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Autore: lunatica365    18/05/2012    1 recensioni
ecco a voi la storia di come Regulus e Bellatrix diventarono Mangiamorte :) l'ho scritta con una ragazza che non credo sia su questo sito, ma si chiama Benedetta, e l'abbiamo scritta per un concorso su Face :D
Genere: Avventura, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Narcissa Malfoy, Regulus Black, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
- Questa storia fa parte della serie 'Harry Potter: un nome, una generazione'
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In avanscoperta nell’ufficio del Preside:

Tutta la scuola era riunita nella Sala Grande per la cena del giovedi, Albus Silente era seduto al suo solito posto al tavolo degli insegnanti. Era preside ormai da tantissimi anni,  e nemmeno lui era più in grado di dire con precisione quanti fossero. Spesso Regulus Black se lo chiedeva insieme a suo fratello Sirius e alle sue due cugine Bellatrix e Narcissa. Reg e Trixy erano seduti al tavolo dei Serpeverde, la casa della loro famiglia da generazioni e generazioni. L'unico della famiglia non essere stato smistato in Serpeverde era Sirius che era stato scelto quell’anno dal Cappello parlante per andare a Grifondoro, cosa che non era andata propriamente a genio a Regulus, ma era pur sempre suo fratellino. Inoltre Sirius là aveva conosciuto James Potter, un tipo con scuri capelli arruffati e gli occhiali storti, uno sbruffone che al primo anno osava fare loro scherzi. Narcissa era in un angolo a sbaciucchiarsi col suo fidanzato Lucius Malfoy, un altro Serpeverde, biondo platino con gli occhi azzurri e penetranti. Il cielo sopra i tavoli imbanditi quella sera era di un grigio triste interrotto qua e là da qualche sporadica nuvoletta bianca. 
Bellatrix e Reg chiaccheravano tranquillamente, accorgendosi di non avere avventure da molto tempo. Improvvisamente a Bellatrix si accese una lampadina:
- Ma certo! Mi è venuta in mente una cosa! Poco fa ci chiedevamo quanti anni potrebbe avere Silente e c'è un bel modo particolarmente avventuriero e piuttosto pericoloso per scoprirlo!
- Non mi fare stare sulle spine Trixy! Dimmi tutto!
- Basta che riusciamo a infiltrarci nel suo ufficio e in qualche modo lo scopriremo.
- Stasera a mezzanotte troviamoci nella Sala Comune e andiamo davanti all'entrata dell'ufficio,stiamo per un po’ lì davanti e aspettiamo che qualcuno lo apra!
- Sì ma come facciamo a non farci vedere? - chiese allora Bellatrix, la strega più brillante per la sua età.
-Beh è pieno di nascondigli Hogwarts! - le rispose Regulus ammiccando.

