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Autore: LilyTerry    18/05/2012    1 recensioni
Non avevo studiato, non avevo un ombrello, non avevo le chiavi. E c'eri tu. L'unica cosa che non mi serviva.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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After an hurricane comes a rainbow.
 
Cercavo disperatamente di mantenere le palpebre aperte, ma queste continuavano ad opporre resistenza.
Ero rimasta sveglia fino a tarda notte per poter finire quel tema, e avevo preso una C, inoltre non avevo potuto studiare filosofia.
Una materia che odiavo, mi faceva solo venire sonno, molto più di quanto non ne avessi già.
-Non dovevi passare la notte in bianco- sentii qualcuno bisbigliare quelle parole alle mie orecchie.
-Chiudi quella cazzo di fogna Styles, non ho proprio voglia di parlare- risposi voltando la testa dall'altra parte.
-Dormire rende meno isterici, lo sai?- fece lui sfogliando svogliatamente il libro e sorridendo maliziosamente.
Ma era davvero un mio amico?
-Willis, le va di esporre la lezione?- fece la Davis fissandomi con un falso sorriso stampato sul volto.
-Se mi tiro indietro?- farfugliai disperatamente.
-Non è possibile-
Diamine, e ora?
Harry rise leggermente, ma la Davis lo sentii ugualmente:-Styles, che ne dice se da una mano alla sua amica?-
Il riccio sgranò gli occhi, mentre il resto della classe rideva, specialmente Niall, che quando ride non la smette più.
-Lo farei, ma credo che ce la possa fare anche da sola...-
-STYLES! Venga I-M-M-E-D-I-A-T-A-M-E-N-T-E qui!- sbraitò la prof con i pugni serrati, Harry alzò gli occhi al cielo mentre io gli mostrai un sorriso falsissimo.
Cercai qualcuno che mi suggerisse, puntai gli occhi su Tiffany, intenta a masticare rumorosamente uno chewing-gum, e dietro la sua coda di cavallo vidi gli occhi azzurri di Louis.
"Guardami, dannazione, guardami..." dovevo far sì che mi aiutasse, una D mi sarebbe bastata...
Louis si sentì osservato, si guardò intorno confuso, poi alzò lo sguardo verso me io indicai con gli occhi la Davis, guardavo prima lui poi lei, per fargli capire che non ero preparata, emntre Harry parlava confusamente di cose senza senso.
Tomlinson anzichè aiutarmi alzò i pollici e sorrise in modo assurdo.
Avrete capito di che pasta sono fatti i miei amici, sbuffai e alzai gli occhi al cielo, cercando qualcun'altro, quando notai due braccia agitarsi in fondo alla classe: Paula, la mia amica, mi avrebbe aiutata.
Dopo quell'interrogazione che mi sembrò interminabile, uscimmo, essendo quella l'ultima ora, per fortuna era finita, avrei solo voluto andare a casa mia, stendermi nel mio bel letto e dormire.
Ma il cielo continuava a gettare ostacoli sul mio cammino: la pioggia.
Non una di quelle pioggerelline innocue, bensì un vero e proprio acquazzone.
E io mi ero dimenticata dell'ombrello.
-Eh no- feci io cominciando ad incamminarmi verso casa.
-Kate, che diamine stai combinando?-
-Mi sto facendo una doccia gratis non vedi?- feci sarcasticamente voltandomi verso l'idiota che mi aveva posto quella domanda, e vidi Harry preoccupato che reggeva in mano un ombrello nero.
Sbuffai e indicai imbarazzata l'oggetto, Harry scosse la testa ridendo, e mi fece cenno di venire lì sotto.
-Sai dov'è casa mia?-
-Ovvio, hai le chiavi?-
-Ehm...-tastai la tasca della felpa e sorrisi imbarazzata.
-Kate Willis, sei un disastro...- disse lui imboccando la via che ci avrebbe portati a casa sua.
Arrivammo davanti al portone, già dall'esterno si poteva vedere: era una gran bella casa, ma dentro, dentro potevo sentire un dolce odore di vaniglia, di fronte a me c'era un salone enorme, ero rimasta lì, fissando il nulla con la bocca spalancata, mantre Styles poggiava l'ombrello a terra.
