Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |       
Autore: Dragon gio    16/05/2012    5 recensioni
Salve a tutti, è con piacere che presento questa raccolta incentrata sulla coppia NaruSaku/SakuNaru! One Shot, Drabble e Flashfiction, tutte le storie ruoteranno intorno a Naruto e Sakura, con sullo sfondo altre coppie! Il genere varierà dal contesto Shippuden classico all' AU, e anche il Raiting cambierà di volta in volta, quindi occhio agli avvisi all'inizio di ogni capitolo! Buona lettura a tutti!
1# Just Breathe
2# Just the Way You Are
3# Pink, is a beautiful color!
4# Fronte spaziosa
5# Stupid, Hokage!
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno | Coppie: Naruto/Sakura
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Just Breathe
Autore: Dragon gio (wolferetic sui forum)
Beta Reader: Alkhema (Ethelflaed sui forum) 

Rating: Verde
Genere: Sentimentale
Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno
Coppia: NaruSaku
Contesto: Naruto Shippuden
Note: Raccolta, One Shot

 

Just Breathe



Aveva camminato per ore prima di giungere in quel luogo, la brezza mattutina le scuoteva piano la chioma. I capelli ormai lunghi e setosi si confondevano nel colore di quei petali rosa che svolazzavano tutto attorno a lei. Sospirò stancamente quando finalmente giunse dinanzi quell’albero di ciliegio in piena fioritura. Era proprio come lo rammentava, alto, imponente e austero, eppure in qualche modo malinconico.
Sotto le sue fronde aveva trascorso alcuni dei momenti più emozionanti della sua esistenza; che buffo, a pensarci in quel momento si sentiva quasi vecchia.
Le labbra si schiusero in un sorrisetto compiaciuto, il solo ricordo di quanto era accaduto in quel luogo la rendeva inquieta, confusa, ma nonostante tutto felice. Tutto a causa dell’amore.
Sì l’amore, quel sentimento per lei ancora troppo nebuloso, capace di toglierle il respiro quanto di donarglielo. Da quanto tempo Sakura non respirava? E perché Tsunade tanto tempo fa, guardando Naruto le aveva sussurrato “ama, e lasciati amare” con gli occhi lucidi?
Osservando il lento moto con cui quei boccioli venivano sfiorati dal vento, la mente si perse e vagò indietro nel tempo. Fino a quel primo Aprile di due anni prima.

