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Autore: happylight    17/05/2012    5 recensioni
Paura, e panico nell'aria.
Voglio essere libero dalla desolazione e dalla disperazione.

Quella sensazione lo sveglia nel cuore della notte.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Islanda, Paesi Bassi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nota: Jan è il nome umano che uso per Olanda.

 

Per AmyLerajie


From desolation and despair

Quella sensazione lo sveglia nel cuore della notte.

Islanda si mette a sedere di scatto, e stringe tra i pugni chiusi il copriletto spiegazzato. L’aria gelida della stanza gli fa aderire la maglietta leggera addosso come un sudario.

Tutto è freddo, come quella sensazione che lo ha fatto destare d’improvviso.

Ma è un freddo diverso.

Lui è abituato alla neve, ai lunghi inverni, al ghiaccio, a sentire l’aria frizzante riempirgli i polmoni.

Ma questa, questa è tutta un’altra cosa.

È una morsa crudele che gli stringe la gola e lo stomaco. Che gli porta via l’aria. Che gli entra nelle ossa e le fa tremare. Che gli si insinua nella testa e la riempie di piccole punte acuminate.

Ed è arrivata di nuovo a prenderlo, ancora una volta.

I brividi gli scuotono la schiena, e non riesce a fermarli.

Prima che possa alzare le braccia per stringersi nelle spalle, una mano leggera si posa sul suo avambraccio destro.

Un tocco caldo.

Islanda si volta ed incrocia lo sguardo preoccupato dell’olandese.

Si era dimenticato che fosse lì nel letto assieme a lui.

“Tutto bene?” chiede Jan, la voce ancora impastata dal sonno. Gli occhi però sono già vigili e lo stanno scrutando alla ricerca di un indizio, qualcosa che gli spieghi perché l’altro stia tremando così tanto.

Islanda scuote la testa, ma non risponde. Mette la sua piccola mano gelida sopra quella grande e calda di Jan.

Spiegargli quel freddo è troppo difficile.

Perché non è colpa del lungo inverno, dei metri di neve fuori dalla finestra.

È sentire l’ululato del vento fuori, sentirlo sbattere contro le finestre e la porta di casa e non avere nessuna voce rassicurante a dirgli che non è nulla, non avere braccia forti a stringerlo al buio, non avere un petto su cui appoggiarsi per dormire.

È il desiderio di biscotti caldi, di fiabe prima di addormentarsi, di due voci che si prendono in giro e che gli dicono di volergli bene.

È essere piccolo e solo, un bambino lasciato su un’isola lontana dal calore di chi lo dovrebbe proteggere.

È la fatica della solitudine.

Islanda rivolge un lungo sguardo all’olandese, sente che i suoi occhi non si sono mossi da lui. Non crede di poterli sostenere a lungo.

Si stende di fianco a lui, rivolgendogli le spalle.

Non lascia la sua mano però, e se la porta sulla pancia.

Sente Jan muoversi accanto, avvicinarsi piano per mettersi più comodo. Sente il suo viso sfiorargli la nuca, il suo naso tra i capelli candidi, il fiato caldo che gli accarezza il collo.

Non gli chiede nulla.

Il freddo c’è ancora, ma Islanda lo sente meno. Qualcosa di tiepido e piacevole gli sta scorrendo nelle vene e nasce da dove l’olandese lo ha toccato.

Gli allontana il ghiaccio dalle ossa e gli alleggerisce il respiro.

Jan tira su il piumino con l’altra mano fin sopra le loro teste e li avvolge entrambi.

Islanda sente il tepore dei loro corpi riempire il piccolo spazio, e il freddo viene spazzato via senza quasi che se ne renda conto. Il silenzio viene riempito dal suono dei loro respiri.

Chiude gli occhi, e per un attimo immagina di essere di nuovo un bambino minuscolo stretto in mezzo ai corpi delle due persone che ama di più, i loro capelli biondi sparsi sui cuscini sopra la sua testa e le loro mani grandi intrecciate sul suo petto.

Ma dura solo un secondo, perché il profumo di fiori e di tabacco di Jan gli cattura il respiro e lo riporta lì tra quelle lenzuola.

E per il momento basta quello per fargli dimenticare di essere un’isola in mezzo al mare.

Adesso sono solo due innamorati sotto un piumino. E lì non c’è abbastanza spazio per essere soli.


 

Note & Chiarimenti

La fanfiction è liberamente ispirata alla canzone dei Muse “Map of the problematique” (qui [video] e [testo]) e alla  omonima fan fiction di AmyLerajie. Non l’avete letta? Cosa aspettate? [link]

È stata una sorpresa scoprire che entrambe associavamo questa canzone ad Islanda, e quindi non ho potuto fare a meno di scriverci qualcosa pure io!

   
 
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