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Autore: Hikari_Mireniamu    18/05/2012    6 recensioni
E' il compleanno di Yu, e Tsubasa ha organizzato una grande festa.
Ma incubi notturi e diurni che riguardano un certo drago affollano la testa dei due amici...
Ff scritta di getto nell'oria di storia, ma a mio parere carina. Spero vi piaccia e buona lettura!
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Attenzione: questa è una fan fiction ispirata ad un’altra fan fiction tradotta dall’inglese, ma da me modificata. Quindi, se l’avete già vista  da qualche parte, non vi stupite più di tanto. Non vorrei far fermare i vostri poveri cuoricini.
 
Detto ciò, buona lettura a tutti quanti!
 
HAPPY BIRTHDAY!
 
La pioggia picchiettava leggera sul vetro della finestra, proprio sopra il letto di Tsubasa, che dormiva tranquillo.
Era stata una settimana piena: doveva dividersi tra casa e lavoro, aveva mille impegni. Ma soprattutto, il giorno successivo era il compleanno di Yu. E aveva fatto in modo che non sarebbe stato una giornata che si sarebbe scordato facilmente.
All’improvviso sentì un rumore, ma pensò di esserselo immaginato nel sonno. Ma il rumore si ripeté, e lui si mise seduto, i lunghi capelli d’argento scompigliati e l’aria assonnata. Aquila* era fuori, quindi non poteva essere lei. Poi vide che era semplicemente Yu, si dimenava nel letto accanto al suo. Sembrava che avesse un incubo: gemeva e agitava i piccoli pugni nell’aria, come a colpire un avversario immaginario. Sospirando, Tsubasa si alzò e si avvicinò al piccolo amico. Si  inginocchiò accanto a lui, e lo scosse piano per una spalla:- Yu… Yu, svegliati…. –
Il bambino si agitava sempre di più, e aveva anche cominciato a piangere: - Vai via, vai via… continuava a ripetere senza sosta. Tsubasa si ritrasse, schivando un pugno volante. Afferrò Yu, che ormai piangeva senza ritegno: Yu, svegliati! Stai sognando!-
Yu spalancò gli occhi pieni di lacrime all’improvviso, smettendo di dimenarsi. Si lanciò immediatamente tra le braccia del ragazzo, singhiozzando :- C’era Ryuga... voleva combattere… però io avevo paura… e allora… e allora lui ha detto che ti avrebbe fatto del male!- disse lui, la voce soffocata. Tsubasa l’abbracciò, accarezzandogli la testa con dolcezza. Yu si calmò, e si riaddormentò, ancora accoccolato al petto di Tsubasa. Con delicatezza, lo rimise a letto, ma lui non riuscì più a dormire, per paura che sognasse di nuovo.
 