******



- Sai, scusa… credo di non aver capito bene… - sussurrò Sakura sbattendo più e più volte le ciglia. Il suo compagno era in piedi dinanzi a lei, con un espressione così seria dipinta in volto da farla vacillare.
- Ho detto che ti amo, Sakura! – scandì Sai con decisione, facendo letteralmente ammutolire i presenti, Sakura prima fra tutti.
Tutti erano rimasti a bocca aperta, esterrefatti per quell’improvvisa dichiarazione, Naruto in particolare, ovviamente. Quel giorno dovevano solo riunirsi sotto quell’albero per un pic-nic, per festeggiare la fine della guerra, nulla di più. Ma allora perché l’atmosfera assolutamente romantica creata dai ciliegi in fiori a Naruto tutto ad un tratto pareva assolutamente priva di fascino?
- S…Sai, se è un scherzo non mi fa ridere! –
- Non sto scherzando… io mi sono innamorato di te… - esclamò infervorato avvicinandosi pericolosamente – Non voglio più mentire a me stesso… è per questo che ho deciso di farmi avanti! Ti amo con tutto il cuore, Sakura… -
- Sai! Ma che cacchio dici, ‘tebayo?! – come il fulmine giallo che era divenuto, si parò fra la ragazza e l’artista, lo sguardo non propriamente benigno. Tuttavia Sai rimase impassibile mantenendo la sua solita espressione serena. Perfino Naruto tentennò dinanzi cotanta sicurezza – Sai… ma tu sul serio… -
- Se tu non hai il fegato di dirle ciò che provi… - affermò serafico lui prendendo delicatamente una mano della giovane Haruno – Sakura me la prendo io! – concluse con una decisione che rare volte gli aveva notato scolpita in volto. Sakura continuava a girare la testa da Naruto a Sai, le guance le stavano andavano letteralmente a fuoco e nonostante volesse urlare il suo classico “Shannaro” facendo terra bruciata attorno a lei non ne aveva la forza. Rimase inerme ad osservare Naruto prima stringere i pugni come se volesse attaccare Sai, poi pian piano rilassarsi.
- Aha, non fare il furbo Sai! Ti conosco, e so che tu non saresti mai così meschino da agire così alle mie spalle! –
- Ma io non sto agendo alle tue spalle, ecco perché ho deciso di dichiararmi oggi, davanti a te e a tutti questi testimoni… -
- Stammi bene a sentire tu! Non ti permetto di fare lo scemo con Sakura, chiaro?! Altrimenti io… -
- Altrimenti cosa? – le labbra di Sai si deformarono in un sorriso beffardo – Vuoi sfidarmi per conquistare Sakura? –
- Cosa?! – esclamarono all’unisono Naruto e Sakura. A quel punto la giovane non ci vide più e con un forte strattone si liberò della presa ferrea di Sai.
- Piantatela voi due, per chi mi avete preso? Non sono un premio in palio! –
- E va bene Sai, ci sto! –
- Naruto, ma che dici?! – Sakura gridava e strepitava, ma i due ragazzi non la vedevano nemmeno. Sullo sfondo di questa scena bizzarra, il solito gruppo di amici se la rideva. Shikamaru pensò saggiamente di trascinarla lontana, nonostante le vivaci proteste di lei.
- Mollami Shikamaru! Dobbiamo fermarli subito! –
- Sakura, capisco che per te è una cosa senza senso ma sembra che per quei due questo duello sia molto importante! –
- Ma che vai farneticando?! Avanti, non essere ridicolo! – furiosa come una tigre fece per correre di nuovo verso Naruto e Sai, ma si sentì immobilizzare improvvisamente – Shikamaru… - anche senza voltarsi, aveva capito che stava usando il controllo dell’ombra sul suo corpo.
- Ti chiedo scusa! Ma non ti permetterò di interromperli… -
- Come?! Piantala di scherzare Shikamaru! –
- Oh falla finita, fronte spaziosa! Non ce la fai proprio a rimanere ferma e zitta per due minuti?! –
- Che cosa?! Come ti permetti, dannata Ino-pig! –
- Ma non lo capisci che hai di fronte due ragazzi innamorati che sono pronti a tutto pur di conquistarti? Possibile che tu sia sempre così tarda! –
- Ma… ma siete tutti impazziti?! – balbettò l’Haruno arrossendo vistosamente – Quali ragazzi innamorati! –
- Lo sai Sakura, ci sono persone che sono in grado di amare pur non essendo visti nemmeno per sbaglio dalla stessa persona amata… - affermò pacata Ino giocherellando con una ciocca di capelli. I suoi limpidi occhi azzurri si voltarono verso l’amica così ottusa – Tu sei fortunata, Sakura… perché nonostante continui a tormentarti sul perché Sasuke abbia deciso di partire per un viaggio alla riscoperta di sé… - si fece più audace fronteggiando direttamente lo sguardo di Sakura che cercava invano di sfuggirle.
- Nonostante tu continui a pensare egoisticamente solo a te stessa, o a Sasuke… - arricciò le labbra imbronciata prima di sospirare e pronunciare quell’ultima frase a denti stretti - Ci sono persone che non smettono di amarti ugualmente… sì, tu sei proprio sfacciatamente fortunata! –
- Ino… -
- Ecco perché mi mandi in bestia, accidenti! Ti costa tanto assistere allo scontro di questi due bei pezzi di ragazzi?! –
Il tossicchiare di Shikamaru richiamò in qualche modo all’ordine la scatenata Yamanaka che si era lasciata sfuggire qualche parolina di troppo.
- Bé… mi riferivo a quel figo di Sai ovviamente, mica a quello scemo di Naruto! Uno così stupido può piacere solo a te Sakura! –
- Ma che cavolo dici? Quando mai quel baka mi sarebbe piaciuto?! E poi, come puoi parlare così di Sai davanti a Shikamaru?! –
- Non temere, non sono geloso… - replicò lui socchiudendo le palpebre; era certo che più tardi Ino gliela avrebbe fatta pagare per quel sorrisetto ironico che aveva stampato in faccia.

