre immaginato, forse leggendo di come era sospettosa nei confronti di Gohan all’inizio, che aver capito di essersi innamorata di lui debba essere stato per Videl un’esperienza un po’ “traumatica”. Spero che da questa flash un po’ si sia evinto, nonostante l’argomento non sia proprio questo.
Mi farebbe piacere ricevere un parere, buono o cattivo che sia, basta che sia costruttivo per migliorare, e per questo vi ringrazio anticipatamente.
Nel prossimo ed ultimo capitolo ci sarà il punto di vista di Gohan (<3).
Alla prossima,
Ayumi
I marò, a casa.