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Autore: ValeDowney    19/05/2012    0 recensioni
Tutti sappiamo cosa succede nel quarto capitolo dei pirati più amati del cinema; ma, che cosa sarebbe veramente successo se una bambina, di nome Perla, fosse entrata nella vita del famoso Capitan Jack Sparrow ? Tocca a voi scoprirlo. Questa é la mia versione di Pirati dei Caraibi Oltre i Confini del Mare ( gli altri tre capitoli della saga arriveranno più tardi)
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hector Barbossa, Jack Sparrow, Nuovo Personaggio
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Poco dopo, tutti erano a terra; poi, Barbanera ordinò: “Ben spianate ! Non aggrovigliate ! Le voglio perfette, per le nostre ospiti” e gli uomini distesero, meglio, le reti che tenevano in mano; poi, aggiunse dicendo, rivolto ad Angelica: “Ci servirà luce; molta luce…con me !” e si diresse verso il faro, seguito da Angelica, Jack, Perla ed alcuni zombie.

Dopo aver salito un sacco di scale, arrivarono in cima al faro e, mentre Barbanera ed alcuni suoi uomini si guardarono intorno, nella speranza di farlo funzionare, Jack e Perla erano affacciati e guardavano la luna; poi, a loro, si aggiunse anche Angelica, la quale disse: “ La luna vecchia, è nelle braccia della luna nuova: la prima dell’estate. Perfetto, per una caccia ad una lacrima di sirena”. Dopo che ebbero fatto funzionare il faro, Barbanera, tramite una torcia, mise il fuoco in esso ed una potente luce illuminò una delle scialuppe, che vi erano in mezzo al mare, sopra alla quale vi era Scrum, uno dei ragazzi, il missionario ed altri uomini: “Siamo condannati: è un richiamo, la luce dell’uomo” disse un uomo con la barba bianca. “Squali ?!” disse stupito il ragazzo. “Peggio degli squali, giovanotto: qui, sciameranno branchi di sirene, tra un’ora; ricorda le mie parole ! E noi, siamo l’esca !” replicò l’uomo con la barba bianca. “Dicono che, se una sirena bacia un marinaio, lo protegge dall’affogare” disse un altro uomo. “Non essere sciocco ! Le sirene sono femmine, figliolo e belle come un sogno di paradiso; ma, quando ad un certo punto, la natura chiama, diciamo così, tirano via il marinaio dal ponte o lo strappano dalla scialuppa; fanno i loro comodi ! E, poi, lo trascinano giù, sul fondo, affogandolo e lo mangiano !” spiegò l’uomo con la barba bianca. “O, ancora peggio, lo mangiano affogandolo” disse Scrum. Gli altri lo guardarono con sguardo perplesso; poi, uno zombie disse: “Canta”. “Cosa ?!” disse stupito Scrum, guardandolo. “A loro piace sentire cantare” disse lo zombie. Scrum, allora, iniziò ad intonare una canzone:

Il mio nome, è Maria e, il mio, è un destino molto amaro…

“ Più forte !” replicò lo zombie. Scrum, allora, alzò il tono della voce, continuando a cantare la canzone:

Io volevo farmi amare ed ho perso il mio denaro. C’è un audace marinaio, che attendo dentro al cuore…

Poi, anche gli altri membri della scialuppa, eccetto per lo zombie, cantarono insieme a lui, proseguendo la canzone:

…non so niente di quell’uomo, ma ho bisogno del suo amore.

