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Autore: Lycoris    18/05/2012    1 recensioni
Dean scopre che la pelle di Castiel ha la capacità di conservare l'impronta di ogni tocco, come la carta con l'inchiostro. E lui non vede l'ora di scrivere interi romanzi.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta stagione
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Write it on my skin

Titolo: Write on my skin
Fandom: Supernatural
Pairing: Destiel
Rating: Verde
Chapter:
  Unico
Beta:  Nessuno
Genere:  Romantico
Warning:  Slash, Missing Moments
Summary: In cui Dean scopre che Castiel soffre di dermografismo e perde la poca salute mentale che gli rimaneva.

Note: Perché io non mi posso occupare delle cose normali. Wikipediamoci! Il dermografismo è un disturbo della pelle e dei vasi sanguigni (di cui io stessa soffro in maniera allucinante, quindi parlo per esperienza) che si manifesta con una tendenza anormale dell’epidermide ad arrossarsi al minimo contatto, a segnarsi molto facilmente e a conservare cicatrici di ferite minime per tantiiiissimo tempo. Il titolo deriva direttamente dall'etimologia del termine.

Write on my skin

La prima volta in cui Dean si accorge che nel suo personalissimo pennuto celeste qualcosa non va è in un seminterrato.

Tre demoni, e una voragine che improvvisamente si spalanca sotto le suole di Castiel.

Sam che conclude il suo dannatissimo esorcismo sempre troppo lungo e Dean che si sporge ad afferrare il polso dell’angelo che non vola.

La sua spalla urla di dolore - Castiel non è esattamente un uccellino- e stringe il braccio che minaccia ogni secondo di scivolargli dalle mani sudate.

Lui lo guarda, con quegli occhi sempre impressionanti, sempre dannatamente sovrumani, tinti una volta tanto di sorpresa.

Fa forza sulle gambe e con un ruggito tira su da quella sottospecie di crepaccio il suo celestialmente pesante amico.

Stesi con la schiena sul cemento freddo respirano affannosamente, finché Dean si gira, sorride e dice -Sono quello che ti ha afferrato e salvato dalla perdizione-.  

Anche Castiel sorride. E’ così raro vederlo sorridere che è come se un faro illuminasse la stanza.

Poi solleva l’avambraccio all’altezza del viso e lo esamina in modo quasi scientifico, come se appartenesse a qualcun altro. L’impronta delle dita che lo hanno stretto risalta scura contro la pelle pallida, e un alone rosso acceso corre come fuoco lungo l’arto.  

Il sorriso di Dean si scioglie come neve al sole, negli occhi l’allarme monta come un’onda e per la seconda volta in pochi minuti stringe tra le dita -ora con la cautela che si riserverebbe al cristallo-  il braccio dell’angelo.

La pelle che si aspettava di sentire bruciante è invece fresca e incredibilmente liscia, i muscoli vivi –così umani- che guizzano sotto la pelle.

Guarda interrogativo Castiel, che inclina il viso e osserva per un attimo ancora quello strano fenomeno. –Il mio tramite è difettoso. Non preoccuparti, non provo dolore.-

Nota lo sguardo incuriosito del cacciatore, prende con gentilezza la sua mano e  preme un dito contro la pelle morbida della gola e, davvero, Dean è convinto che dovrebbe aver fatto lo stalker della razza umana abbastanza a lungo da sapere che non è una cosa esattamente normale e priva di rischi.

L’unghia corta sfrega sulla pelle sottile, le vene blu facilmente tracciabili, come una mappa, e una linea rossa compare sull’epidermide per poi allargarsi rapidamente e riassorbirsi pochi momenti dopo.

Quando Dean gli pizzica forte le guance, Castiel non è affatto preparato. Tira la pelle ruvida di barba sfatta deformando il suo viso in modo assolutamente comico, per poi rilasciarle.

E ride, Dean, ride come non faceva da anni, perché Castiel lo guarda profondamente risentito, con quelle guance ora rosse come le mele che gli danno un’aria infantile assolutamente adorabile.

-Che fai, angioletto, arrossisci?-

 

Quando Castiel poggia le sue labbra sulle sue, Dean non è affatto preparato. Anche le sue labbra sono rosse. Non come le mele, ma come le ciliegie.

Trattiene il respiro, gli occhi spalancati e smarriti.

L’angelo si discosta di pochi centimetri, con l’ennesimo sorriso sulle labbra screpolate.

-Che fai, Dean, arrossisci?-

Mentre Sam se la fila con molto buonsenso dalla porta scardinata del seminterrato, Dean decide che, al diavolo i rischi, potrebbe anche cercare di scoprire se tutta la pelle di Castiel arrossisce allo stesso modo.

 

NdA:

L’ho rifatto!

Sono recidiva! E’ un aggravante, vero?

Ma, gente, rendiamoci conto HO ABBANDONATO L’ANGST. Devo ammettere però che non mi sento completamente a mio agio con questo tipo di scrittura e di genere, tant’è che la fic è uscita ancora più breve del solito. Chiamiamolo esperimento!

E la pubblico così, perché stanotte finisce la 7 serie e domani dovranno raccogliermi tremante e piangente con un cucchiaino. Non sopravviverò al cliffhanger. E ho le mie teorie, su come finirà, anche se come al solito i flash speranzosi nella mia mente vertono principalmente su DEAN CASTIEL LETTO/IMPALA. Ma le mie teorie sono sempre tragiche e si rivelano esatte un numero allarmante di volte (avete presente Uomo libero, amerai sempre il mare? Ecco.)

Quindi, preparate i cucchiaini, i fazzoletti, la nutella, le lamette e le tastiere.

As usual, e ancora di più perché, ripeto, è un esperimento, sarebbe un onore e un piacere immenso ricevere le vostre critiche e i vostri consigli.

Vi amo,

Lycoris.

   
 
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