Un viaggio nel terrore
A Serena.
Perché non potrà dire che a lei non penso,
perché di “sereno” i suoi gusti televisivi hanno ben poco.
E perché volevo farle sapere che le voglio bene.
Cammini. Nel silenzio. Nell’oscurità. E’ buio in questo tuo corridoio. Forse potresti…?
No, non puoi.
Voce. Voci. Nella tua testa? O vengono da altri luoghi? E’ il buio che le emana? Cammini. Ancora. E il pavimento scricchiola. Tic tic tic. E tic. Ti fermi. Non ti piace il rumore che fanno i tuoi piedi. Sembrano di legno. Ma non lo sono.
Sicura, sicura?
Ancora quel suono. E’ stridente e acuto. Forse non parla, forse sei tu che interpreti il suo strisciare, i suoi rumori ovattati. Ricominci a camminare. Silenzio. E poi tic. Ma c’è qualcos’altro. Con la coda dell’occhio intravedi un’ombra. E’ tua? Non è troppo mostruosa per esserlo? L’ombra si muove con te. Ti fermi, ancora. Smettono i tic. Ma l’ombra continua a camminare. Ad avvicinarsi.
Avere paura è il più nobile dei sentimenti.
Paura? Si chiama così la tensione? Tu l’avresti chiamata “ombra”. Che si avvicina. Ricominci a camminare. Vuoi allontanarti. Ma più tu cammini, più lei è veloce. Troppo veloce. E’ come combattere con il vento. Come cercare di toccare il cielo. Non si può. Corri. Nel buio. Con il tic sempre più forte e l’ombra più vicina. E pensi che forse è vero, che i tuoi piedi sono di legno e che quel mostro d’ombra ti raggiungerà.
Stai impazzendo. Succede.
No, no, no. Corri, ma l’ombra è sempre con te e anche il tic tic, come una sveglia mal funzionante. E il corridoio è finito. Ora c’è solo il buio solido del nulla. Ti fermi. Sei costretta. E cessano i tic. E ti volti. Verso l’ombra. E scopri che quell’ombra sei tu. Sei impazzita.
Succede.
Il mio piccolo angolino…
Non so da dove esca questa cosa, ma la persona a cui l’ho dedicata ama davvero troppo le storie di paura. Quindi ho voluto creare qualcosa pieno di suspence, di horror, di paura e tensione. E anche ansia. Non so se ci sono riuscita. Ma spero che vi piaccia lo stesso.
Small
… e tutto questo è scritto in verde, perché il verde è il mio colore…