Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
Ricorda la storia  |       
Autore: xuehua    17/05/2012    3 recensioni
" Ce la faremo anche questa volta, ragazze " disse la mew rosa stringendosi in un abbraccio alle sue compagne. Così come avevano sconfitto Deep Blue, esse sarebbero riuscite a sconfiggere questi tre individui definitivamente, portando a termine ciò che Ryo, Keiichiro e Yuki avevano iniziato con il primo progetto mew. Tutte si resero conto di quanto fossero cresciute e di quanto, dopo essere diventate guerriere mew mew, fossero maturate e di come avessero trovato dentro una forza che nessuna di loro credeva di possedere. Una volta sconfitto questo nemico, una volta tornate a casa, nulla sarebbe più stato come prima proprio perché, ora, avevano raggiunto una diversa consapevolezza.
Genere: Drammatico, Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Arrival of the birds I

Piccola premessa: Ritorno su questo sito dopo quattro lunghi anni in seguito alla rilettura di mie vecchie fanfiction. Ho deciso di riprendere una di queste e ricominciarla da capo e, si spera, concluderla. Era una storia a cui mi ero estremamente affezionata ai tempi (avevo 14 anni, ora quasi 19) e mi è dispiaciuto da morire vederla così, incompiuta. Spero apprezzerete e spero di regalarvi una lettura piacevole.

PS: scrivo questa fanfiction sulle note di "Arrival of the birds and transformation" dei Cimetic Orchestra, e trovando si addicesse alla trama ho deciso di intitolare la storia allo stesso modo. Buona lettura!

Erano passati quattro anni di pace sulla Terra, me nel suo cuore la guerra non era mai cessata: si continuava a sparare con armi da fuoco, si lanciavano bombe, i soldati cadevano a terra. Il suo cuore era un cimitero. Ryo stava seduto nella sala d'attesa dell'aeroporto di Tokyo con il volto affondato tra le mani. Tra qualche minuto sarebbe arrivata e, con lei, tutto un insieme di emozioni, ricordi, ma soprattutto straziante dolore. Intanto una voce femminile annunciava l'arrivo del volo proveniente da New York delle quindici del pomeriggio e il battito del cuore di Ryo iniziò ad accelerare, la mani a sudare. Percepì l'aereo atterrare. Cosa avrebbe raccontato alle altre? Cosa avrebbe detto a Ichigo? Avrebbe reagito in qualche modo? Non lo sapeva, in testa solo un turbinio di pensieri. Una fila di persone iniziò ad uscire dal gate. Il cuore si ferma per un istante, fin quando non la vede. Basta uno sguardo, rivedere quegli occhi grigi, quasi trasparenti, perché tutto ciò che è stato, è e sarà venga a galla con tutta la sua portata di sofferenza. La ragazza si avvicina, accenna un sorriso, Ryo nota subito quanto sia cambiata, nota subito cosa è diventata anche a causa sua. Ricambia il sorriso e la abbraccia, senza dire nulla, sarebbe inutile. Qualche scrittore inglese* aveva fatto scrivere ad uno dei suoi personaggi: "so much words because I can't touch you". In quel momento riuscirono a dirsi tutto quello che in cinque anni non erano riusciti a scriversi o dirsi, si colmò per qualche istante l'assenza. Si avviarono per recuperare i bagagli per poi tornare al Café Mew Mew, dove, Ryo lo sapeva benissimo, lo attendevano un sacco di domande.

<< Come stai, Yuki? >>. Le poneva sempre questa domanda, quasi sperasse in una risposta positiva, in un cambiamento improvviso di rotta, in un vento che spazzasse via le nuvole del temporale.

<< Potrebbe andare meglio, diciamo >> rispose la ragazza in un tono assolutamente neutro. Ryo le accarezzò impercettibilmente i boccoli castani. Non c'era stato nel momento in cui lei più aveva bisogno. Sentì l'amaro in bocca. <<  Tu come stai Ryou? Keiichiro? >>.

<< Kei tutto bene, io discretamente >>. Non voleva dire di non essere mai stato peggio.

<< Il progetto mew? >>. Si avviarono verso l'uscita e salirono in macchina. Incominciò a piovere, il tipico temporale estivo.

<< Lo abbiamo concluso quattro anni fa... >>, Ryo mise in moto, avrebbe preferito essere in qualsiasi altro luogo in quel momento, << Sembrerebbe andato tutto a buon fine >>.

<< Ne sono felice >>.

<< Yuki... >>. Scattò il rosso, si sentiva solo il suono della pioggia picchiettare sul parabrezza e il rumore delle auto che passavano. << Mi dispiace >>.

Al Café Mew Mew erano giunti al momento di punta e una sorta di agitazione generale animava tutti: Ichigo correva da un tavolo all'altro e accoglieva tutti i nuovi clienti che, visto l'improvviso temporale, si erano rifugiati al Café, Retasu nella fretta faceva solo danni, impossibilitata nei movimenti anche da Purin che faceva i soliti giochi acrobatici nel mezzo della sala; Zakuro sembrava riuscire a mantenere la calma e Mint voleva solo sorseggiare il suo tè. In tutto questo trambusto Keiichiro si dava da fare in cucina e, intanto, attendeva con ansia il ritorno di Ryo. Sapeva sarebbe arrivato a breve.