E continuarono con questa canzone, ancora per molto, tanto che, a cantarla ed in modo stancante, era rimasto solamente Scrum; ma, ancora, delle sirene non c’era nessuna traccia: “Come mai, le sirene non sono ancora salite in superficie ? Eppure, hanno cantato una canzone” disse Perla. “Saperlo, piccola; le sirene non è che amano molto salire in superficie: casa loro è il mare” disse Jack. “Allora, se non ne sale neanche una, come faremo con la lacrima ?” chiese Perla. “Calma, piccola: vedrai che, prima o poi, saliranno; e, poi, io non me andrò, da qui, se prima non ne avrò catturata una” rispose Barbanera, mettendo una mano sopra la spalla di Perla. “Però, almeno, potevano continuare a cantare: mi piaceva quella canzone” disse Jack. Ad un certo punto, Philip, il missionario, notò qualcosa muoversi nell’acqua e videro…una sirena; era proprio lì, con le mani sul bordo della scialuppa e che stava a guardarli; gli uomini, allora, la guardarono a loro volta e Scrum disse: “Dio, salvami”. L’uomo dalla barba bianca si alzò in piedi e, stava per colpirla con un coltello, quando il ragazzo lo fermò, dicendogli: “La spaventerai !”. “Sì, sarebbe una fortuna !” replicò l’uomo dalla barba bianca. La sirena si era, infatti, un po’ spaventata, perché si era leggermente allontanata dalla scialuppa ma, continuava, comunque, ad osservare gli uomini; poi, Scrum le domandò: “Sai parlare ?”. “Sì” rispose la sirena avvicinandosi, ancora, alla scialuppa, così come Scrum che, dopo essersi avvicinato al bordo, le disse: “Sei bellissima”. “Eri tu, che cantavi ?” chiese la sirena. “Sì” rispose Scrum. “Sei tu, il mio audace ed allegro marinaio ?” domandò la sirena. “Sì, sono io” rispose Scrum. “Scrum, comportati bene !” replicarono gli altri uomini, tirandolo via dal bordo della scialuppa. “Ragazzi, non ho mai combinato molto, nella mia breve vita miserabile; c’è del vero, sì; ma, porco cane, tutti diranno che Scrum, è stato baciato da una vera sirena ! Lasciatemi !” replicò Scrum e, dopo essersi liberato dalla presa degli altri, ritornò al bordo della scialuppa, proprio quando la sirena iniziò ad intonare una canzone:

C’è un audace marinaio, che attendo dentro al cuore; non conosco il suo nome, ma ho bisogno del suo amore.
Voi fanciulle innamorate, venite tutte qua; l’allegro ed audace marinaio, un giorno arriverà. Solo lui può consolare il nostro cuore spezzato; il mio audace marinaio, prima o poi, arriverà.
C’è un audace marinaio, che attendo dentro al cuore; non conosco il suo nome, ma ho bisogno del suo amore.

“Hanno una bellissima voce” disse Perla. “E sono anche bellissime” aggiunse dicendo Jack. “Tipica reazione di tutti gli uomini che le vedono” disse Angelica. “Avresti reagito anche tu così, se quelle sirene, invece di essere state femmine, fossero stati maschi” replicò Jack ed Angelica lo guardò con sguardo preoccupato. Mentre quella sirena aveva cantato, ne erano spuntate delle altre e, tutte, guardarono i pirati sulla scialuppa; ma, all’improvviso, la sirena che aveva cantato, lasciò, da parte, la sua dolce voce ed il suo bellissimo aspetto, per tirare fuori due canini, tipo quelli da vampiro; Scrum gridò dalla paura e la sirena stava per prenderlo, quando l’uomo dalla barba bianca, la colpì con uno dei remi; le altre sirene si arrabbiarono e, una dopo l’altro, tirarono, in acqua, gli uomini sulla scialuppa, per poi mangiarseli; una sirena saltò e, stava per attaccare l’uomo con la barba bianca, quando questi la infilzò con la sua spada, facendola cadere morta in acqua.

Intanto, avendo visto che, finalmente, le sirene si erano fatte vive, Barbanera, Angelica, Jack, Perla ed altri uomini, erano scesi dal faro e, mentre camminavano sul pontile, Barbanera gridò: “Tutti pronti ! E’ cominciata !”; poi, si fermò e Perla disse: “Non pensavo che potessero essere così cattive”. “Cosa che tuo nonno, ha scordato di raccontarti” disse Jack. Le sirene, per avere le loro “prede”, stavano bucando la scialuppa, facendo entrare l’acqua in essa; gli uomini si difendevano con quello che potevano ma, poi, tutti caddero in acqua, visto anche che la scialuppa, ormai, si era rotta del tutto. Le sirene erano spietate e, quindi, continuarono a prendere alcuni uomini; a trascinarli nel fondale marino e, poi se li mangiarono; solo pochi riuscirono a sopravvivere: tra essi, vi furono Philip, Scrum, il ragazzo ed un paio di altri pirati. “Così non ce la faranno mai a catturarle; il mare è casa loro, quindi, hanno tutto lo spazio dove scappare” disse Perla. “Ottimo, mia prediletta: le faremo arrivare a riva; lo sapevo che hai sempre delle belle idee” disse Barbanera, accarezzando Perla su una guancia; poi, aggiunse gridando: “ Gente, non avete paura: incendiatele ! Spingetele a riva !”; allora, il resto della ciurma, accese della dinamite che, dopo essere stata buttata in mare, scoppiò, facendo spaventare le sirene; poi, ne venne buttata dell’altra e, altre sirene, si allontanarono dagli uomini in mare. “Gettate le reti in acqua ! Svelti !” ordinò Angelica; gli uomini, allora, gettarono le reti in mare ma, nel farlo, ad uno di loro cadde una dinamite dentro ad una scialuppa, la quale scoppiò in mille pezzi; fortunatamente, gli uomini si spostarono in tempo, prima che, anche a loro, succedesse una cosa del genere.