Quella notte Reg, Bellatrix e Narcissa, che si era voluta inserire dopo averne sentito parlare dalla sorella, si ritrovarono nella Sala Comune di Serpeverde come stabilito e all'ora indicata.
Si avviarono velocemente nei paraggi dell'ufficio di Silente, aspettando un professore che facesse spostare i gargoyle . Nel silenzio notturno del castello udirono dei passi che si facevano sempre più vicini. Velocemente si nascosero dietro l'armatura più vicina, un cavaliere argenteo senza la testa e che brillava alla luce della luna, che passava dalla finestra lì vicino , tutti stretti l’uno all'altro. Fortunatamente i passi erano di Silente che entrava nel suo ufficio. Sembrava turbato da qualcosa, ma a loro non importava, volevano solo curiosare un po’. Ne approfittarono e lo seguirono senza farsi vedere. Per Regulus  quella sarebbe stata la seconda volta che entrava in quell'ufficio,  perché c’era già stato per una bella punizione. Ma per gli altri era la prima volta e, ne rimasero molto colpiti. Erano comparsi in una grande stanza rotonda con molti oggetti strani intorno. In una teca c'era il Cappello Parlante, indossato da loro solo l'anno prima, alla cerimonia dello smistamento. Più in là c'era un grosso uccello, che dormiva con la testa sotto l’ala rosso scarlatto, con una targhetta sul bastone a cui era appoggiato: Fanny, la fenice.
Albus era scomparso dentro una piccola porta che Regulus riconobbe come la Stanza del Pensatoio, grazie al suo primo “viaggetto”, in cui Silente gliene aveva accennato. Velocemente spinsero la pesante porta d'ottone che dava all'ufficio vero e proprio. Si augurarono con tutto il cuore che al suo interno non ci fossero professori. E così fu. 
-Non dovremmo essere qui- sussurrò Narcissa con un filo di voce -Se ci scoprono sicuramente ci faranno espellere ed io non rivedrò mai più Lucius!
-Se parli è ovvio che ci scoprono! Chiudi il becco! - le disse stizzita la sorella.
Ormai erano entrati in un altra stanza, sempre di forma circolare con alle pareti erano appesi tantissimi quadri raffiguranti maghi vecchi che erano stati presidi, e sotto di loro c'erano delle didascalie. Fortunatamente dormivano. 
Al centro regnava una grossa scrivania. Sopra di essa erano disposte una lampada accesa e la bacchetta di Silente.
-Ma io l'ho gia vista questa bacchetta... Ma certo, è quella della foto che mi ha fatto vedere papà, la Bacchetta di Sambuco!- esclamò Regulus un po' troppo ad alta voce.
Più tardi, dopo essere usciti ed esser tornati nel loro dormitorio nei sotterranei facendo attenzione agli insegnati, Regulus confessò alle cugine che per un momento ha avuto la tentazione di provarla. Può battere qualsiasi altra bacchetta. Così aveva letto nel libro “Le Fiabe di Beda il Bardo” che gli aveva fatto leggere suo padre, nella storia dei tre fratelli, che sui bordi dei fogli era piena di scritte, che elencavano i tre Doni che aveva fatto la Morte ai tre fratelli, e le loro possibili ubicazioni attuali, e quelle precedenti.

-

La mattina dopo passò Horace Lumacorno nella Sala Comune di Serpeverde, di cui era il direttore. Era un uomo un basso e tarchiatello con un paio di lunghi baffi spioventi che lo facevano assomigliare ad un tricheco, ed era passato per prendere le firme di chi sarebbe rimasto per Natale. Regulus e Bellatrix sarebbero tornati a Grimmauld Place, la loro casa, mentre Narcissa e Sirius sarebbero rimasti con i loro amici a Hogwarts. 

Mancava solo un giorno prima della partenza verso casa. Regulus salutò i suoi amici, e lo stesso fece Bellatrix.

La mattina dopo Regulus e Bellatrix presero il loro baule e salirono sull' Espresso per Hogwarts che li avrebbe riportati al binario 9 e ¾ per poi tornare a casa. Tutti e due aspettavano con ansia il grande cenone ma soprattutto erano ansiosi di conoscere i colleghi dei genitori meglio conosciuti come Mangiamorte.
I preparativi per il cenone arrivarono perciò Regulus e Bellatrix erano indaffarati a pulire tutta la casa e a posizionare gli addobbi su ordine di madri e zie, tanto di dimenticarsi di scrivere ai cugini lasciati a scuola. Verso le 18 gli invitati arrivarono e iniziarono a servirsi del cibo in tavola. I piatti continuavano a riempirsi a non finire perche Kreacher, aiutato dagli elfi domestici degli altri Mangiamort in cucina stava lavorando come un forsennato per la gioia dei suoi padroni.
I due ragazzini ammiravano molto quegli strani signori e allora fecero un patto con il Mangiamorte che più li attirava per il suo carisma: da grandi anche loro, come i loro genitori, sarebbero diventati seguaci dell'Oscuro Signore, per distruggere la razza dei babbani e dei SangueSporco, e per uccidere Albus Silente, l'unico mago che osa pronunciare apertamente il nome di Voldemort.
  
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