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La mattina dopo, il sole splendeva nel cielo azzurro. Le nuvole nere della notte prima erano scomparse. Tsubasa era stravolto a causa della notte passata in bianco. Yu, al contrario, era bello carico. Entrò in cucina di corsa, lanciandosi su Tsubasa e rischiando di fargli rovesciare il caffè bollente.
-Indovina indovina indovina!- urlò lui raggiante.
Tsubasa si limitò a guardarlo storto, la tazza il più lontano possibile da lui.
-Oggi è… il mio compleanno! Yahoo!- trillò lui, saltellando. –Ah… mi sottovaluti, Yu. Lo sapevo già- gli rispose Tsubasa sorridendogli e scompigliandogli i capelli. –Però ora sbrigati e vestiti, che usciamo.- Yu sgranò i grandi occhi verdi –Andiamo alla WBBA? – Tsubasa fece spallucce
– Evviva!!!- esultò Yu.
Dieci minuti dopo, i due amici camminavano verso la sede principale della WBBA. Yu parlava a macchinetta:
-Scommetto che ci sarà una festa.-
-Forse-
-Con un circo enorme i gli animali!-
-Yu, mi posso permettere un circo.-
-Un pagliaccio?
-Odio i pagliacci.-
-E tu cosa mi hai regalato?-
-Niente.-
Yu si fermò in mezzo al marciapiede. Poi raggiunse di corsa l’amico, che sogghignava:- Come sarebbe a dire niente?! E’ il mio compleanno!- Tsubasa continuava a sorridere:- Come sei impaziente! Ora dobbiamo andare da Ryo.- disse, chiamando l’ascensore. Per tutto il tempo, Yu continuò a lamentarsi. Tsubasa semplicemente lo ignorò, guardando oltre il vetro dell’ascensore e osservando Aquila che volava alta, di ritorno dalla sua caccia notturna.
Arrivati a destinazione, Tsubasa bussò alla porta del direttore sotto lo sguardo stupito di Yu: non aveva mai bussato quando doveva entrare nell’ufficio dell’immortale Phoenix.
-Entra pure- disse la voce del direttore, che giungeva attutita alle loro orecchie.
Dall’interno della stanza giunsero tonfi, sussurri conciati e risatine isteriche.
-Chiudi gli occhi.- disse Tsubasa a Yu. Lui obbedì.
Aprì la porta e… -SORPRESA!!!-
C’erano proprio tutti: Ginka, Masamune, Kenta, Hikaru, Madoka, perfino Hyoma, Sora, Ryutaro e Teru. C’erano persino Kyoya e Benkei. Sulla testa avevano un cappellino verde con una bilancia circondata da stelline stampata sopra, tranne Kyoya che lo teneva in mano con aria annoiata. L’ufficio era stato addobbato con palloncini e un grande striscione giallo dichiarava a lettere verdi: BUON COMPLEANNO, YU! Una grande pila di regali era accumulata sulla scrivania di Ryo, che aveva indossato la sua ridicola maschera e si dimenava sulla sedia.
Yu si girò entusiasta verso Tsubasa, ancora sulla soglia: -Hai fatto tutto questo per me?- Tsubasa arrossì, non abituato alle dimostrazioni di affetto:- Be’… sei il mio migliore amico, era il minimo che potessi fare. Però gli altri mi hanno aiutato, e Ryo…-
Yu non lo lasciò finire e gli saltò in braccio.
-Grazie. Non avrei potuto desiderare di più.-
Tsubasa divenne rosso per l’imbarazzo, ma ricambiò l’abbraccio.
-La tortaaaa!!- urlò Hikaru, e tutti esultarono. Era enorme, tre piani decorati con piccole miniature di Libra e sulla sommità una bilancia di zucchero che conteneva dieci candeline. –Esprimi un desiderio, mi raccomando!- lo ammonì Ginka, che come al solito si stava azzuffando con Masamune. Yu pensò: “ Vorrei rimanere per sempre con i miei amici straordinari”. Poi soffiò le candeline.
La festa procedette tranquilla: anche i più scontrosi come Kyoya si divertivano. Ci fu anche una sfida tra Ginka e Ryo: padre e figlio diedero spettacolo, ma alla fine trionfò Ginka.
Yu stava scherzando con Kenta, mangiando l’ennesima fetta di torta, quando un pacchetto infiocchettato gli si parò davanti agli occhi. Yu alzò lo sguardo e incontrò due occhi gialli. I capelli bianchi con una singola ciocca rossa erano trattenuti da una corona dorata che cingeva la fronte di un ragazzo alto, che lo guardava in attesa che prendesse il pacchetto.
-Ryuga!- esclamò Ginka, la bocca piena di torta. Tutti si girarono verso il possessore dell’Imperatore Drago. Yu lo fissava come paralizzato, e Tsubasa ne approfittò per mettersi tra il bambino e Ryuga.
-Se sei qui dare fastidio a Yu, dovrai passare sul mio corpo.- Ryuga fece spallucce, con aria indifferente:- Sono qui solo per dare in regalo al moccioso, stai calmo.- Posò il pacchetto sulle ginocchia di Yu, veloce, e di diresse verso la porta andandosene. –Ehi, aspetta un attimo!- Ryuga non si girò nemmeno, si fermò davanti all’ascensore.-Ascoltami bene; non sono qui per creare problemi, ho solo dato un regalo al moccioso.- -Non chiamarlo moccioso- sibilò arrabbiato Tsubasa. Ryuga fece una breve risata:- Scusa, scusa. Mi sono ricordato del compleanno di Yu.- disse sottolineando l’ultima parola con una punta d’ironia.
-Come puoi pensare che basti un regalo per farti perdonare?! Yu si è impegnato per te e Nebula Oscura, ha combattuto con te, ti chiamava amico. E tu l’hai abbandonato.- gli urlò contro Tsubasa. Ryuga finalmente si girò, facendo un sorrisetto:- Ci tieni proprio a lui.- Tsubasa sorrise a sua volta:- Difendo sempre le persone a cui tengo-. Ryuga lo squadrò per un po’: poi fece spallucce e chiamò l’ascensore:- E allora proteggilo. Sempre meglio che stia appiccicato a te che a me-. Tirò fuori un pezzo di torta e entrò nell’ascensore. Tsubasa lo guardò stupito mentre la mangiava con gusto, e anche quando se ne fu andato restò a guardare davanti a se, perso nei suoi pensieri.
Solo quando una mano gli toccò il braccio si riscosse. Yu lo guardava preoccupato:-Va tutto bene?- Tsubasa si chinò alla sua altezza e gli sorrise:- Sì, Yu. Va tutto a meraviglia.- Tornarono insieme nell’ufficio di Ryo. Tutti lo guardavano ansiosi:- E allora? Ragazzi, è una festa! Cosa succede?- disse Tsubasa allegro. E allora Masamune urlò:-Sì! Sono il numero 1!-.
Tutti si misero a ridere.
 
