Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: Black_Star_x    16/05/2012    1 recensioni
Questa è una OS su una fan che ama i One Direction non per il loro aspetto fisico, ma per ben altro.
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 Stavo realizzando il mio sogno. Ero lì, davanti a quella porta. Sarei entrata e avrei incontrato quelle persone che mi hanno regalato un sorriso nel periodo più terribile della mia vita. Quei cinque ragazzi con una voce meravigliosa. Io li amavo come non avevo mai amato qualcuno prima di allora. Nonostante non sapessi come fossero fisicamente. Tutti mi dicevano che era un vero peccato che io non li potessi vedere perché erano davvero bellissimi. Mi dicevano che il loro sorriso era favoloso e che i loro occhi ti facevano tremare. Da una parte mi sentivo morire perché tutte le fan potevano vederli mentre io no, ma da una parte ero felice di sentire quelle parole, mi faceva sorridere il cuore quando qualcuno descriveva quei cinque ragazzi con delle parole bellissime. Beh che dire?! Io non potevo vederli perché ero cieca. Cinque anni fa feci un incidente in macchina e persi la vista. E’ un po’ strano dato che di solito quando vieni investito al massimo ti rompi qualcosa mentre io no; io dovetti subire l’ira di Dio e perdere una parte di me. Non potevo più vedere i colori, non potevo vedere il mare, non potevo vedere i bambini sorridere, non potevo vedere il tramonto, non potevo vedere il sorriso di quei ragazzi che con la loro voce mi facevano sentire bella, nonostante io non sapessi nemmeno come fossi. Dicevano che ero carina. Avrei voluto vedermi. L’unica cosa avrebbe potuto cambiare la mia vita era l’intervento chirurgico a venticinque anni, che io avrei sicuramente fatto. I miei pensieri furono interrotti quando Camilla mi tirò per un braccio e mi fece entrare nella stanza. Mi sussurrò all’orecchio: ‘è il momento Em.’ Era agitata anche lei. La mia Camilla. Lei era mia sorella maggiore. Aveva vent’anni mentre io diciotto. L’unica persona che quando piangevo io piangeva anche lei, che quando stavo male io stava male anche lei. Non la vedevo, però la sentivo. Quando lei si fermò mi fermai anche io e allungai una mano che colpì qualcosa. Era un tavolo. I ragazzi mi salutarono. In quel momento non potevo essere più felice. Sentivo le gambe tremare e le lacrime scorrere lentamente sulle mie guance. Si, anche i ciechi piangono. Il mio stomaco diventò soggetto di grandi vortici e al posto delle farfalle avevo i dinosauri. Per non far capire a nessuno che io fossi cieca avevo messo degli occhiali da sole scurissimi. Avevo gli occhi verdi, mi hanno detto che erano uguali a quelli di Harry. Mi sentivo bene in quel momento: ero in quella stanza con loro.
- Ciao bella, come ti chiami?- mi chiese Liam.
- Emma.- dissi con un sorriso. Avevo tra le mani una lettera che avevo scritto e speravo di darla loro in qualche modo, così allungai la mano lentamente, per non colpire nessuno in faccia e dissi:
- Questa è per voi ragazzi, spero che la leggiate, è davvero molto importante per me.- Sentì Camilla  stringermi la mano. Qualcuno la prese ma non sentì una risposta, probabilmente annuirono con la testa. Non riuscivo a parlare dalla troppa emozione.
- Vuoi fare una foto?- chiese Harry gentilmente.
- Si, mi piacerebbe fare una foto con voi.-
- Togliti pure gli occhiali.- Disse Zayn. Sentì Camilla irrigidirsi di colpo, mi strinse ancora di più la mano. Probabilmente i ragazzi erano  confusi così mi spiegai:
- Sono cieca.- dissi in un sussurro. Non riuscivo a vederli ma percepivo qualcosa nell’aria. Sembravano sconvolti. Nessuno disse più niente. Camilla stava in silenzio ora e mi teneva la mano. Qualcuno si avvicinò e mi tolse gli occhiali. Ero un po’ imbarazzata perché sapevo benissimo che vedere una persona che aveva perso la vista, non fosse una bellissima cosa.
- E’ davvero un peccato che tu non possa vedere che occhi stupendi tu abbia.- disse Loius. Sentivo il suo respiro sul mio volto. Era più alto di me. Sentivo anche il suo profumo che mi fece girare la testa. Un brivido mi percorse la schiena e cercai in tutti i modi di non dare a vedere il fatto che fossi tanto agitata. Sentì poi una mano che prese la mia. Era morbida e calda. Mi tirò leggermente verso la mia destra. Sentì poi arrivare anche gli altri ragazzi che si riunirono vicino a me abbracciandomi forte. Il ragazzo che mi prese per mano mi sussurro:
- Sorridi, sei bellissima.- Era Niall. La sua voce mi tolse il respiro per cinque secondi. Non riuscivo a parlare, sembravo una cretina. Non riuscivo a muovermi, sentivo il mio copro paralizzato. Era probabilmente il momento più bella della mia vita. Quel momento forse finì anche troppo velocemente. Uscì dalla stanza accompagnata da Camilla dopo aver abbracciato tutti e cinque i ragazzi. Le emozioni che provavo erano indescrivibili. Non mi rimisi gli occhiali e sentivo come tutti mi guardassero. Era strano però, in quel momento non lo sentivo più come un problema il fatto di essere cieca. Quei ragazzi mi diedero una forza incredibile. Non furono di molte parole ma quello che riuscirono a trasmettermi con un solo abbraccio fu molto più di quanto potessero trasmettermi con le parole. In quel momento volevo urlare dalla gioia ma l’unica cosa che feci fu piangere. Piansi per giorni interi perché avrei voluto incontrarli ancora. Dopo quell’incontro mi sentì così dannatamente sola. Nessuno mi aveva mai fatto sentire così ‘bella’. La sicurezza che mi trasmisero quel giorno fu incredibile. Non avevo più paura, non mi sentivo più diversa. Ero felice e basta.