Barbanera, poi, mosse la sua spada e, dalla Queen Anne’s Revenge venne fuori tantissimo fuoco, che spaventò le sirene, le quali si diressero verso la riva, dove vi erano gli uomini con in mano le reti. Tutto ad un tratto, calò il silenzio, nel quale si sentiva solamente il rumore del mare; ma, poi, ad un certo punto, alcuni uomini vennero presi sott’acqua, segno della presenza delle sirene, che li trascinavano utilizzando anche delle fruste. Gli uomini cercavano di scappare, ma le sirene continuavano a prenderli, utilizzando queste fruste: “Ritirata ! Tutti a terra ! Salvatevi !” ordinò Jack, ma, quando gli uomini non si muovevano dall’acqua, Jack ripete gridando: “Ritirata, ho detto !”. “Codardi ! Tornate in acqua ! Non troverete rifugio, a terra ! La mia parola !” gridò, invece, Barbanera e, per avvertirli che diceva la verità, sparò nell’acqua evitando, per poco, uno degli uomini. “Jack, guarda là” disse Perla, indicando davanti a lei. Jack, allora, guardò nella direzione che stava indicando la bambina, per vedere tantissime altre sirene inferocite che stavano nuotando, velocemente, verso di loro; all’improvviso, una delle sirene, con la sua frusta, colpì il pontile, distruggendolo; Perla cadde in acqua e una sirena, con la frusta, la immobilizzò per la gamba. Fortunatamente, Jack, con la spada, tagliò la frusta, liberando Perla e facendo fuggire la sirena; poi, aiutò Perla a rialzarsi, dicendole: “Ecco: ho pagato il mio debito”. “Grazie, Jack” disse Perla. “Però, non dire che, ora, sei tu in debito con me, perché se non andremo avanti in eterno, con questa storia” disse Jack. Perla guardò verso il mare, vedendo che gli uomini erano in netta difficoltà; poi, voltò lo sguardo verso il faro e, senza dire nulla, corse verso di esso. Jack se ne accorse e gridò: “Perla ! Torna indietro ! E’ pericoloso !” e corse dietro la bambina.

