Harry era stanco di piangere, di soffrire, di sognare in silenzio in quelle notti, svegliarsi e capire che era solo il suo fottuto subconscio
Era veramente troppo scocciato di dover fingere perfino col suo migliore amico, colui che amava più di sè stesso, più della musica.
Si alzò barcollando, il muro gli impedì di cadere. Aprì lentamente la porta, per fortuna la stanza dell'amico non era troppo lontana dalla sua.
Bussò, capì che era inutile dato che l'amico molto probabilmente stava dormendo.
E invece no. Gli aprì