I preparativi erano ultimati, i presenti si erano distanziati quanto bastava per permettere a Sai e Naruto di fronteggiarsi. Le regole erano semplici: un combattimento corpo a corpo, il primo che fosse riuscito a mettere al tappeto l’altro avrebbe vinto. Per ovvie ragioni di disparità di forza, era stato deciso di vietare l’uso di armi, tecniche di ogni genere e quant’altro. La loro “sfida” per la conquista di Sakura alla fine sarebbe stata solo una banale scazzottata fra maschi.
Finalmente Sakura, dopo svariati tentativi da parte di Shikamaru, era stata convinta ad assistere senza bisogno di essere trattenuta, anche se Ino non la perdeva di vista un solo istante.
- Sei pronto Sai? –
- Certo, inizia pure quando vuoi… -
- Tsk! Ti toglierò quel sorrisetto dalla faccia una volta per tutte! – esclamò l’Uzumaki partendo con una serie di pugni a raffica, che Sai ovviamente schivò molto abilmente. Naruto per primo si sorprese, non lo ricordava così rapido nei movimenti, ma non era strano pensare che in quei mesi di guerra e tante battaglie fosse migliorato pure l’amico.
Sakura osservava l’evolversi del duello con il cuore in gola: d’accordo che si stavano solo prendendo “a botte” ma non poteva far a meno di temere che qualcuno si facesse male seriamente.
Naruto e Sai se le stavano dando di santa ragione, era proprio il caso di dirlo. Inoltre Naruto continuava a sorprendersi dell’abilità di Sai di fare a pugni, chissà perché credeva che con quel bel “faccino” pulito non si fosse mai abbassato a simili attività. Invece dopo aver incassato l’ennesimo destro ben piazzato all’addome dovette dolorosamente ricredersi.
Erano passati già svariati minuti eppure nessuno dei due riusciva a prevalere sull’altro, ed ora erano lì che si scrutavano con la faccia gonfia e pesta. Il primo a riprendere l’attacco fu Sai, che pensò fosse giunto il momento di porre fine alla sfida. Corse deciso verso l’amico simulando un attacco frontale che Naruto pensò di dover parare, ma Sai inaspettatamente arrestò la sua corsa proprio a pochi centimetri da lui, fu velocissimo a sparire dalla sua visuale; in realtà si era solo abbassato, Sai lo aveva imbrogliato, e senza nemmeno dare tempo a Naruto per reagire gli tirò un sinistro sotto il mento talmente forte da farlo barcollare. Naruto rimase stordito, indietreggiò di qualche passo ma non cadde a terra, ciononostante l’attacco di Sai non era giunto al termine, infatti pochi secondi dopo era posizionato alle sue spalle e gli torceva un braccio dietro la schiena.
- Ti arrendi?! – scandì lapidario l’artista esercitando una maggiore pressione sull’arto. Naruto gemette di dolore.
- N…no! Te lo scordi, Sai! –
- E va bene… - la forza di Sai era tale da mettere duramente alla prova la volontà di Naruto. Voleva davvero costringerlo a cadere letteralmente in ginocchio e supplicare pietà? Naruto ghignò, non avrebbe mai e poi mai dato un simile pietoso spettacolo di sé.
- Aha! – il piccolo grido che si lasciò sfuggire Naruto fece sussultare Sakura.
Lei in preda al panico strinse convulsamente le mani giunte l’una nell’altra fino a graffiarsi la pelle chiara.
- Sai, smettila! Così gli romperai il braccio! – urlò infine Sakura esasperata da quella scena.
- Mi fermerò solo quando Naruto dirà “io mi arrendo”! –
- Col… cavolo che lo dico! –
- Naruto, non fare lo scemo, rinuncia! –
- No! –
- Maledizione, perché devi essere sempre così testardo! Non ne vale la pena, falla finita, arrenditi! –
- Neanche per sogno! No… – la voce di Naruto si era fatta insolitamente bassa – Tu dici… che non ne vale la pena? E perché non dovrebbe? Perché ti disturba così tanto che io possa fare cose sceme solo per farmi notare da te? –
- Naruto… cosa… - biascicò Sakura sconvolta dalle sue parole. Davvero, non poteva concepire un tale sentimento così intenso nei suoi confronti. Non dopo quello che gli aveva fatto passare. Non dopo quella falsa dichiarazione – Perché sei così? Perché sei così… stupido? –
- E’ vero, hai ragione, io sono uno stupido! Ma… anche gli stupidi possono amare… ed io Sakura-chan… - improvvisamente Naruto fu pervaso da un’energia sovraumana che stava facendo indietreggiare Sai.
- Io ti amo! – lo urlò così forte che in tutto il villaggio probabilmente lo avevano sentito. La voce fu così alta che fece sussultare Sai, tanto che il braccio che stava trattenendo saldamente Naruto venne attraversato da un leggero brivido di incertezza. Naruto colse immediatamente quel momento di “incertezza” strattonandosi con violenza da Sai per liberarsi. L’artista resistette, ma fu tutto invano nel momento in cui Naruto indietreggiò facendo cozzare la sua nuca in pieno viso di Sai. L’urto fu improvviso e irruento, così tanto che il setto nasale di Sai cominciò a sanguinare copiosamente. Le mani cedettero, finalmente, e Naruto fu libero da ogni impedimento; non si fece attendere e con poche ma calcolate mosse di arti marziali colpì con precisione maniacale alcuni punti vitali del suo avversario. Sai accusando duramente l’attaccò si sbilanciò e crollò a terra cadendo di schiena. Naruto si posizionò sopra di lui, con un pugno a mezz’aria a pochi centimetri dalla fronte di Sai, entrambi ansimando furiosamente.
- Bene, direi che la sfida si è conclusa! – Kiba trotterellò vicino a Naruto per alzare il suo braccio al cielo – Abbiamo un vincitore! –
- Emh… grazie! - replicò Naruto arrossendo un poco, davvero non capiva perché tutti i suoi amici stessero applaudendo e sorridendo giulivi.
- Certo che ce ne hai messo di tempo, uomo senza pene… - disse Sai rimettendosi in piedi come se nulla fosse, dando una spolverata con nonchalance ai suoi pantaloni scuri ed al contempo tamponando quel sangue che gocciolava dal suo naso ferito.
- Che cosa hai detto?! Ripetilo se hai il coraggio! –
- Un uomo che non è capace di dichiararsi alla donna che ama, è un uomo senza pene e palle! –
- Eh?! –
- Proprio come lo eri tu, almeno fino a poco fa… - a Naruto non piacque per nulla quel sorrisone sghembo che gli rivolse Sai. Nemmeno le risatine degli altri amici che continuavano a fare allusioni su quanto lui fosse scemo.
- Ma… ma che cavolo vi prende adesso? –
- Aha, ma sei proprio lento a capire Naruto! Abbiamo escogitato questo piano tutti insieme per farti dichiarare! – confessò Ino posizionandosi trionfale con le braccia sui fianchi. Naruto e Sakura per tutta risposta divennero paonazzi, anche se la giovane probabilmente più che altro per la furia.
- Ino! Ma come hai potuto mettere in scena una simile stupidaggine?! E tu Sai, come hai potuto accettare! –
- Veramente l’idea è stata di Sai… - spiegò Kiba senza mezzi termini. Sia Naruto che Sakura lo squadrarono con un’espressione che l’artista faticò a definire.
- Sì, è vero! Vi confesso però che è stata dura calarmi nella parte della persona innamorata, era una cosa che non avevo mai fatto! Ma visto che sia tu che Sakura ci siete cascati in pieno… - continuava a parlare serenamente, ignaro dell’aura oscura che si addensava sulle teste dei suoi due amici – Sei stato tu a dirmelo quella volta, no? –
- Eh?! Ma di cosa cavolo stai parlando, Sai? –
- Che non potevi dichiararti perché incapace di mantenere una promessa… ora che Sasuke è in salvo, sei libero da ogni promessa, no? – Naruto si incupì per un istante, abbassando colpevole gli occhi. Flebilmente sussurrò – Ho salvato Sasuke ma… non ho potuto farlo tornare a Konoha… non sono riuscito ugualmente a riportarlo da Sakura-chan come le avevo promesso… -
- Naruto… -
- Ma scusa, non avevi detto che volevi salvare Sasuke per te stesso? Lo hai fatto, mi pare! Dove è il problema allora?! – esclamò concitato Kiba, provocando un singolo sussulto in Naruto.
- Sì però… una promessa è una promessa ed io non sono riuscito comunque a mantenerla come avrei dovuto… -
A quel punto Sakura emise un sentito sospiro prima di afferrare bruscamente il giovane e trascinarlo via.
- Sakura, ma dove vai?! –
- Dobbiamo parlare un attimo, da soli! – precisò l’Haruno con una punta di irritazione nella voce. Ino sogghignò incitandola a “darci dentro”.