Verso la fine della giornata, quando finalmente calò un po' di tranquillità e silenzio, le ragazze si gustarono con Keiichiro una fetta di torta, come premio per aver resistito all'inferno del pomeriggio che si era appena concluso.

<< Kei, ma Ryo dove è finito? >> domandò Retasu, effettivamente l'unica ad essersi preoccupata per l'assenza del ragazzo; sicuramente in quattro anni gli aveva fatto intendere i suoi sentimenti, ma aveva anche capito come i sentimenti di Ryo fossero indirizzati unicamente a Ichigo.

<< Ha avuto un impegno, dovrebbe tornare fra poco... >> rispose vagamente Keiichiro, immaginando che Ryo avrebbe fatto di tutto pur di evitare domande imbarazzanti o fuori luogo e probabilmente ci stava mettendo tanto proprio per quello.

Proprio mentre Retasu stava per porgere un'altra domanda, sentirono la porta del café aprirsi e videro Ryo trascinare una valigia e, alle sue spalle, una ragazza; avrà avuto la stessa età di Ryo e subito si domandarono chi fosse, anche se lo sguardo che rivolse loro il ragazzo fu abbastanza eloquente: non fate domande, non ora, possibilmente mai. Ichigo rimase stranamente sorpresa e sentì una strana fitta all'altezza dello stomaco. Guardò la ragazza, ma non vide altro che un muro di tristezza. Guardò poi Ryo, ma esclude che fosse una sorta di... fidanzata. Si sarebbe fatta viva ben prima. In realtà, stava iniziando un pochino a preoccuparsi, non aveva mai immaginato una possibile lei al fianco di Ryo.

<< Ciao Ryo, ciao Yuki, che bello rivederti! >>, Keiichiro abbracciò calorosamente Yuki, la quale rispose con un altro timido abbraccio, << Come stai? >>.

<< Non c'è male >>.

Ryo gettò un'occhiata verso Ichigo, ma distolse immediatamente lo sguardo, dal momento che anche lei lo stava fissando.

<< Loro sono le nostre eroine... Yuki, ti presento Ichigo, Mint, Purin, Zakuro e Retasu >>, Keiichirò presentò le ragazze a Yuki, accennarono un sorriso imbarazzato, << Lei è Yuki, una nostra cara amica che è venuta per farci visita >>.

<< Per quanto resterai? >> le domandò Purin, subito decisa a rompere il ghiaccio.

<< Può essere per un giorno o tutta la vita, non ne ho idea >>. La risposta di Yuki lasciò le altre perplesse, ma sorvolarono, sarebbe stata una persona in più al café.

Yuki le conosceva bene, Ryo gliene aveva parlato aggiornandola su tutti i progressi che avevano fatto lui e Keiichiro insieme alle ragazze; in realtà conosceva una meglio delle altre, la ragazza dai capelli rossi. Yuki ricordava chiaramente le lettere in cui l'amico le raccontava di lei, della storia di Ichigo con Aoyama e l'impossibilità di dichiararsi anche solo lontanamente. Era un affetto sincero, disinteressato, semplice quello che Ryo provava verso Ichigo, totalmente diverso da quello che, invece, lo legava a lei. Yuki si congedò in fretta e Ryo la accompagnò in camera, tutto piuttosto che evitare le varie domande che, invece, toccarono a Kei; lui rispose vagamente, non accennò nemmeno lontanamente a quello che era successo davvero. Ovviamente non appena tornò nella sala tutte le domande furono rivolte al biondino, il quale però lasciò tutte insoddisfatte. Andarono tutte via, tranne Ichigo, che aspettava arrivasse Aoyama a prenderla. Poteva ancora tentare qualche domanda.

<< Dai, raccontami di più >> insistette la mew gatto, facendo gli occhioni.

<< Non mi va di parlarne, Ichigo >>.

<< Perché? >>.

<< Perché non mi va. Sono questioni personali che non ho voglia di riportare a galla >>.

<< Ma è la tua ragazza? >>. Sentì di nuovo il fastidio che aveva percepito quando Yuki era arrivata.

<< No >>.

<< Lo è stata? >>.

<< No, è un'amica >>.

<< Capisco >>.

Aoyama arrivò e Ichigo se ne andò con lui. Improvvisamente sentì un vuoto incredibile dentro, come se lo avessero svuotato di qualsiasi energia vitale. Bisognava ricominciare da capo, tutto. Gli cadde sulle spalle il peso di quei cinque anni passati lontano da Yuki e di pace dopo la sconfitta di profondo blu. Salì su da lei e la trovo aggomitolata sul letto, mezza addormentata. Si sdraiò accanto a lei abbracciandola.

<< Per cosa ti dispiace? >> domandò lei.

<< Per non esserci più stato >>.

<< Era necessario >>.

<< Non so se ne sia valsa la pena >>.

<< Ichigo sa? >>.

<< Di cosa? >>.

<< Di quello che provi >>.

<< Cosa c'entra adesso? >>.

<< Nulla, dovresti muoverti >>.

<< Lo so >>.

<< Allora... poi quando sarà irraggiungibile te ne pentirai >>.

<< Ti manca? >>.

<< Da morire >>.

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Tokyo Mew Mew / Vai alla pagina dell'autore: xuehua