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Autore: Stars_Daughter    19/05/2012    4 recensioni
L'ultima notte di Sherlock e Irene prima che lei sparisca nel nulla.
E’ che c’è questo problema, nel ricominciare da capo, lo vogliono tutti ma non ci pensano, al problema. C’è questo problema che ti lasci sempre qualcosa alle spalle, e non puoi tornare a raccogliere i pezzi per strada, devi lasciarli lì finché non vengono calpestati, finché non diventano polvere nel vento. E a volte la polvere ti finisce negli occhi e nel cuore, e fa male.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Irene Adler, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Before the sunrise

 

 

-Suppongo sia la nostra ultima notte, mr Holmes.-

-Lo sarebbe se ce ne fosse stata una prima.-

-Forse ha ragione. Mi deve ancora una cena.-

-Speravo che averla salvata da un’esecuzione capitale potesse essere un buon compromesso.-

Irene sorride, raccolta sul copriletto. Non le piace, il copriletto, così come non le piace la stanza, così come non le piace quella cosa che si spaccia per albergo. Così come non le piace l’idea di dover sparire e ricominciare la sua vita da capo, a dirla tutta. Però guarda Sherlock riflesso nel buio oltre il vetro rigato di pioggia e sorride comunque, perché l’alternativa è piangere e non le sono mai piaciute un granché, le alternative. Dovrebbe farsi una lista, di tutte le cose che non le piacciono, uno di questi giorni, uno qualunque, ne ha così tanti davanti, anni che le si appiccicheranno addosso e le graffieranno la pelle.

-Forse si abituerà. Dicono che rilassarsi faccia bene.-

-E lei ci ha mai creduto, mr Holmes?-

-Ovviamente no. Noioso.-

-Già. Non sono mai stata brava, ad annoiarmi.-

-Però è brava a ricominciare da capo.-

Non abbastanza, vorrebbe dire. E’ che c’è questo problema, nel ricominciare da capo, lo vogliono tutti ma non ci pensano, al problema. C’è questo problema che ti lasci sempre qualcosa alle spalle, e non puoi tornare a raccogliere i pezzi per strada, devi lasciarli lì finché non vengono calpestati, finché non diventano polvere nel vento. E a volte la polvere ti finisce negli occhi e nel cuore, e fa male. Non è per niente abbastanza brava.

-Non sono abbastanza brava.- Non voleva dirlo, in realtà, ma la notte è fatta per questo, per dire le cose che non si vogliono dire. E’ fatta anche per altro, ma al momento non ha importanza. E’ il loro ultimo quarto d’ora, minuto più, minuto meno, poi arriverà la macchina nera – sono sempre nere, le macchine dei film, e ad Irene piace, sentirsi come in un film. A volte pensa che vorrebbe una colonna sonora, nella sua vita. Adesso sarebbe qualcosa di lento e triste, magari con un violino, e gli spettatori piangerebbero in silenzio mordendosi le labbra troppo forte.

-Imparerà, suppongo.-

-Immagino di sì. Potrei trovarmi una donna. Adottare dei bambini. Potrei avere una vita normale.-

-Non sembra male.-

-Sì che sembra male. Ma è un’altra delle cose che dovrò imparare, temo. Me la caverò.-

Sherlock si volta, per la prima volta in qualcosa come quattro ore. Ha il viso tirato ma sorride appena, solo un’ombra sulle labbra, una luce un po’ più calda negli occhi. –Venga qui. Sta sorgendo il sole. C’è una leggenda, sul sole. Non che mi siano mai interessate, le leggende. Noioso.-

Irene si alza e si ferma accanto a lui, guardando lontano. –Ci sono molte leggende, sul sole. Alcune dicono che all’inizio del tempo fosse una cosa sola con la luna, e poi si siano dovuti separare e ora non possano vedersi mai, perché sono sempre nella metà sbagliata del cielo.-

-Non ha il minimo senso. Ci sono le eclissi, tanto per cominciare.-

-E’ solo una storia, non è fatta per avere senso. Però ci può essere comunque un fondo di verità. Noi non ci vedremo davvero mai più.-

-No. Però è l’alba. E’ un buon momento, per ricominciare da capo.-

Irene sorride di nuovo. E’ bene sorridere finché ha un motivo per farlo, pensa. Chissà quando capiterà di nuovo. Chissà se capiterà di nuovo.

Il sole, piano piano, si arrampica sul bordo del mondo.

 

 

 

 

 

Angolino

Il mio buon proposito per questo turno dello Sherlothon (http://sherlockfest-it.livejournal.com/22406.html?view=379782#t379782) sarebbe stato di scrivere una cosa abbastanza lunga sul secondo prompt. Invece questa fic è per il prompt #7, “Lui è in piedi davanti alla finestra. Non c'è luce fuori, non c'è neppure la luna, e il vetro scuro riflette con chiarezza i suoi lineamenti tirati." ed è corta da far schifo, but still.

Nel caso ve lo siate persi, ora ho un beta, ed è Il_Coso, ovvero lui http://efpfanfic.net/viewuser.php?uid=64488, e boh, lo ringrazio tantissimo, ecco <3

   
 
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