-Che diamine fai? Accomodati!-
-D-davvero posso?- feci io incredula.
-No, ti ho portata qui per farti rodere il fegato...vuoi venire?- rispose lui con un tono ironico mentre si sedeva sul divano.
Quel posto era magnifico...era come sentirsi a casa. Solo in quella di Harry.
Rabbrividii un attimo, feci attenzione a non sporcare i cuscini con il mio abbigliamento sudicio e fradicio, mentre Harry accese la tv, per poi spegnerla subito dopo.
Starnutii improvvisamente, facendo sussultare il riccio, mi squadrò per bene, poggiò il telecomando sul tavolino e si alzò. Continuavo a fissare il punto in cui era scomparso abbastanza sconvolta: casa diamine voleva?
Tornò con un felpone e una coperta in mano, me li lanciò addosso e disse:-Copriti- per poi sparire in quella che doveva essere la cucina.
-Porgerli tranquillamente no eh?-
-No, e copriti!- urlò dalla cucina.
-Non ne ho bisogno-
-Dannazione Kate, vuoi beccarti una broncopolmonite doppia? Indossa quella cavolo di felpa, togliendo ovviamente la tua-
Sbuffai ed eseguii i suoi ordini - Lo faccio solo per la MIA salute, che sia chiaro!-
-Sì, certo...-
Mi faceva imbestialire, perchè credeva che con il suo aspetto fisico - era un bel ragazzo, non lo potevo negare- avrebbe potuto abbindolare chiunque? Uno dei motivi per cui odiavo Harry.
Ma al tempo stesso era stato gentile, si era preoccupato.
Sorrisi involontariamente, e mi accoccolai sul divano, stringendo a me la sua felpa, che emanava un odore di pulito, e di nuovo. Oltretutto era calda.
-Ti piace? Se vuoi te la regalo- disse Harry tornando con un vassoio in mano.
-Scherzi? Non vedi come mi sta?- risposi allungando il braccio, e si poteva benissimo vedere che le maniche erano TROPPO lunghe.
-Forza bevi- continuò lui ridendo.
-Ora cosa farai, mi preparerai il semolino e mi imboccherai tu il piatto?-
-Se proprio vuoi...- e così dicendo fece finta di alzarsi.
-Ma smettila- replicai lanciandogli un cuscino, dopodichè presi la tazza di tè e bevvi lentamente.
Lui sorrise -un sorriso meraviglioso- e prese da terra il cuscino stringendolo a se -Sai Kate, mi piaci- per poco non sputavo il tè- Non in quel senso...calmati- fece dandomi delle pacche sulla schiena per farmi smettere di tossire.
-Che cavolo ti prende Styles?-
-Lasciami spiegare! Io ti ammiro, ammiro il modo in cui fai le cose, disinvolta, sembra che degli altri ti importi poco e nulla, hai degli amici, li adori, ma non lo dai a vedere, e questo ti rende meravogliosa-
Dove voleva andare a parare?
-Io ho dei sentimenti...-
-Lo so, ma non sembra, ed è positivo, non fraintendermi..di nuovo...-
Harry si preoccupava di ciò che gli altri pensavano, io pure, ma non lo davo a vedere.
-Harry...tu sei a dir poco meraviglioso...rendi le mie giornate migliori...vedi, tu sei un arcobaleno, che rallegra la mia vita piovosa, un bellissimo arcobaleno con due occhi ipnotici-
-Kate, lo sai che gli arcobaleni non hanno gli occhi, vero?-
-E tu lo sai che degli altri mi importa, vero?- che diamine mi stava prendendo? Il discorso di Harry mi aveva resa idiota o cosa?
Dovevo fermare quella sensazione, ma non ci riuscivo, e in men che non si dica mi ritrovai fra le sue braccia, con le labbra incollate alle sue.
Era un mio amico, ma per me era molto di più. Sì, proprio un arcobaleno.


Angolo dell'autrice:
Non ho molto tempo. Storia idiota, scritta in fretta, prima sugli One Direction, anche se si sono visti Hazza, Lou e Niall.
Devo lasciarvi, ma vi dico che non mi è piaciuta come l'ho scritta..quindi.... bye :D
Dedico questa storia alla mia cara amica che ha il compleanno oggi :D Auguri :3
   
 
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