Sei mesi dopo.


Ero seduta sulla poltroncina di un studio di un programma televisivo che aveva come ospiti speciali i miei idoli. Non potevo vederli però potevo benissimo sentirli. I miei genitori presero due biglietti per me e Camilla, per poterli riascoltare e per poter in qualche modo ritrovare la forza che avevo trovato sei mesi fa quando li incontrai. Entrarono e il pubblico applaudì calorosamente i cinque ragazzi. Scherzarono un po’ con la conduttrice del programma prima che iniziassero le domande.
- Allora, il mese scorso avete fatto un meet and great qui a Milano. Come vi sembrano le directioner italiane?
- Dolcissime e gentilissime, ci trattano sempre benissimo.- disse Zayn
- Non solo! Anche andando in giro per la città le persone ci salutano e ci sorridevano. E’ bellissimo perché non ci era mai successo prima d’ora.-
- Raccontatemi un momento divertente.- disse la donna.
- Beh, un momento divertente è stato quando una fan era venuta a salutarci e Louis per scherzare le chiese: ‘posso schiacciarti il gelato in faccia?’ La ragazza felicissima rispose di si e così Louis gli spalmò tutto il gelato sulla guancia. Ma non è finita, perché il pomeriggio stesso la ragazza venne al meet and great con il gelato seccato in faccia dicendo: ‘Sono la ragazza del gelato!’ è stato un momento divertentissimo.- Disse Harry.
- E’ stato magnifico. Stimerò a vita quella directioner.- disse Loius
- Ahaha sempre il solito sei, Louis!- disse la donna ridendo.
- E un momento indimenticabile?- aggiunse la donna.
- Beh sicuramente un momento indimenticabile è stato quello in cui ci ritrovammo davanti una fan che non ci poteva vedere.- disse Zayn. Capì subito che si riferiva a me. Mi venne un nodo alla gola. Se lo ricordavano quindi? Mi agitai improvvisamente. Camilla mi strinse la mano. Ogni  volta che succedeva qualcosa di ‘strano’ lei mi stringeva la mano per farmi capire che lei era vicino a me. Era per questo che la amavo da morire, perché era la sorella, la persona più buona di questo mondo. Rimasi ad ascoltare quello che dicevano i ragazzi.
- Ossì, quella ragazza ce la ricorderemo per sempre.- disse Liam. Sentì un brivido sulla schiena. Non riuscivo a credere a quelle parole.
- Già, questo è stato uno dei momenti più speciali trascorsi con una fan.- disse Niall
- Assolutamente uno dei migliori.- disse Harry
- E’ stato fantastico vedere che ci sono ragazze che sono nostre fan non solo per l’aspetto fisico ma anche per la voce. Quella ragazza non riusciva a vederci ma la sua reazione di felicità quando ci stava davanti era visibile a tutti.- disse Louis
- Già. Ci ha dato una grinta incredibile, perché ci ha fatto capire che ci amava per le nostre voci, per quello che facciamo e quello che siamo veramente, per la nostra musica.- disse Niall.
- Sinceramente vorrei incontrarla ancora, mi ha dato una forza incredibile il fatto che anche se non ci potesse vedere non ha abbandonato il suo sogno.- Disse Liam
- Fantastica era stata anche la lettera che ci aveva scritto. In poche parole disse che noi con le nostre voci e le nostre cavolate le facciamo tornare il sorriso.- disse Harry.
- Ha concluso la lettera scrivendo: Mi avete dato la pace in una vita di guerra.- disse Louis.
- Le persone che la conoscono dovrebbero sentirsi fortunate perché quella ragazza può insegnare molto a tutti i suoi coetanei. Nella sua lettera ci parlò anche di quanto le persone possano essere superficiali. Tutti pensano che i veri problemi della vita siano delle assurdità come per esempio litigare con un’amica o essere lasciate dal proprio ragazzo avere insufficienze a scuola o non andare molto d’accordo con i genitori. Beh si, questo penso sia normale, chi non ha problemi di questo genere? Però è sbagliato chiamarli ‘problemi’. I veri problemi della vita sono altri.- disse Zayn. Il pubblicò rimase in silenzio per qualche secondo. I secondi più lunghi della mia vita. Trattenni il respiro non capendo cosa stesse succedendo. Volvevo alzarmi e urlare: ‘ Sono io la ragazza! Sono io! Prendetemi e non lasciatemi più, ho bisogno di voi!’. Ovviamente rimasi in silenzio, seduta, immobile come un vegetale. Sentì poi Louis parlare.