Mentre correva sul pontile, Perla cercava di evitare di cadere in acqua e, cosa più importante, cercava di evitare anche le fruste delle sirene. “Perla ! Non farmelo ripetere più: torna indietro ! Se muori, Barbanera mi ucciderà !” gridò Jack, continuando a correre dietro a Perla che, riuscì, per un soffio, ad evitare una sirena, che, con metà corpo fuori dall’acqua, aveva cercato di prenderla; Jack la uccise con un colpo di spada e, poi, continuò a correre dietro a Perla, la quale, dopo aver salito velocemente tutte le scale, arrivò in cima al faro. Nello stesso momento, Philip era riuscito a raggiungere la riva, anche se era molto stremato. Perla si guardò intorno, nella speranza di trovare qualcosa adatto a lei e, quando trovò ciò che cercava, lo prese: si trattava di un grosso e lungo pezzo di legno; lo prese e, con esso, incominciò a picchiare contro il soffitto; in quel momento, stremato per la corsa fatta, arrivò anche Jack il quale disse, mentre prendeva fiato: “Ma che cosa ti è saltato in mente ?! Vuoi farti uccidere ?!”. “No, sto cercando di salvarci la vita !” replicò Perla, continuando a picchiare, con il pezzo di legno, contro il soffitto. “Cosa stai facendo ?” chiese Jack. “Hai visto come si sono comportate, prima, le sirene ? Hanno paura del fuoco; bé, io voglio aumentarlo” rispose Perla. “Non è rompendo un soffitto, che aumenterai, che ci salverai” disse Jack. “Ma io non voglio rompere solo il soffitto” disse Perla. “Vuoi distruggere il faro ?! Ma sei diventata matta ?!” disse stupito Jack, ma Perla non disse nulla; quindi, Jack si avvicinò a lei e, dopo averle messo una mano sulla spalla, aggiunse replicando: “Non sono tuo padre, ma non voglio che ti accada qualcosa”. “E’ l’unica idea sensata che mi è venuta in mente” disse Perla e Jack sospirò. Intanto, qualcosa si stava avvicinando a Philip, il quale era ancora a riva; il missionario si alzò in piedi, non accorgendosi che nell’acqua dietro di lui, vi era una sirena. “Coraggio; ancora ! Sta cedendo !” disse Jack, mentre aiutava Perla a picchiare, con il pezzo di legno, contro il soffitto; di fatti, da esso, stava incominciando ad uscire dell’acqua e, quando essa colpì il fuoco, aumentandolo, Jack buttò il pezzo di legno da una parte e, prendendo Perla, andò sul bordo: “Jack, ho paura” disse Perla. “L’idea è stata tua, quindi, si va fino in fondo” disse Jack e, stringendola forte a se, si buttò, proprio mentre il faro scoppiò, facendo uscire un’enorme nube di fuoco; la sirena, prese, appena in tempo, Philip, salvandolo da un pezzo di legno infuocato, che cadde dove si trovava lui; ma, nel salvarlo, la sirena rimase impigliata con la coda. Mentre si trovavano sott’acqua, Jack e Perla videro le altre sirene che nuotarono via, spaventate dall’esplosione; poi, entrambi, ritornarono in superficie e, mentre Jack nuotava verso riva, Perla stava aggrappata alla sua schiena. “Ne abbiamo una !” gridò uno dei marinai, mentre trascinava la rete a riva, nella quale vi era una sirena, insieme ad altri uomini. Barbanera, Angelica ed alcuni zombie, si avvicinò a loro, ma, quando tolsero la rete, non si trattava di una sirena, ma di Scrum, il quale, dopo aver sputato fuori l’acqua, disse: “Io la amo !”. “Controllatele tutte ! Dovete trovarmi una sirena ancora viva !” ordinò Barbanera; poi, rivolto ad Angelica, aggiunse domandando: “Dove è Perla ?”. “Non lo so; l’ultima volta, l’ho vista con Jack” rispose Angelica. “Dove è finita quella bambina ?!” replicò arrabbiato Barbanera. “Non penserai che le sirene l’abbiano presa e mangiata ?!” disse stupita Angelica. “Spero proprio di no” disse Barbanera, quando, vide Philip che stava guardando verso l’acqua; quindi, con alcuni uomini che tenevano in mano una rete si avvicinò ad esso, per vedere una sirena; quindi, gli uomini gettarono la rete, catturandola: “Ben fatto, marinaio” disse Barbanera. In quel momento, vennero raggiunti da Perla e da Jack; quest’ultimo, disse: “ Avete visto tutti, perché che col cavolo lo faccio un’altra volta !” e mise a terra Perla. “Perla ! Dove ti eri cacciata ?” chiese Barbanera avvicinandosi alla bambina. “Avete visto l’enorme fiammata del faro ? E’ stata un’idea della piccola” disse Jack. “E’ vero, bambina ?” domandò Barbanera, guardandola. “Avevo notato che le sirene avevano molta paura del fuoco e, visto che ne erano arrivate delle altre, ho pensato di aumentarlo” rispose Perla. “Ecco perché sei la mia prediletta” disse Barbanera; poi, rivolto alla ciurma, aggiunse ordinando: “ Tutti alla nave: rotta verso una baia sicura ! Ora !” e si diresse verso la nave, mentre Jack, Perla, Angelica e Philip, guardarono alcuni uomini, prendere la rete, con dentro la sirena, fuori dall’acqua e seguire il Capitano. Mentre passavano davanti a loro, la sirena guardò Perla, la quale non disse nulla; poi, mentre camminavano verso la nave, Perla disse: “Hai visto come mi ha guardata ? Sa che sono stata io”. “No, che non lo sa; come poteva saperlo, se era nell’acqua ? E, poi, credimi piccola, non è colpa tua” disse Jack, mentre camminava al suo fianco. “Ma perché mi è venuta in mente quell’idea ?! Ora, questa sirena non mi avrebbe guardato in quel modo” replicò Perla. “Certo che sei cocciuta; sai, mi fai venire in mente qualcuno” disse Jack.