Soli. Finalmente, si disse Sakura. Sotto le fronde di quell’imponente albero di ciliegi in piena fioritura. Naruto si perse per un istante ad osservarlo: come era bello, delicato eppure così forte. Proprio come la sua Sakura-chan.
- Naruto… davvero tu ti senti ancora in colpa per non aver convinto Sasuke a tornare a Konoha? – l’incanto di quell’attimo venne interrotto da Sakura stessa con quella domanda a bruciapelo. Ma questa volta, Naruto non esitò.
- Sì è così… mi dispiace Sakura-chan… avrei voluto veramente riportare Sasuke a casa… e non solo perché lo desideravo più di ogni altra cosa al mondo… - non poté fare a meno di voltarsi per nascondere le guance imporporate quando lei si mise ad osservarlo di sottecchi – Ma anche perché ho sempre pensato che il tuo sorriso quando guardavi Sasuke… fosse il massimo, Sakura-chan! Ed io volevo tanto rivedere quel sorriso! –
Le labbra di Sakura tremarono un attimo, poi sommessamente bisbigliò – Naruto, mi dispiace se ti ho legato a me con quella sciocca promessa… -
- Ma no! E poi se non avessi voluto salvare Sasuke, non ti avrei mai giurato che lo avrei fatto, no?! – Naruto rise, anche se sembrava compiere un grande sforzo per riuscire a farlo. Che strano, solo ora poneva maggior attenzione alle reazioni dell’amico. Solo ora.
- Da quando è finita la guerra, mi sono sempre chiesta con ansia dove fosse Sasuke… se stesse bene… se pensasse anche solo un pochino a noi… come al solito non ho fatto altro che illudermi che tutto sarebbe potuto tornare come ai vecchi tempi… - Sakura era diventata triste tutto ad un tratto. Non solo perché aveva ricominciato a sognare, ma anche perché pur non volendo, tornava sempre sull’argomento Sasuke. Per una frazione di secondo si sentì un verme nel voler infierire così ancora su Naruto, lui che pochi minuti prima gli aveva dichiarato il suo amore con tutto se stesso.
- Sakura-chan… io credo che Sasuke prima o poi ritornerà! –
- Eh? –
- E’ vero, quel giorno quando ci siamo separati al confine lui ci ha detto addio, ma io sono sicuro che prima o poi lo rivedremo! –
Cosa era quel sorriso? Perché Naruto non faceva che guardarla come se fosse ancora la cosa più importante e bella di questo universo?
- Quando sarà stanco di viaggiare, quando finalmente avrà fatto la pace con se stesso… noi saremo qui ad accoglierlo a braccia aperte! –
Sakura non riuscì a replicare a quelle sentite parole. Non volle, perché sapeva che qualunque cosa avrebbe detto sarebbe stata fuori luogo. Lei stessa era sempre stata una presenza “fuori luogo”. Anche ai tempi del team 7, era sempre stata indietro rispetto i due compagni e, sebbene si fosse ripromessa di proteggerli, non aveva potuto raggiungerli lo stesso.

