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Autore: iosonoK    17/05/2012    0 recensioni
La storia parla di una ragazza; una super-ragazza (che nulla ha che fare con i supereroi) che vede il mondo sotto i suoi piedi, non rendendosi conto di avercelo al fianco.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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All’ombra di un Narciso

 Lei era Bella, così si considerava e come tale veniva considerata dagli altri. In quella sua camera, così lussuosa e unica, lo specchio era l’unico oggetto che veramente la soddisfaceva, a volte non più di tanto, ma quasi sempre le dava un delizioso senso di potere. Alla vista di quella Bellissima figura raffigurata davanti a sé, il mondo attorno a lei scompariva, diventava invisibile più del solito. Quella fantastica sensazione di piacere agiva in lei come una droga; una droga pesante, la cui crisi d’astinenza sarebbe stata insopportabile. La mattina si svegliava, e subito, vedeva davanti a se quella figura Angelica che tanto adorava. Subito dopo la meticolosa preparazione per risultare Impeccabile , si recava a scuola, dove solo pochi adepti avevano a che fare con lei, persone  scelte con un minuzioso principio di classificazione che escludeva senza scrupoli persone che secondo lei avrebbero rovinato la sua Splendida immagine. La selezione era per lei anche un fattore intellettuale: le persone che la circondavano non dovevano essere né  più intelligenti di lei, né quanto lei; un intelletto  maggiore o uguale al suo avrebbe messo in crisi la sua forte convinzione di dominio sugli altri. Ovviamente le persone che la circondavano dovevano soddisfare al pieno i suoi bisogni, primari o futili che fossero, dovevano farlo, altrimenti lei avrebbe agito di conseguenza: cacciandoli via dal gruppo di adepti da lei scelti.
 
 Lei mai e poi mai l’avrebbe desiderato, ma un giorno accadde l’impensabile: una persona apparentemente stupida per i suoi gusti riuscì, forse involontariamente, ad entrare nel gruppo di adepti da lei scelti. All’inizio tutto sembrava tranquillo: come di routine M.F – il nuovo adepto – sopportava in silenzio, covando dentro di se un’antipatia feroce che presto si sarebbe manifestata in un’esplosione verbale di pensieri repressi. M.F raggiunse il culmine della sopportazione; a uno dei soliti comandi – che lei soleva esprimere con un’accentuata arroganza – M.F fece quello che nessuno aveva mai osato fare: le andò contro attaccando e distruggendo in parte quell’immenso castello che era la sua personalità.

 A differenza delle altre volte e di come lei avrebbe pensato di agire, non cacciò via l’adepto Ribelle. Lui aveva vinto; Lui era stato più forte di lei; Lui aveva messo in crisi la sua esistenza. Provava per questo adepto Ribelle un fastidiosissimo Amore-oDio, Lui l’aveva portata alla scoperta di nuovi lidi della sua personalità; lidi che odiava, meandri della sua mente che stavano al di sotto della sua bellezza, che a confronto della sua personalità erano feccia. Sì erano feccia, ma riaffioravano e prendevano posizione nella sua personalità. Con il passare dei giorni perse l’appetito, il peso, il sonno e l’interesse per la sua bellezza; la sfuriata dell’adepto Ribelle l’aveva portata al declino verso la vita comune. Aveva interpretato la sua caduta come quella di Icaro nel mare, o come quella di  Lucifero all’Inferno. Per sua fortuna la caduta si fermò dove alloggiavano i comuni mortali, loro – noncuranti delle bastardate subite in passato – l’accolsero, facendo di  lei una persona vera e non una che guardava il mondo dall’alto di una fortezza di ghiaccio in un Vulcano.   
  
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