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Autore: Nami    05/05/2004    0 recensioni
Innanzitutto premetto una cosa. Reinserisco questa fic a richiesta di Asuka ma se devo essere sincera stavo già pensando di riscriverla… probabilmente molti di voi l'avranno già letta e credo che se vi è piaciuta sarete contenti di vedere il seguito. Per chi invece non l'avesse mai letta perché nuovo di questo sito, noterete sicuramente lo stesso personaggio che ho inserito nella fic "Al cuor non si comanda" che però ho deciso di togliere… lo so.. forse vi sembrerò una sciocca ma il fatto è che non ho mai avuto le idee ben chiare realizzando la fic in questione.., cmq era proprio a questa storia che mi riferivo quando vi parlavo del mio personaggio. Come vi ho già detto, l'ho creato io e ci sono molto affezionata, è più forte di me…quindi non me la sento proprio di non metterlo in alcune mie fic… beh…siate clementi dunque e… buona lettura. Nami ^__^
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 18: L'importanza di un sogno


Se solo avessero saputo a quale battaglia andavano in contro. Nelson era uno degli uomini peggiori esistenti al mondo, una volta faceva persino parte della tremenda flotta dei sette guerrieri, come potevano dunque anche solo sperare che tutto si sarebbe concluso alla perfezione? Purtroppo ci sarebbero state non poche difficoltà, ma se era per aiutare una ragazza importante come Ania, dovevano correre questo rischio.

ZORO: Che cos'hai?

Da un pò di tempo ormai si era accorto che non proferiva parola alcuna. Teneva lo sguardo su quel tappeto di foglie secche sul quale camminavano e non prestava la minima attenzione ai singoli rumori che prorompevano dagli alberi o da chissà quale parte dell'isola senza alcun dubbio più inquietante che si fosse mai vista.

ANIA: Come?

Ci mise almeno sessanta secondi per rendersi conto che la voce di Zoro era rivolta a lei.

ZORO: C'è qualche problema? Mi sembri distaccata.. quasi assente..

ANIA: Ma no..

Lo sapeva bene che era una pessima attrice.

ZORO: Ah no? E come mai non mi guardi negli occhi?

Non poteva continuare a fingere.

ANIA: .. ok.. beccata eh?

Quasi sorrise.. a stento.

ZORO: Hai paura?

ANIA: Tantissima!

Ma temeva più per quei ragazzi che per se stessa. Non aveva paura di tornare fra le grinfie di Nelson, tremava al solo pensiero di vederli stesi per terra feriti o peggio ancora, senza vita..

ZORO: Ce la faremo vedrai, quell'uomo verrà spazzato via!

ANIA: Non è questo Zoro..

Cercò di spiegargli.

ANIA: Proprio non capisci?

Alzò lo sguardo incontrando i suoi occhi seri e scuri, quegli occhi che lei adorava.

ZORO: Cosa c'è da capire?

La osservò a lungo e in silenzio.

ANIA: Ho paura per voi!

Abbassando le palpebre ritornò con il capo chino.

ZORO: Sei una sciocchina!

Disse posando la mano sul suo capo cercando di tranquillizzare il suo cuore colmo di ferite profonde. Lui sperava di riuscire a rimarginarle, anche se nonostante il tempo, una ferita così brutta non scompariva mai del tutto. Non desiderava altro che curare i suoi graffi, il suo dolore lancinante. Tuttavia un un'unica sensazione penetrava il suo di cuore. Una volta risolto tutto quanto, cosa sarebbe accaduto fra loro?

- Ania potrebbe anche decidere di restare con sua madre, non ci hai pensato? -

La voce di Sanji rimbombava nel suo cervello come un martello pneumatico. Anche lui tremava di paura.. tremava all'idea di doversi separare da lei. Quasi gli veniva da ridere. Fino a pochissimo tempo prima se ne stava in solitudine come un lupo, sempre serio, sempre critico nei confronti dell'amore.. e adesso? Gli era bastato guardare negli occhi una bella ragazza per innamorarsi pazzamente? Aveva visto tante donne bellissime nella sua vita, di quegli schianti che non si poteva resistere, a lui invece non facevano nè caldo nè freddo. Proprio non lo solleticavano nemmeno le provocazioni fatte da pupe da sballo quando ancora lavorava come cacciatore di pirati, un sacco di proposte indecenti gli erano giunte alle orecchie, prostitute la sera che tentavano di sedurlo offrendogli una cifra spropositata.. ma lui voleva solo una cosa: vivere la sua vita. Poi incontrò Rufy e non potè fare a meno di affezionarsi a quel ragazzino combina guai, diventando il suo migliore amico. Ma Ania.. Ania era Ania, era speciale, così speciale da fargli venire la tremarella alle gambe. Era talmente innamorato che avrebbe dato la vita per lei.