- Lo so che non è una bella cosa quella che sto per dire, ma vorrei comunque dirla.- disse con un tono abbastanza insicuro.
- Quando tornammo in Hotel, dopo la visita di quella ragazza, mi rinchiusi in camera a pensare. Volevo aiutarla, farla sentire meglio.. Così scrissi una canzone. Una canzone per lei. Mi sono sentito stupido e incapace di aiutarla, ma leggendo la lettera ho capito dalle sue parole che per farle ritornare il sorriso dovevo soltanto cantare. Così, mi piacerebbe farlo se per voi non è un problema.- disse lui. Il mio cervello si bloccò. Era possibile tutto questo? Il mio cuore stava per esplodere, batteva troppo veloce, troppo rumorosamente. Camilla scoppiò a piangere e mi strinse e mi abbracciò questa volta. Non riuscì a capire se stessi sognando o se stessi vivendo il sogno. Il pubblico urlò il suo nome approvando così di cantare la canzone. Sentivo le persone davanti , dietro e di lato dire: ‘Lou è meraviglioso’, ‘Sono felice per quella ragazza’ o frasi di qualunque che mi entravano da un orecchio e uscivano dall’altro. Non riuscivo più a capire niente. Lui era li, davanti a me per la seconda volta e mi aveva dedicato una canzone. Poi iniziò a cantare. http://www.youtube.com/watch?v=ZuwTY4gqu0Y Non riuscivo a smettere di piangere. Io lo amavo, amavo tutti i ragazzi ma lui era qualcosa di speciale. Louis era la persona più meravigliosa del mondo. Avrei voluto stringerlo a me e non lasciarlo mai. Non mi ero mai innamorata veramente di nessuno tranne che di lui. Mi ritrovavo molte volte a piangere sul cuscino la notte o sotto la doccia o soltanto ascoltando la sua voce. Io avrei dato qualsiasi cosa per lui. Quando mi tolse gli occhiali mi fece sentire la ragazza più felice del mondo, sensazione migliore non ci sarebbe potuta essere. Se avrei dovuto scegliere tra riprendere la vista o riabbracciare Louis, avrei scelto di riabbracciarlo perché niente mi avrebbe resa più felice. Quando finì la canzone tutti lo applaudirono e si alzarono in piedi urlando il suo nome. Non erano arrabbiati o gelosi o che so io. Lo avevano compreso, mi avevano compreso. Sentì Camilla alzarsi in piedi sulla poltroncina e agitarsi a più non posso.
- Cosa fai Cam?- chiesi sbalordita. Lei non mi rispose ma sentì le voci dei ragazzi dire: ‘ ma è lei’, ‘ è veramente lei’ Percepivo qualcosa di strano. Le persone si bloccarono improvvisamente e mi sentì lo sguardo di tutti addosso. Camilla era di nuovo con i piedi per terra ma non mi teneva la mano. Ero sola, avevo un po’ paura perché non capivo cosa stesse succedendo. Percepì però un movimento strano. Qualcuno si stava avvicinando a me velocemente. Capì subito chi fosse dal suo profumo. Quel profumo che sei mesi fa mi bloccò il sangue nelle vene e che quasi fece scoppiare il mio cuore. Quel profumo che mi toccò persino il cervello. Quel profumo che tanto desideravo sentire. Era lui, il mio salvatore, il mio principe, era davanti a me. Lo sentivo.
- Emma.- disse in un sussurro prima di prendermi per i fianchi e stringermi a sé. Lo sentì avvicinare lentamente a me. Eravamo talmente vicini che percepivo il suo respiro sul mio volto. Improvvisamente il mio cervello si fermò insieme al mio cuore. Non riuscì più a respirare. Le sue labbra toccarono le mie causando in me una paralisi toltale. Mi sentivo al sicuro a contatto con quelle labbra e appoggiata all’unica persona che amavo più della mia stessa salute. In quel momento tutto il mondo si fermò. C’eravamo soltanto io e lui, nessun altro.



 



 

  #SAAAAAAAAAAAAAAAALVE!
Questa è la mia prima OS, non è un grande capolavoro,
non sono una scrittrice u.u
Coooomunque, spero vi piaccia.
L'idea mi è venuta ieri in macchina mentre ascoltavo quella canzone che vi ho postato sopra, Look after you.
Ascoltatela se non l'avete già fatto perché è bellissima!
Ci si sente :3


 

 




 
 
 
 
 
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Black_Star_x