“Tu sei forte Naruto… io invece… sono stata solo capace di aggrapparmi a te di continuo! Se non ci fossi stato tu… io… “

- Sakura-chan? Stai bene? –
- Sì… scusa, ero sovrappensiero… -
- Emh… ecco, riguardo la mia dichiarazione… - le dita di Naruto cominciarono a vagare ansiose fra i capelli, per poi scendere su una guancia e grattarla furiosamente.
- Mi dispiace Naruto… devo respingere la tua dichiarazione… -
- Eh?! –
- Vedi, anche se ormai ho rinunciato a Sasuke-kun, non posso pensare di mutare così improvvisamente i miei sentimenti per te… non ci riesco… ed inoltre… -

“Io non sono ancora degna di te, Naruto…”

- Non voglio più mentirti… tutto qua. -
Era calato un silenzio raggelante fra i due ragazzi. Naruto, dopo aver biascicato vagamente un “capisco…”, si era dileguato nel nulla. Ovviamente nemmeno Sakura si aspettava che le sorridesse allegro dicendole che era tutto ok, perché era palese che non era così.
Si sentì mancare il respiro al pensiero di aver respinto così Naruto. Il cuore prese a battere talmente forte che lo sentì scalpitare nel petto. Le lacrime, calde e salate, scorrevano senza sosta, una mano premuta sulla bocca per contenere i singhiozzi. Il vento tiepido di primavera la accarezzava con dolcezza, portandosi via fra quei petali tutta la sua tristezza.