Questo qualcuno, che si trattava poi, essere Barbossa, arrivò a White Cap Bay il mattino seguente; un mattino molto uggioso; il mare era mosso e non c’era traccia di sole. Barbossa, Gibbs, Groves ed alcuni altri uomini, stavano camminando sulla spiaggia dove, la sera prima, c’era stata la lotta con le sirene; quindi, si avvicinò ad un mucchio di sabbia e, mentre lo toccava con la gamba di legno, Groves si inginocchiò e, stupito, disse, nel prendere un pezzo di qualcosa: “Buon dio, questa é…”. “…una sirena. È una pazzia; rinuncio !” disse Gibbs. “Io non posso !” replicò Barbossa; poi, aggiunse chiedendo: “ Camminando sulla spiaggia, guardate mai indietro, alle orme sulla sabbia ? Non è uguale, solo che vedo le orme già di fronte a me”. “ Direi l’orma, ad essere esatti” lo corresse Gilette, l’altro uomo e Barbossa alzò gli occhi al cielo. “White Cap Bay, Signore; affrettiamoci” gli disse Groves. Ad un certo punto, si sentì un rumore in lontananza e grida di uomini; tutti, allora, voltarono lo sguardo verso il mare, per vedere la HMS Providence, attaccata da tantissime sirene inferocite. Barbossa, però, non sembrava darci molta importanza; di fatti, disse: “Viaggeremo a piedi; Gibbs, calcolate una rotta”. “Ma, Signore, gli uomini” disse Groves, guardandolo. “Sono già tutti morti” disse Barbossa. “Ma i morti non gridano” disse Groves. “Gridano ?! Non sento grida, ma lo stridio dei gabbiani. Voi che cosa sentite, Signor Groves ?” replicò Barbossa, tirando fuori la pistola e puntandogliela contro. “Lo stridio dei gabbiani; niente di più” disse Groves. “La rotta, Gibbs !” replicò Barbossa. Gibbs guardò la nave che, lentamente, stava affondando, mentre Gilette,  guardando il mare, a bocca aperta disse: “Mio dio !”. Barbossa si avvicinò a Gibbs e, puntandogli la pistola al collo, replicò arrabbiato: “ La rotta o ti uccido; lascio a te la scelta: non mi interessa quale !”. Gibbs lo guardò con sguardo di sfida; poi, si diresse da una parte e Barbossa lo seguì: “ In marcia, uomini !” gridò Groves e, i restanti, seguirono gli altri due. Mentre camminavano, Barbossa ordinò: “Aumentate il passo ! Sento che sono molto vicini !”. “Sarebbero stati più vicini, se fossimo andati con la nave” disse Gibbs. “Sarebbe stata, invece, solo una perdita di tempo; e, poi, se voi volete rinunciare, farete la fine di quelle sirene” disse Barbossa. “Avete visto come era ridotto quel faro ? Chissà cosa sarà successo” disse Groves. “Solo una grossa esplosione, può aver distrutto quel faro e, nel vedere come era ridotto, credo che ciò sia avvenuto non tanto tempo fa; probabile, anche ieri sera” spiegò Gibbs. “Ma chi può aver pensato ad un’idea del genere ?! Poteva uccidere qualcuno” disse stupito Groves. “Chiunque l’abbia pensata, l’ha fatta franca alle sirene e, credetemi signori miei, sono in pochi che ci riescono” disse Barbossa. Barbanera e la sua ciurma è finalmente riuscito a catturare una sirena e, ora, la Fonte della Giovinezza è solo ad un passo di distanza; ma, ci sono ancora da cercare i due calici d’argento di Ponce de Leon e c’è un’altra sorpresa per Jack

  
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