ANIA: Si, hai ragione, sono una sciocca.. ma ti amo!

Sussurrò sorridendogli. Ora lo sapeva, non avrebbe capito più niente. Quel meraviglioso sorriso sapeva paralizzarlo. Che cosa meravigliosa, l'amore.
Arrossì lievemente scostando lo sguardo.

ANIA: Sei così carino quando arrossisci!

Si stava divertendo.. soprattutto nel vederlo prendere il colore di un pomodoro maturo.

ZORO: Smettila..

ANIA: Perchè??

ZORO: Perchè mi da fastidio..

ANIA: Che cosa?

ZORO: No cioè.. ecco.. mi sento imbarazzato..

ANIA: Oh si vede..

Ridacchiò.

Sanji si accese una sigaretta mentre con la coda dell'occhio osservava quei due ragazzi innamorati pensando a quanto fosse incredibile che proprio Zoro sarebbe caduto in ginocchio così facilmente d'innanzi ad un forte sentimento che considerava inutile.. ma soprattutto reputava assurdo che una bellezza come Ania si fosse invaghita proprio di Rolonoa. A volte si sentiva triste lui. Amava tutte le belle donne e godeva di una certa popolarità grazie ai suoi modi gentili e al suo fascino, soprattutto alle feste. Non c'era ragazza che non accettasse un suo invito a ballare.. tuttavia questo non gli bastava. Sentiva che gli mancava qualcosa, il vero amore. Quello che sentiva non lo si poteva considerare tale. Nami lo trattava come il suo schiavetto personale, apprezzava sempre i suoi complimenti e le sue adulazioni.. del resto quale ragazza vanitosa non lo avrebbe fatto? Non si poteva dire che non gli volesse bene però.. lui voleva di più. Quando incontrò Ania per la prima volta, quando la vide priva di sensi, fra le braccia di Zoro, così bella e indifesa, aveva avuto come un'illuminazione. Aveva pensato: "E se fosse lei la donna che cerco?" Ancora una volta aveva ottenuto una risposta negativa. Voleva qualcuno da amore per davvero, non solo da ricoprire d'attenzioni e da guardare con il cuore in subbuglio. Desiderava una bella e dolce ragazza che potesse stringerlo forte, tenere il suo capo fra le sue dolci curve e sussurrargli "Ti amo!" proprio come Ania aveva appena fatto con Zoro. Doveva sempre averle lui tutte le fortune? Aveva conosciuto Nami prima di lui, aveva visto Ania prima di lui, un giorno, su quell'isola bellissima, l'aveva salvata e portata fra loro e poi.. l'aveva conquistata. Come non lo sapeva. Lui stava divinamente con lei, era l'unica che non lo avesse mai trattato come un burattino da manovrare, che non lo avesse mai guardato storto dopo una domanda indecente.. gli aveva saputo voler bene come un ragazzo sensibile.. eppure non era andata da lui quando stava male.. ma sempre da Zoro e lui soffriva. Si domandava: "Perchè proprio lui? Perchè colui che disprezza l'amore?" Non faceva che dire quando esso fosse assurdo.. e poi.. era il primo a stare appiccicato alla ragazza più meravigliosa della terra.

I suoi tristi e malinconici pensieri furono di colpo interrotti dalla voce di Rufy mentre inciampava in qualcosa di invisibile e cadeva per terra con un tonfo.

RUFY: Che male..

Si rialzò a fatica ma immeditamente fu costretto a tornare a terra da una parata di frecce accuminate che sbucavano una dopo l'altra dalla folta vegetazione. Zoro afferrò Ania proteggendola con il suo corpo mentre tutti stavano attenti a restare ben schiacciati per terra. Bastava alzarsi anche solo di un centimetro per ritrovarsi con una freccia in mezzo alla testa. Solo quando erano sicuri che il pericolo era passato, si sollevarono attenti e pronti in caso di allarme.