*****



Quei ricordi avevano suscitato una strana malinconia nella giovane. Sorrise tristemente ripensando a quegli eventi. Le parve quasi di rivedere se stessa e Naruto proprio accanto a quell’albero, mentre lei lo respingeva. E lui che fuggiva via, forse per non mostrarsi “debole e frignone” come poi le aveva spiegato Shikamaru il giorno seguente, visto che a quanto pareva era riuscito a parlargli. Da quel giorno il loro rapporto era sembrato irrimediabilmente compromesso o, almeno, così credeva Sakura. In qualche modo tutto era tornato alla normalità; Naruto faceva lo scemo, lei lo prendeva a pugni. Ridevano, scherzavano, andavano a mangiare il ramen assieme, svolgevano missioni in coppia, lui la prendeva in giro per la sua “forza mascolina” e lei lo picchiava di nuovo.
Insomma, alla fine nulla era cambiato. O forse sì. Quel primo di Aprile era un giorno importante per Konoha, perché presto avrebbe visto incoronato il loro sesto Hokage: Naruto Uzumaki.
Il giovane shinobi si era dato un gran da fare per poter realizzare il suo sogno visto che era da quando aveva dodici anni che lui si stava impegnando per raggiungere questo importante scopo. Finalmente quel giorno era giunto. Tsunade, ormai troppo stanca e indebolita dalle precedenti battaglie, aveva deciso che era il momento di farsi da parte e andare in pensione, lasciando tutto nelle mani della “nuova generazione”.
La cerimonia avrebbe avuto luogo da lì a mezz’ora; in realtà non avrebbe dovuto trovarsi lì, ma al palazzo dell’Hokage. Però quella mattina, stranamente, qualcosa l’aveva condotta per quella strada sotto i ciliegi in fiore.
Sollevò il viso verso i rami più alti, il sole ormai stava sorgendo, rivelando fra i petali rosati una zazzera bionda.
- Eh?! – Sakura si stropicciò gli occhi, era certa di non aver visto bene. Cosa era quella macchia gialla che sbucava da quei boccioli?
- Non è possibile! – concentrando il chakra nei piedi scalò rapidamente l’albero fino a giungere in cima e lì vi trovò Naruto, beatamente addormentato.
- Ma che cavolo?! – si schiaffò una mano in fronte disperata – E non si è ancora preparato! – sentenziò vedendo che indossava la sua immancabile tuta color arancio decisamente di pessimo gusto. Solo lui poteva starsene lì a ronfare, incurante che stava per essere eletto Hokage e che quindi avrebbe dovuto presentarsi nell’ufficio di Tsunade come minimo con un’ora di anticipo.
- Ma tu guarda che faccia da idiota… - si avvicinò al suo orecchio prima di urlargli contro con tutto il fiato che aveva – Sveglia! –
Naruto trasalì sconvolto e per lo shock di un simile risveglio perse l’equilibrio e capitolò rovinosamente giù.
- Ahioo! Che male! – si massaggiava il posteriore offeso, mandando imprecazioni a tutti gli alberi del vicinato. Avvertì un tonfo pesante alle sue spalle, quando si voltò vide Sakura che gli veniva incontro con uno sguardo decisamente minaccioso.
- Sei in ritardo, tremendo ritardo, Baka! –
- Sakura-chan?! Ma come ti è saltato in mente di farmi pigliare un colpo simile? Per poco non ci rimanevo! Non sta mica bene uccidere il nuovo Hokage! –
- Non diventerai mai Hokage se non ti presenti puntuale alla cerimonia! Lo sai come è fatta Tsunade-sama, potrebbe anche cambiare idea e toglierti la carica in due secondi! – Naruto al solo pensiero sbiancò letteralmente.
- Oh no! Ti prego, dimmi che non cambia idea! Dimmi che non cambia idea proprio ora! – continuava a ripetere disperato con le mani fra i capelli.
- E piantala di farti prendere dal panico! – ringhiò lei tirandogli poi un poderoso cazzotto sulla nuca – Coraggio, sei ancora in tempo! Corri a casa a vestirti in maniera decente e poi di volata al palazzo dell’Hokage! Sei o non sei il nuovo fulmine giallo di Konoha? Allora dimostralo! –
- Nh? –
- Io ti precedo e avviso tutti che potresti fare un po’ tardi! Su, coraggio datti una mossa, scattare! –
Naruto se ne stava lì imbambolato a fissarla con un aria stralunata, suscitando ulteriormente il nervosismo di Sakura che subito si affrettò a ribadire - Allora? Ti muovi?! Non hai tanto tempo! –
- Sakura-chan… lo sai che è giorno è oggi? –
- Certo! È il giorno in cui tu, in teoria, dovresti diventare Hokage! Ma se non ti spicci rimarrai a bocca asciutta! –
- No, non intendevo questo! Cioè lo so che oggi diventerò Hokage ma… io dicevo… lo sai che oggi è il primo di Aprile? –
- E con ciò? –
- Ormai è una tradizione per me, dovresti averlo capito! –
Improvvisamente l’Haruno comprese. Il suo sguardo si addolcì, socchiuse gli occhi sorridendo: – Sentiamo, cosa devi dirmi? -
– Io, Naruto Uzumaki, sesto Hokage di Konoha ti dichiaro ufficialmente di amarti con tutto il cuore! Quale è la tua risposta in merito?! –
- Respinto! –
- Coosa?! Ma perché? Cosa ho che non va?! –
- Non hai niente che non va! Anzi, fra poco non avrai nemmeno più il titolo di Hokage se non ti decidi ad andare! –
Naruto sbuffò imbronciandosi, solo lui poteva reagire così spensierato all’ennesima delusione di cuore.
- Va bene, vado! Però quest’anno ero certo che mi avresti detto di sì! –
- Te l’ho già spiegato, mi pare, non sono ancora innamorata di te! – ammise schiettamente lei senza mezzi termini. Naruto si soffermò a rimirare il suo corpo asciutto e un poco mascolino avvolto dalla divisa Jounin. Quei capelli lunghi lasciati liberi di vagare nel vento primaverile poi erano così magnifici che non desiderava altro che poterli accarezzare.
- Sakura-chan… io ti amo… -
- G…guarda che l’ho capito! –
- E un giorno mi dirai di sì! Sappi che non rinuncerò tanto facilmente a te! –
- Ma… piantala di dire cretinate e fila a casa a cambiarti! – le sue grida, così come l’ennesimo pugno super energico, sortirono l’effetto desiderato visto che Naruto scomparve letteralmente in una nuvola di fumo. Lei dapprima si sorprese ma poi quando si accorse di aver parlato con un suo Kage bushin per tutto il tempo si adirò non poco.
- Dannato imbroglione! Lo ha fatto apposta per mettermi in imbarazzo! Ma questa volta me la paga! –

