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Autore: Ruta    17/05/2012    2 recensioni
Un nastro blu annodato al polso, Katniss che canticchia senza accorgersene mentre le intreccia i capelli sulla nuca, sua madre che sorride a suo padre, il miagolio di Buttercup accovacciato sulle sue gambe… Poi un singhiozzo che sa di pianto le riempie le orecchie. Vorrebbe girarsi verso chiunque sia stato a produrlo per confortarlo, ma la gola le brucia, ha la vista annebbiata e ogni singola parte del corpo urla agonia.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Primrose Everdeen
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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ninnananna

Ninnananna per una primula

 

 

 

 

 

 

Un nastro blu annodato al polso, Katniss che canticchia senza accorgersene mentre le intreccia i capelli sulla nuca, sua madre che sorride a suo padre, il miagolio di Buttercup accovacciato sulle sue gambe …
Poi un singhiozzo che sa di pianto le riempie le orecchie. Vorrebbe girarsi verso chiunque sia stato a produrlo per confortarlo, ma la gola le brucia, ha la vista annebbiata e ogni singola parte del corpo urla agonia.
Sta bruciando di dolore.
Sa che sta morendo. Succederà a breve. È una guaritrice, ma avere imparato a riconoscerla la morte non migliora la situazione. Il fatto che sia lei a star morendo ora.
Quanto le resta? Si sforza di rispondersi con una lucidità febbrile e smaniosa. Cerca di muoversi, sbattere le palpebre sugli occhi vacui. Non ci riesce. Fa troppo male. Non importa.
Si abbandona all’oblio e nel dolore come in una cantilena rivive: nastro blu, la voce di Katniss che era così dolce prima. Prima dei Giochi, prima di tutto. È colpa sua.  

Katniss. Sicuramente soffrirà. Si sentirà in colpa. Ha un fremito involontario. Non ce la fa a pensare a lei. Non adesso, non così, con la sicurezza che non la rivedrà mai più.
La filastrocca riprende, rassicurante: nastro blu, Katniss che le canta all’orecchio, sua madre che ride.

Mamma. Le spezzerà il cuore. Spezzerà il cuore di entrambe. Katniss è forte, potrebbe… no, ce la farà di sicuro. Ha Gale e Peeta.
Nastro blu, si sforza di ricominciare, canzone, sorriso, gatto.
Buttercup. Chi si prenderà cura di lui? Il panico la trafigge ed è quasi più atroce del fuoco. Le toglie il fiato.
Katniss, mamma, Buttercup. Non vuole andarsene, non vuole lasciarli. È così che si è sentita sua sorella nell’arena? È orribile. Ora sa. Ora capisce. Il vuoto della sua risata quando è tornata, la stanchezza nel suo sguardo vecchio e lontano. L’odio. Risente il singhiozzo. Questa volta era simile a un rantolo.
Gli ultimi minuti della vita di Primrose Everdeen potrebbero essere di odio. Di rancore. Disprezzo per un mondo che le ha tolto un padre e stava per prendersi anche sua sorella, la libertà, l’infanzia, la possibilità di essere felice. Che ora le strappa anche la certezza di una vita lunga da consumare serenamente con i suoi cari.
Potrebbe, ma non è così che va.
Perché Prim sorride circondandosi dei frammenti della sua vita che sì, è stata breve e difficile, ma amata e sul suo volto irriconoscibile per le bruciature e il nero a strisce della fuliggine, c’è lo sprazzo di un sorriso che sboccia in un prato di cenere. Un nastro blu annodato al polso, Katniss che canticchia senza accorgersene mentre le intreccia i capelli sulla nuca, sua madre che sorride a suo padre, il miagolio di Buttercup … Un nastro blu annodato al polso, Katniss che canticchia senza accorgersene mentre le intreccia i capelli sulla nuca, sua madre che sorride a suo padre, il miagolio di Buttercup … Un nastro blu annodato al polso, Katniss che canticchia senza accorgersene mentre le intreccia i capelli sulla nuca, sua madre che sorride a suo padre, il miagolio di Buttercup …
Non si accorge morendo che attorno a lei c’è solo terra bruciata. Nessun corpo, è sola.

 

 

 

 

 

 

 

 


N/a:

Non c’è molto da dire. Ho terminato ieri “Il canto della rivolta” e devo ancora riprendermi. È stato un colpo al cuore, davvero, dall’inizio alla fine. Peeta e Katniss. Avrei voluto allungarmi nelle pagine del libro per stringerle una mano, infonderle coraggio. Adoro questa ragazza che è così verosimile in tutto ciò che fa e in ogni sua reazione. Il suo carattere che dà importanza alle cose giuste, priorità all’urgenza che è quella di sopravvivere e salvare la propria famiglia, che pensa ai propri sentimenti, ma poi in un impeto di coraggio si dice onestamente: cosa che vuoi che sia tutto questo, il cuore, di fronte alla possibilità di morire da un momento all’altro? Ci sarà tempo per questo, pensa magari. Anche se sa lei stessa che potrebbe non esserci mai. Una ragazza che perde così tanto, ad un passo dal perdere anche se stessa. Un omaggio a Prim era d’obbligo. Questa sorella per la cui vita Katniss è stata pronta a mettere in rischio la propria sin dall’inizio. E che noi abbiamo imparato ad amare già da questo atto d’amore incondizionato. Una sopravvissuta, come lei. L’unica che la comprendesse davvero e non la giudicasse, oltre Gale. Una ragazzina che abbiamo visto crescere nei libri, di cui ci è stato mostrato lo scorcio della persona meravigliosa che sarebbe potuta diventare crescendo se gliene fosse stata data l’opportunità. Una donna forte, mani da guaritrice e un indole gentile, una luce interna che pareva illuminarla.
p.s.: per chi non lo sapesse, Primrose significa “primula”, da qui la scelta del titolo.
Un abbraccio forte a tutti!
p.p.s.: possibile che io debba sempre, sempre scrivere delle note quasi più lunghe della storia stessa?   

  
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