 
-Ihihihih… che ricco bottino!- disse Yu la sera, la faccia tutta scritta di pennarello blu.- Ginki mi ha regalato un pegaso, Munerino un unicorno, Hyoma una pecora. Guarda, Madoka mi ha regalato un kit di manutenzione per Libra. Uffa, ora me la dovrò fare da solo…- continuò Yu, lanciando delle occhiate a Tsubasa, che guardava fuori dalla finestra. Yu sbuffò e gli saltò in braccio.-Si può sapere cos’hai?- Tsubasa gli posò una mano sulla testa:-Niente. Stavo pensando ad una cosa che mi ha detto Ryuga.- Yu abbassò lo sguardo e mormorò:- Davvero non ti ha fatto niente?- Tsubasa sorrise:-Niente. Anzi, mi ha raccomandato di proteggerti sempre.- Yu rise:- Se è per questo, è arrivato in ritardo! Tu sei il mio Fratellone, mi proteggi sempre!- Tsubasa lo fissò stupito:-Fratellone? Io e te non siamo fratelli.- Yu gli tirò le guance:- Sì! Sei il mio Fratellone, invece! Perché io ti voglio bene!- Tsubasa gli sorrise ancora:-Anche io, Yu. E’ una cosa molto gentile da dire.- Lo posò a terra e andò in cucina. Aprì un’anta: nascosto dentro una tazza c’era un pacchetto rosso. Tsubasa lo prese e lo portò a Yu. –Ecco il mio regalo.- Yu lo scartò: dentro c’era un’aquila identica a quella di Tsubasa e una piuma dell’originale.-Grazie! E’ bellissima!- gli disse abbracciandolo. –Di niente, di niente…- mormorò Tsubasa tutto rosso. Yu guardò l’ultimo pacchetto rimasto sul letto: quello di Ryuga. –Cosa ce ne facciamo di quello?- -Direi che possiamo aprirlo.-
Dentro c’era un semplice foglio di carta verde, che si illuminava al buio.
.Oh, che bello! Così non dovrò alzarmi se hai gli incubi.- esultò Tsubasa.- Be’, Yu, andiamo a dormire-.
-Eeeee?! Di già?!- sbuffò Yu.
-Sono stanco morto, stanotte non ho dormito per colpa tua-
Quella notte, una luce verdastra illuminò la stanza di Yu e Tsubasa,e dormirono entrambi beatamente.
 
 
In riva al fiume, Ryuga guardava la corrente che trasportava ogni sorta di oggetto.
-Cosa fai qui, Ryuga?- chiese Kenta, che l’aveva raggiunto.
-Affari miei. Ma voi marmocchi dovete sempre starmi appiccicati? Prima Yu, poi tu… accidenti a quel moccioso e alla sua torta. Ora ho mal di pancia- bofonchiò Ryuga.
Kenta rise alla sua risposta. 
   
 
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