Nel frattempo, sul tetto del palazzo dell’Hokage Naruto sorrideva come un ebete, perché il suo clone gli aveva appena trasmesso quanto era accaduto. L’anno prima era andato lui di persona per porre la fatidica domanda a Sakura, ma questa volta non poteva permettersi di giungere in ritardo all’appuntamento più importante della sua vita. Udì un rumore di passi alle sue spalle, una voce maschile a lui famigliare disse – Ah eccoti, ti stanno cercando tutti! –
- Lo so Sai… arrivo subito… -
Sai si sorprese nell’individuare quell’espressione così strana nell’amico. Poi si ricordò che quel giorno era il primo Aprile, e sapeva che questo non significava solo ciliegi in fiori per Naruto.
- Naruto, non glielo avrai chiesto di nuovo? –
- Mh? Chiesto cosa? – fece lo gnorri lui alzandosi in piedi e lasciando che i raggi del sole lo accecassero.
- Lo sai bene a cosa mi riferisco! Possibile che ancora non ti sei arreso? –
- Aha, Sai… passano gli anni ma tu continui a non capire un cavolo dell’amore! –
- Non è vero… - si risentì punto nel vivo il giovane. Naruto ghignò a quella reazione genuina, solo una delle tante a cui ormai Sai era solito lasciarsi andare.
- Quando ami così tanto una persona, è difficile rinunciare a lei… -
Sai rimase ad osservarlo in silenzio per un momento per poi roteare verso il basso le pupille scure.
- Mh… sì, credo di comprendere… - le guance si imporporano mentre sorrideva sincero a Naruto.
- Ehi ehi, non mi piace quello sguardo languido! Non starai mica facendo pensieri sconci sul sottoscritto?! –
- No, per niente! Anche se trovo che quei pantaloni mettano in evidenza molto bene il tuo lato B…- Naruto strabuzzò gli occhi e subito si portò le mani sulle natiche per coprirle.
- Razza di maniaco che non sei altro! Non mi guardare con quella faccia vogliosa! –
- Non ho la faccia vogliosa! –
- Voi due, la volete piantare di dire scemenze?! – Sakura, ancora con il fiatone, era appena giunta sul tetto.
- Buongiorno, Sakura! –
- Ciao, Sakura-chan! –
La ragazza senza spiccicare una parola si diresse a passo spedito verso Naruto, e l’inconfondibile pugno, cozzò con violenza contro il povero ragazzo biondo. Mezz’ora dopo un Naruto con una guancia particolarmente gonfia si apprestava a ricevere il suo meritato titolo di Hokage.
- Sakura, sei proprio crudele! Potevi evitare almeno di picchiarlo in faccia, no? – sussurrò Ino in piedi al suo fianco, con tutti gli altri shinobi nella piazza principale.
- Non è colpa mia se è uno stupido! –
- Aha! Ci risiamo, avete litigato di nuovo? –
- La cosa non ti riguarda… - replicò infine l’Haruno con una falsa irritazione nella voce.
- Senti un po’… quanto ancora hai intenzione di far aspettare quel poveretto di Naruto? Non potrà mica continuare a correrti dietro per tutta la vita! –
- E chi lo sa… -
- Ma senti questa quante arie si dà! Guarda che non sei l’unica donna di Konoha, e per inciso Naruto ha ricevuto una dichiarazione pure da Sai! –
- Potresti evitare di ricordarmelo?! – balbettò arrossendo terribilmente al solo ricordo di quel Capodanno e di quel bacio scioccante che Sai aveva “gentilmente” concesso a Naruto.
- Ah, sei senza speranza! Dico sul serio, se ti piace dovresti farti avanti, prima di venire scavalcata da qualcun'altra! – Ino ghignò malignamente prima di affermare - Hinata si fa ogni giorno più bella e languida d’amore per Naruto, non scordartelo! –
- Lo so Ino, quanto sei noiosa! Non biasimerei Naruto se accettasse la sua corte prima o poi… -
- E dunque? Che intendi fare?! –
- Non lo so… magari lottare… -
- Eh?! Ma come lottare?! –
- Vedi Ino, credo sia ingiusto che io vada da lui e pretenda di diventare la sua ragazza così di punto in bianco, quando invece ci sono state altre persone che hanno davvero lottato per conquistare il suo amore… - sentenziò Sakura con una serietà assoluta, inevitabilmente il suo sguardo era rivolto verso Hinata. Ino sbuffò inarcando sconsolata un sopracciglio.
- Tu sei tutta scema… -
- Non accetto consigli da una che non fa altro che tormentare il povero Shikamaru dalla mattina alla sera! –
- Guarda che hai sbagliato persona, cara! – ribatté offesa la Yamanaka gonfiando le guance. Sakura rise di gusto, nemmeno lei seppe il perché.
Non si accorse che, anche mentre Naruto si apprestava a fare il suo primo discorso come Hokage, la stava osservando. Come sempre gli occhi di Naruto erano puntati sul sorriso di Sakura, il resto del mondo poteva anche sparire in quei momenti.