SANJI: Ma che è successo?

RUFY: Boh.. sono inciampato su questo filo e sono sbucate le frecce.. secondo voi era una trappola?

Abbassando lo sguardo notarono un cordino semitrasparente, ma comunque ben visibile alla luce del sole, legato da un tronco all'altro.

NAMI: Ma non potevi stare più attento??

RUFY: Scusa.. non l'ho visto..

Quasi sicuramente c'era lo zampino di Nelson. Era troppo strano che un uomo così scaltro e furbo, per di più corsaro, non avesse preparato qualcosina di "stuzzicante" per intrattenerli.

ZORO: Ania, stai bene?

ANIA: Si..

Era troppo strano che andasse tutto bene. Aveva camminato per diverso tempo senza problemi, non avevano nemmeno più incontrato una sola bestia.

NAMI: Qualcosa mi dice.. che questo è solo l'inizio!

Osservò la navigatrice prima di riprendere il tragitto insieme agli altri.

Su un tronco d'albero nascosto dalle verdi foglie, un uomo di corporatura robusta li scrutava mentre si allontanavano ridendo a denti stretti. Balzò sul tronco di fronte seguendo il loro stesso percorso.

NAMI: Ania, posso sapere una cosa?

ANIA: Si, dimmi!

Non tutto appariva chiaro ai suoi occhi. C'erano alcune cose che avrebbe voluto chiarire.

NAMI: Ecco, per quale motivo non hai seguito le richieste di Nelson?

Ma che razza di domanda era?

ANIA: Come scusa?

NAMI: Si, insomma, perchè non hai preparato il farmaco che ti ha chiesto?

ANIA: E mi chiedi perchè?

Lei non aveva la minima intenzione di creare qualcosa in grado di uccidere. Non aveva capito esattamente per cosa gli servisse, non pensava che avesse intenzione di ammazzare tutti coloro che possedevano una grave malattia.. non ne vedeva il senso.. secondo lei c'era qualcosa sotto.

NAMI: Non fraintendermi Ania, so che vuoi diventare un bravo medico per curare le persone.. quello che esattamente non capisco è perchè non hai creato un farmaco qualsiasi? Tanto che ne avrebbe potuto sapere lui?

Nelson non era affatto uno sprovveduto. Due anni al suo fianco erano serviti per conoscerlo bene.

ANIA: Perchè lui lo avrebbe testato!

NAMI: E su chi?

ANIA: ...

NAMI: Ania?

Si fermò nel bel mezzo del cammino.

NAMI: Ma?

ANIA: Su mia madre!

Esclamò tristemente provocando il panico generale.

USOP: CHE COOSA??

Nelson aveva scelto lei come cavia.

ANIA: Per questo non avrei mai potuto imbrogliarlo! Lui lo avrebbe testato su mia madre e avrebbe subito scoperto che non avevo eseguito il suo ordine. Comunque, anche se avessi voluto prepararlo.. non sarei mai riuscita ad uccidere mia madre, capite? Avevo le mani legate!

Doveva assolutamente liberarla e ricominciare tutto da capo sapendo che Nelson non avrebbe mai più potuto nuocerle.

NAMI: Scusami Ania io.. non lo sapevo.. perdonami!

ANIA: Figurati!

All'improvviso sussultò mentre una roccia accanto a loro andò in mille pezzi con un botto. Rufy l'aveva appena frantumata con il pugno.

ANIA: Rufy?

SANJI: Adesso si è arrabbiato sul serio Ania.. credo che Nelson non avrà scampo!

Le fece l'occhiolino amichevolmente.

RUFY: In marcia!

Non aveva mai potuto perdonare quel genere di uomo, che si serviva del sogno di una ragazza indifesa e della vita di una persona a lei molto cara. Nelson andava eliminato dalla faccia della terra, cosicchè Ania potesse finalmente essere libera.

RUFY: I sogni sono importanti!

Disse ad alta voce.

ZORO: Come dici?

RUFY: No, niente! Pensavo!

Lo sapeva bene lui, che navigava solo per far avverare il suo sogno più grande mantenendo così la sua promessa.
  
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