Lo stesso sorriso radioso che poi rivolse a Naruto. Finalmente quel sorriso era solo per lui. Naruto alzò un braccio al cielo urlando come solo lui poteva fare – Giuro di essere il miglior Hokage di tutti i tempi! Perciò, sostenetemi con tanto amore e tanto ramen, ‘tebayo! –
Un’ovazione si alzò fra il pubblico, seguita da uno scroscio di applausi e risate incontrollate per le sue parole così genuine e dirette. Sakura fra la folla scuoteva il capo sospirando, per un attimo a vederlo su quel palco così ligio e serio non lo aveva riconosciuto. Poi aveva aperto bocca, quel Baka. Il suo Baka.

“Naruto… forse ti amo, o forse no, ancora non capisco… ma sicuramente non mi stancherò mai di volerti al mio fianco. Perché tu sei l’unico uomo che vorrei nella mia vita…”

Nonostante ancora non sapesse cosa le riservava il futuro, per l’ennesima volta desiderò solo fermarsi e respirare. Soltanto respirare.

Ama, e lasciati amare.

Finalmente quella frase le parve chiara.


END
30/03/12



*******


Banner NaruSaku Contest, Spring Contest - First NaruSaku ContestCategoria: Fiction

Ciaos! E' con vero piacere e con immenso orgoglio che mi appresto ad inaugurare questa nuova raccolta totalmente dedicata alla mia coppia etero preferita in assoluto: NaruSaku!!
Dunque, partiamo dal titolo della raccolta: Why Pink? Because we have even more! E qui devo spendere un paio di parole a tal proposito: prima di tutto ci tengo a precisare che proviene da un iniziativa del 
 
{NaruSaku ~ Official Community Forum di cui la suddetta gif che accompagna questo slogan, mi spiace dirlo, è stata brutalmente derisa e demonizzata dai cosidetti "fans anti", che si credono tanto furbetti a rubacchaire su quel forum che è, ahimè, in stato abbandonico da troppo tempo. Se siete fan del NaruSaku, vi chiedo di sostenere la causa e di aiutare quel forum a "rinascere". E se siete Anti NaruSaku, vi chiedo invece gentilmente di non rubare nulla da quel forum per poi divertirvi a sputtanare altrove commenti, gif, fan art e quanto altro, è di cattivo gusto e da persone immature. Spero che in futuro non si ripeteranno più simili bassezze! U_U
Ma torniamo a noi, c
ome testimonia il bannerino sopra, questa fiction ha partecipato ad un contest, per la precisione lo Spring Contest - First NaruSaku Forum Contest organizzato dal forum Promise of a Lifetime - the Naruto & Sakura Official Italian Fan Forum! ^ ^
E' stato molto divertente parteciparvi, ho avuto modo di leggere delle stupende fiction NaruSaku, e colgo anche l'occasione di fare tanti complimenti alle altre autrici, in particolare a Mimi18, perché la sua storia è quella che mi è piaciuta maggiormente (tesoro, ti ringrazio un sacco per la dedica che hai lasciato a fine fiction qui su EFP!! ♥ ♥)!! :D
Un GRAZIE SPECIALISSIMO va alla mia adorata Odu (
Alkhema qu su EFP), che ha avuto la pazienza di farmi da Beta reader, e che si è data super disponibile a finire le correzioni per permettermi di pubblicare in tempo la storia, grazie di cuore, questa fiction è dedicata assolutamente a te tesoro!!! ^_______-

Bene, direi che ora posso anche scappare, chiedo scusa se noterete errori di battitura qua e la, questa fiction è maledetta in qualche modo, per quante volte la rileggo mi sfugge sempre qualcosa, per cui se notate errori a random non esitate a farmelo presente, grazie! XDD

Un grosso bacione dalla vostra Giò, al prossimo aggiornamento!!

E ricordatevi il nostro motto: Why Pink? Because we have even MORE!

See you soon fan writer...



  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Dragon gio